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Coronavirus


Jace

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A me fanno scassare che ci raccomandano di non andare nel panico e poi i loro titoli sono:

 

"Grave epidemia" 

"Scuole chiuse, Eventi sospesi, Carnevali annullati, niente pubblico nei programmi televisivi" 

"Più di 150 contaminati" 

"Moriremo tutti" 

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1 minuto fa, Jace ha detto:

A me fanno scassare che ci raccomandano di non andare nel panico e poi i loro titoli sono:

 

"Grave epidemia" 

"Scuole chiuse, Eventi sospesi, Carnevali annullati, niente pubblico nei programmi televisivi" 

"Più di 150 contaminati" 

"Moriremo tutti" 

E intanto noi a lavorare anche per gli altri che si sono messi in malattia accaso. :D

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Spoiler

N. di Casi: Il numero assoluto di casi a livello globale è pari a 78.993 casi, con la grandissima maggioranza di questi (76.940) concentrati in Cina e in particolare nel territorio di Wuhan. Il numero che vedete qui, però, è quello complessivo e tiene conto anche dei pazienti già guariti (23.419) e deceduti (2.470). Il numero di pazienti attivi (che presentano quindi il virus in circolo al momento attuale) è più basso, ed è pari a 53.104. 

L'Italia è al momento il quarto paese più colpito, primo in Europa, con 157 casi accertati.

Importante segnalare che a livello globale il numero di casi stia raggiungendo un plateau (visibile in grafico) che ci suggerisce come le misure di contenimento adottate stiano risultando efficaci. Ovviamente nel nostro paese la situazione è differente, ma è legato al diverso momento in cui ci troviamo nella "storia" dell'infezione: è verosimile infatti che i contagi siano avvenuti più di una settimana fa ed è normale che questi si inizino a mostrare a distanza di tempo e con tempistiche simili. Il numero di casi è infatti al momento circoscritto in poche aree, con la maggior parte concentrata in Lombardia (112) e Veneto (27). Sono poi da segnalare 9 casi in Emilia Romagna (concentrati nel territorio di Piacenza) e 6 in Piemonte (3 a Torino e 3 nella provincia di Cuneo). Ricordiamo che al momento, come da indicazioni del governo, i paesi maggiormente colpiti sono in quarantena, con blocco degli ingressi e delle uscite. Sono inoltre chiuse scuole, università e altri luoghi di aggregazione. Annullati poi eventi di ritrovo pubblici e privati come anche il Carnevale di Venezia. La popolazione è inoltre invitata a evitare i luoghi affollati.  Si tratta di misure eccezionali ma che non devono spaventarci perché rientrano in pieno in una politica di attiva protezione della popolazione, che è invitata a rimanere vigile mantenendo però la calma.

Segnaliamo poi che il primo caso di Torino sembrerebbe essere connesso a quello di Codogno, in Lombardia, per contatto durante una manifestazione podistica.

 

N. di casi guariti e gravi:

Al momento, sul totale di casi attivi (53.104), la maggioranza (ovvero 41.535, il 78% del totale) presenta una malattia lieve o lievissima. Questo dato è in realtà probabilmente sottostimato in quanto è verosimile che, soprattutto negli stati in cui il SSN è assente o difficilmente raggiungibile, i casi più lievi non raggiungano la diagnosi microbiologica (errore nella Diagnosi Differenziale o semplicemente non si presentano in ospedale). 

Le informazioni attuali per quanto riguarda i casi italiani rispecchiano questo andamento: dei 157 casi ben 129 sono asintomatici o paucisintomatici e con al più una sindrome simil-influenzale. Sarà interessante osservare i casi al momento asintomatici e diagnosticati in fase precoce per comprendere meglio i dati relativi alla frequenza con cui questa malattia si manifesta in maniera asintomatica. Ad ogni modo possiamo affermare che nella maggioranza assoluta dei casi la malattia ha un andamento non grave.

 

Letalità:

Sul dato di letalità si è molto discusso in questo periodo ed è ormai noto che questo si assesti, in generale, sul 2.1% circa. Sottolineiamo però che questi dati potrebbero variare con il concludersi della fase epidemica, che è poi l'unico momento in cui sarà possibile fare una stima precisa. 

Il valore è infatti relativo al numero di decessi sul totale di casi (presenti e passati). Appare tuttavia già evidente che vi siano differenze:

a) su base geografica (con fluttuazioni anche importanti, correlate alle diverse disponibilità di trattamenti e non meno alle condizioni socio-economiche che sono sempre da considerare)

b) in base all'età e a fattori di rischio acquisiti (comorbidità).

Per la precisione, la fascia maggiormente a rischio sembrerebbe essere quella +80 anni, con una mortalità 14,8%,con un rischio decrescente fino alla fascia 10-49 anni nella quale ci si assesterebbe sullo 0,2%. Interessante notare che al momento non siano stati riportati decessi nella fascia 0-9 anni. Sono inoltre a maggior rischio i pz. con pregresse patologie cardiovascolari (10,5% di mortalità), diabete (7,3%), patologie respiratorie croniche (6,3%). In pz. senza condizioni pre-esistenti la mortalità è complessivamente pari a 0,9%.

Segnaliamo che al momento il numero di decessi cresce in maniera stabile secondo una disposizione lineare, testimoniando quindi la "stabilità" del death ratio.

 

Modalità di contagio:

Al momento è confermata la via di contagio per via aerea anche da pazienti asintomatici ma con virus in attiva replicazione. Sembrerebbe essere possibile la trasmissione per contatto con superfici contaminate ma non rappresenta il meccanismo principale. Molto rara la trasmissione per via oro-fecale.

 

Periodo di Incubazione:

Al momento il periodo di incubazione è statisticamente compreso tra 2 e 14 giorni, con il 95esimo percentile a 12,5 giorni, con una mediana variabile a seconda degli studi (in uno studio cinese apparso sul NEJM il 30 Gennaio era pari a 5,2 giorni) ma che è comunque ricorrente tra i 3 e 7 giorni (che è quindi il periodo finestra più comune). Sono stati descritti fino ad oggi 2 casi con un'incubazione superiore (19 e 27 giorni) ma si tratta di casi sporadici. La sintomatologia di esordio è variegata e va da manifestazioni minime a quadri acuti e complessi, questo a differenza di quanto visto ad esempio con la SARS (sempre quadri gravi con mortalità al 10% complessiva) o la MERS (gravissima, mortalità al 66% complessiva) che abbiamo visto e conosciuto negli scorsi anni.

 

Rimangono validi gli inviti ad assumere comportamenti responsabili e in linea con quanto previsto dal Ministero della Sanità, dall' ISS e dalla Protezione Civile, come il lavarsi spesso le mani, tossire o starnutire in un fazzoletto o al più nel gomito, evitare contatti con persone che presentino sintomi e l'evitare aree affollate, limitando gli spostamenti.

Un paio di dati 

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2 minuti fa, Doom ha detto:

E intanto noi a lavorare anche per gli altri che si sono messi in malattia accaso. :D

Da me hanno svuotato gli scaffali (letterlamente: sono vuoti). Hanno fatto rifornimento per qualche settimana e penso si chiuderanno in casa per non so quanto tempo. Il lato positivo è che per un po' ci saranno meno rompicoglioni in giro :D

 

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Stamattina sono andata a fare la spesa, e, nel mio paesello la gente sta sclerando malissimo, pur non essendoci un focolaio a Torino o nel paese stesso. 
Assaltati i supermercati, tanto che all’urlo di mia madre “Eri, hai segnato igienizzante mani, ma non ne vedo”, due ragazze sono scoppiate a ridere, come a dire “scema se pensi di trovarne anche un boccettino per sbaglio”.

La lista l’avevo fatta lunedì scorso perché io viaggio sempre con l’amuchina gel in borsa. Mica pensavo ad una pandemia (mentale).

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53 minuti fa, Doom ha detto:

Il paradosso è che i lavori più ad alto rischio di veicolare il contagio in giro siamo noi sanitari, che andiamo a lavorare. Al massimo ci mettono in quarantena o limitano gli accessi degli esterni. :D

Pure le commesse dei supermercati rischiano con tutte ste folle da apocalisse xD

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2 ore ago, DarkPhoenix ha detto:

Pure le commesse dei supermercati rischiano con tutte ste folle da apocalisse xD

Io lavoro in cassa qualche turno, e se fossi uno in preda al panico per questa cosa mi sarei sparato :D :

Gente che tocca i soldi che chissà quale giro hanno fatto

Gente che si mette il bancomat in bocca mentre inizia a insacchettare

Gente che in ortofrutta si lecca il dito per aprire i sacchetti e soprattutto i guanti 

 

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