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23 minuti fa, Mid ha detto:

Anche le malattie fetali sono un bel trauma per la madre e il nascituro e pongono quesiti in effetti. 

Ma alla fine in linea di massima ogni volta che una donna arriva a ponderare una scelta così drastica e conclusiva significa che ci sono motivi seri, perciò sì, per quanto ad un altro possa sembrare una scelta sbagliata, ognuno in fondo ha diritto di decidere per sé e il proprio destino 

Appunto. Anche quel bambino ha il diritto di scegliere. Secondo me, anche se ha delle malattie, delle sindromi, a meno che la morte non sia certa non puoi privarlo del diritto alla vita. Dovrà essere lui in caso a decidere. Chi sei tu per dare la morte? 

Chiaramente il nodo è tutto in cosa viene considerato persona/ individuo. 

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Beh situazioni economiche che non possano garantire il minimo accettabile nel mio pensiero coincide al non poter mangiare, e questa può essere una motivazione sì, ma resta un parametro risolvibile, rispetto ad altri che considero veri e propri problemi 

 

Una mia amica dai tempi del liceo ha scelto di abortire per tanti motivi: stava per terminare la sua relazione col suo ex, le mancavano ancora due esami alla laurea, non si sentiva pronta sotto nessun punto di vista per diventare madre. Quando ha abortito mi ha detto che, nonostante fosse convinta della scelta avendo avuto anche il supporto e la vicinanza di sua madre, se n' era pentita in parte. Ha pensato a sua madre che l' aveva cresciuta nonostante avesse avuto problemi ben più seri. Quindi si è chiesta se le sue motivazioni fossero davvero valide. Ha pensato di aver agito in maniera superficiale. Questo per dire che quella conversazione mi ha pone il dubbio se ci sia davvero un motivo così forte al punto da smorzare la percezione che si sta facendo una cosa bruttissima. 

Forse dovrebbe esserci sicuramente il diritto di abortire ma mai senza una valutazione profonda 

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3 ore ago, Mescalina ha detto:

Gli argomenti sono diversi ed interessanti, tra tutti vi dico il mio parere sul rendere la prostituzione legale. C'è un libro molto bello scritto da Rachel Moran, un'ex prostituta che oggi è attiva contro la prostituzione legale e la tratta delle donne, intitolato "Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione" che mette in risalto il fatto che parlare di legalizzazione significa creare un circuito "ufficialmente controllato" che non sarebbe altro che un ulteriore sistema gestito da chi vuole fare soldi sul corpo delle donne. Moran spiega che, in fondo, una donna che si prostituisce non è propriamente consapevole e cosciente, tanto è vero che lei come molte durante i rapporti con i clienti mettevano in atto una sorta di astrazione dalla realtà, mentale, un distacco necessario per tollerare a lungo termine quelle circostanze. Banalmente si potrebbe dire che ci sono alcune donne ninfomani, che hanno bisogno di avere molti rapporti sessuali, ma anche quello a detta di molti specialisti nel settore, sarebbe solo la risposta ad una mancanza. Un po' come altre persone che tendono a colmarla con il cibo, ad esempio. Quindi se ad una donna si da la possibilità di conoscersi, di potenziare le proprie qualità, di praticare un' attività lavorativa in linea con i propri interessi, nessuna o quasi sceglierebbe di prostituirsi. Amsterdam è una delle città che ho visitato e che contempla questa realtà legale e credetemi, nonostante il fatto che alcune ragazze nelle vetrine sono davvero gnocche, non è affatto bello vederle in quella situazione

Certo, ma sicuramente è meglio di lasciarle in mano a mafia e schiavisti. Tutti i cittadini dovrebbero riuscire ad avere l'opportunità di scegliere il lavoro che più preferiscono, e se qualcuno vorrà farlo potrà. 🤷‍♂️

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5 minuti fa, Talilinds ha detto:

Appunto. Anche quel bambino ha il diritto di scegliere. Secondo me, anche se ha delle malattie, delle sindromi, a meno che la morte non sia certa non puoi privarlo del diritto alla vita. Dovrà essere lui in caso a decidere. Chi sei tu per dare la morte? 

Chiaramente il nodo è tutto in cosa viene considerato persona/ individuo. 

Ma posso essere d'accordo in linea di principio ma sfido a trovarcisi e secondo me non è solo una questione di tipo economico, ma anche di sofferenze relative a quella particolare malattia. Se sapessi che mio figlio sarebbe destinato ad una vita di dolore e privazione non sono sicura che farei il suo bene a dargli la vita che in questo caso più che una benedizione potrebbe assumere i connotati di una lenta agonia. 

E' un caso limite, ma ogni caso è a sè e di sicuro non sarebbe una scelta presa con leggerezza, ed è un diritto e un dovere di chi ci si trova scegliere, alla fine.

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1 minuto fa, Talilinds ha detto:

Certo, ma sicuramente è meglio di lasciarle in mano a mafia e schiavisti. Tutti i cittadini dovrebbero riuscire ad avere l'opportunità di scegliere il lavoro che più preferiscono, e se qualcuno vorrà farlo potrà. 🤷‍♂️

Sono utopie, chiaramente. Ma chissà. Potrà essere considerato un lavoro come un altro, magari🤷‍♂️

O forse scomparirà perché tutti potranno avere migliori possibilità.... Sono sogni... Ma secondo me già legalizzarlo e regolarizzarlo salverebbe moltissime persone e dare e una bella botta alla mafia

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Proprio ora, Talilinds ha detto:

Certo, ma sicuramente è meglio di lasciarle in mano a mafia e schiavisti. Tutti i cittadini dovrebbero riuscire ad avere l'opportunità di scegliere il lavoro che più preferiscono, e se qualcuno vorrà farlo potrà. 🤷‍♂️

Sarebbe comunque un sistema per fare soldi, quindi resterebbe uno sfruttamento, non è che se dall altro lato c'è di peggio allora lo possiamo legittimare

 

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3 minuti fa, DarkPhoenix ha detto:

Intervengo solo per dire che "feto" non è = a "bambino". Sono due cose ben diverse. Non confondiamoli (volutamente o meno) come le catto-associazioni pro life. Grazie.

Bisogna distinguere anche prima allora, tra bambino e individuo.'individuo è già formato con lo zigote, il DNA di un nuovo essere è già formato e non ne esisterà uno uguale per miliardi di anni. 

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1 ora ago, Talilinds ha detto:

Chiaramente il nodo è tutto in cosa viene considerato persona/ individuo. 

 

Il problema è che tendiamo a definire l'individuo in base a una precisa coordinata temporale (il concepimento, i tre mesi, la nascita, etc), perché il tempo è un dato oggettivo, e di conseguenza indipendente dalla nostra morale. Questa oggettività ci dà l'illusione di imparzialità e universalità, concetti che poi fanno da base per l'etica e la morale.

La verità è che non c'è niente di oggettivo. La singolarità del DNA di per sé non ha un valore intrinseco. Lo assume nel momento in cui associamo il codice genetico all'individuo formato, che quindi avrà bisogni, scopi, impulsi e via dicendo. È illusorio anche l'idea secondo cui l'inizio di vita coincida col concepimento. Lo spermatozoo contiene metà del codice genetico dell'individuo, spartito secondo meiosi. Si può dire che ogni spermatozoo è potenzialmente unico, e salvo partenogenesi si tratta di una fase vitale anteriore al concepimento. Idem per il gamete femminile. Quindi se in fin dei conti ogni coordinata nel tempo si riduce a una convenzione sociale, cosa definisce l'origine dell'individuo? Di nuovo, è soggettivo. Per me è tutto l'arco che va dal rapporto sessuale consenziente alla ventunesima settimana dal concepimento. Però è una sequenza di eventi che deve includere prospettiva, consapevolezza e intenzionalità della madre (in altre parole lo status di individuo può venir meno in base a tutte le casistiche che ti hanno segnalato nel topic). Perché la facoltà va proprio alla madre? perché per quanto ipoteticamente irresponsabile (e al 99,9% dei casi non è questo il caso) è a sua volta l'individuo che dal punto di vista biologico si sovrappone di più al nascituro, con inevitabili conseguenze psicologiche, fisiche, sociali...

 

tl;dr: è la cipolla, che ha un genoma 5 volte più esteso di quello umano.

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  • 3 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...
15 minuti fa, ~ Josephine ha detto:

Dopo 140 anni è eruttato il Krakatoa :O

Non proprio. Anak è uno dei vulcani attivi più pericolosi al mondo, degno erede di suo padre. Le sue eruzioni piccole o grandi sono abbastanza costanti e la sua isola è in costante crescita. Quando esploderà sarà un'altra bomba come lo fu suo padre nel 1800. L'ultima eruzione secondo wiki risale a dicembre 2018 e ha provocato più di 400 morti.

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  • 4 mesi dopo...
2 ore ago, ~ Josephine ha detto:

Volevo aprire un topic a parte, ma è attualità, quindi forse non è il caso.

 


Che ne pensate del referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari?

@CloseYourHeart

 

lol, visto che mi hai taggato mi sento obbligato a rispondere.

Penso che voterò per la riduzione, i pro della misura mi sembrano infinitamente superiori alla non riduzione.

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Ospite Knaves

Io sono contro ogni forma di "democrazia diretta", che ritengo dannosa a livello di stato democratico.

Quindi ovviamente non voto.

Un referendum ha senso solo per grandi questioni etiche, che trascendono la politica. Aborto, divorzio, fine vita, ecc.

 

Il numero dei parlamentari va deciso a livello politico. Con relativi meriti e colpe. Hanno deciso, bene, quello è. Non sta a un popolo che non sa neppure come funziona il bicameralismo dire la sua, a caso, a simpatia.

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  • 2 mesi dopo...
  • Membro attivo

Comunque mai visto tutto sto casino per i voti per posta.

In un paese mega digitalizzato come gli US, ci stanno facendo fare la colla per un risultato.

Sarà una mossa per triggerarci? O per fare un po' di mistero (tipo cliffhanger da finale di stagione)?

 

BAH.

Comunque ansia.

A Biden mancano solo 6 voti, ma io dell'altro ominide ho seriamente paura.

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