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2 minuti fa, Matt4 ha detto:

 

Tu hai parlato come se la colpa fosse delle prostitute (la maggioranza delle quali è vittima di sfruttamento che sfocia anche nello schiavismo vero e proprio, con buona pace del "il corpo è tuo e decidi tu cosa farci"), quindi non vedo che senso abbia lamentarsi del fatto che non paghino le tasse in una situazione che non permette loro di farlo

Nono! Assolutamente! Mi sono espresso male, forse. 

Come ho detto, fosse per me dovrebbe essere legalizzata. E comunque una ragazza mai dovrebbe essere costretta a vendere il proprio corpo. 

Ma se lo vuole fare spontaneamente come lavoro come un altro, per me lo può fare benissimo. (mi pare ci sia una cosa del genere in un qualche paese Europeo) 

 

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21 minuti fa, Matt4 ha detto:

certi tipi di accuse che non aiutano per niente un discorso già difficile (Tal, dire "la ragazza ha voluto scopare col fidanzato e mo la responsabilità è sua" è proprio un discorso da vecchio a cui andrebbe tolto il voto, eh).

Chiaramente non è solo la ragazza ma non so esprimermi. Secondo me se lo hai fatto ti prendi le responsabilità. Se lo hai fatto senza tenere in conto delle possibili conseguenze hai sbagliato due volte. 

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33 minuti fa, Matt4 ha detto:

Tra l'altro l'aborto è una procedura medica ben specifica, e di fatto non si "uccide" nessuno, perché si va ad agire su un mucchio di cellule che ancora non rappresentano un essere umano. Altrimenti dovresti unirti a qualche associazione contro la masturbazione maschile, visto che ad ogni segotto muoiono milioni di potenziali individui, e il ciclo femminile diventa un attività di omicidi seriali a cadenza mensile

No, aspetta. 

Appena lo zigote si forma, si forma il nuovo individuo. Non prima e non dopo. Quindi sì, uccidi un individuo, che non è una persona (dipende che intendi per persona, gran parte del dibattito ruota intorno a questo) ma lo sarà. 

In questo modo privi  quel bambino della possibilità di vivere al di fuori, nel mondo. 

Mentre se lo zigote non si è ancora fermato, questa possibilità di vivere non è mai esistita. 

Quindi non ha senso quello che dicono queste persone imo... Anche perché allora dovrebbero vietare anche il ciclo... 

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5 minuti fa, Talilinds ha detto:

Chiaramente non è solo la ragazza ma non so esprimermi. Secondo me se lo hai fatto ti prendi le responsabilità. Se lo hai fatto senza tenere in conto delle possibili conseguenze hai sbagliato due volte. 

Comunque sì, mi sono espresso male e me ne vergogno. Scusate

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29 minuti fa, Matt4 ha detto:

Tra l'altro, non per generalizzare, ma spesso sono proprio i ragazzi che fanno pressione per avere un rapporto non protetto (per vari motivi), oltre ad essere i primi a lavarsene le mani in caso di gravidanze indesiderate.

 

Come già detto giustamente da Marco, andrebbe assolutamente inserito un programma di educazione sessuali per fare avere a ragazzi e ragazze più consapevolezza, sia dei propri corpi, sia della sessualità in generale (che in realtà servirebbe anche a molti adulti, però vabbè). Oltre ad un supporto medico e psicologico specifico e garantito per quelle persone che decidano di intraprendere la strada dell'aborto, in cui si dovrebbero evitare anche certi tipi di accuse che non aiutano per niente un discorso già difficile (Tal, dire "la ragazza ha voluto scopare col fidanzato e mo la responsabilità è sua" è proprio un discorso da vecchio a cui andrebbe tolto il voto, eh).

 

E accodandomi a quanto ha detto Manfri, il percorso della gravidanza e il processo del parto sono due eventi sfiancanti sia dal punto di vista fisico che emotivo, quindi forzare una ragazza (in genere minorenne) a portare avanti una gravidanza indesiderata sarebbe inumano.

 

Tra l'altro l'aborto è una procedura medica ben specifica, e di fatto non si "uccide" nessuno, perché si va ad agire su un mucchio di cellule che ancora non rappresentano un essere umano. Altrimenti dovresti unirti a qualche associazione contro la masturbazione maschile, visto che ad ogni segotto muoiono milioni di potenziali individui, e il ciclo femminile diventa un attività di omicidi seriali a cadenza mensile.

 

 

Esatto.

Così per il discorso dell'aborto, sia per il discorso di togliere i voti ai vecchi.

Qualsiasi legislazione fatta per togliere diritti piuttosto che per garantirli è sbagliata. Non va affrontato il problema apparente, ma la causa del problema, altrimenti esso continuerà a riproporsi.

Perché gli anziani secondo te votano "male" (non sono neanche sicuro che siano loro la fascia di votanti che vota peggio sinceramente)? Per fare un dispetto verso i giovani? O ci sono altre problematiche dietro?

Perché tante ragazze devono ricorrere all'aborto? Non sarebbe più utile rendere più facile l'ottenimento di contraccettivi? Magari partendo dall'evitare di colpevolizzare la sessualità femminile e promuovere invece un discorso di apertura sulla sessualità, in modo da rendere determinati argomenti più facili da affrontare, visto che spesso in caso di malattie veneree o gravidanze, vengono scoperte con tardività a causa della "vergogna" di ammetterlo e all'imbarazzo di parlarne con genitori, amici o insegnanti.

Sì ok. Specifico meglio che parlo di un'utopia. So benissimo che la realtà attuale non permette ciò, il mio discorso è teorico. Se ci fossero tutte le condizioni necessarie, cambieresti idea? 

 

Poi passiamo al livello pratico. Cosa possiamo fare per arrivare appunto a queste condizioni? E qui c'è tutto quello che dite tu e marco e anche di più. C'è chiaramente bisogno di un'evoluzione della società. Ripeto, io non parlavo direttamente di cosa fare per rimediare alla situazione, ma in linea generale. 

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43 minuti fa, Talilinds ha detto:

Sono d'accordo. Parlo in linea teorica, ma poi non posso sapere davvero come si vive una cosa del genere, è chiaro. 

Ma pretendi di dire a chi può vivere quella situazione che cosa dovrebbe fare.

 

48 minuti fa, Talilinds ha detto:

No, assolutamente. Ma siccome dite che la donna deve decidere, allora parlavo per lei. È ovvio che i ragazzi devono essere consapevoli allo stesso modo a cosa potrebbero andare incontro, e non sta in cielo né in terra che scappi. Tu sei divertito e c'è scappato il fiolo? Ti assumi le tue responsabilità. 

Riguardo agli anticoncezionali, era quello che intendevo con devi essere consapevole che anche prendendo le dovute precauzioni potrebbe comunque arrivare la gravidanza. Devi tenere in conto questa possibilità, perché esiste. 

 

La possibilità esiste e quindi?

Una dovrebbe rimanere vergine per l'eternità per non rischiare di rimanere incinta?

44 minuti fa, Talilinds ha detto:

Se rischi di morire penso sia normale fare tutto il possibile per evitarlo, anche se non vorrei che si arrivasse al sacrificio di tuo figlio per questo. 

E se non fosse possibile evitarlo?

Cosa si deve fare?

 

44 minuti fa, Talilinds ha detto:

So che suona rude. Ma io dico: ci potevi pensare prima. Ormai è successo e ognuno si assume le proprie responsabilità, non hai il diritto di uccidere qualcun altro perché "non lo volevo". 

Naturalmente, ripeto, deve essere fornita tutta l'assistenza possibile a queste donne. 

Quindi una deve essere obbligata ad avere un figlio che non vuole per forza?

 

45 minuti fa, Talilinds ha detto:

Questo è dovuto ad un sistema di merda della società. Rientra sempre nella parte del tutelare. 

Io faccio un discorso teorico, so che al momento non ci sono le condizioni tali perché quello che dico possa accadere, ma basterebbe innovare la società. Se ci fossero tutte le possibilità e assistenze, sareste comunque favorevoli? 

Non è questo il punto.

Ci vorranno anni per poter modificare il sistema attuale.

E anche se succedesse, una donna incinta potrebbe comunque avere dei problemi di salute o non desiderare di avere un feto che non desidera dentro il suo corpo, quindi non cambia il discorso.

 

 

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Sunto molto sunto: linea teorica: per me non si dovrebbe abortire (lasciamo da parte lo stupro) perché ledi il diritto fondamentale alla vita di un altro individuo. Inoltre dovresti essere consapevole, quando hai un rapporto consenziente, a ciò a cui vai incontro, e per questo devo essere pronto ad assumere e le responsabilità. 

 

Perche ciò sia possibile, livello pratico: devono esserci tutele per le ragazze madri in gravidanza, pene per i ragazzi che le abbandonano, ma soprattutto sensibilizzazione su questi temi per evitare di arrivare a ciò. 

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44 minuti fa, Talilinds ha detto:

Cioè, per dire. Per me ti puoi benissimo prostituire. L'unica cosa che non mi va bene è che evadi le tasse. 🤷‍♂️ Il corpo è il tuo e ci fai quello che vuoi. 

Però quando c'entrano i diritti di qualcun altro, allora no. Quando c'è qualcun altro nel tuo corpo, non puoi farci quello che vuoi. Io la penso così 

La maggior parte delle prostitute sono vittime della tratta... sono letteralmente delle schiave.

E anche tra quello che non lo sono, la percentuale di quelle che vogliono davvero prostituirsi è molto bassa.

Paragonarle a un miliardario evasore mi sembra scorretto.

 

14 minuti fa, Talilinds ha detto:

No, aspetta. 

Appena lo zigote si forma, si forma il nuovo individuo. Non prima e non dopo. Quindi sì, uccidi un individuo, che non è una persona (dipende che intendi per persona, gran parte del dibattito ruota intorno a questo) ma lo sarà. 

In questo modo privi  quel bambino della possibilità di vivere al di fuori, nel mondo. 

Mentre se lo zigote non si è ancora fermato, questa possibilità di vivere non è mai esistita. 

Quindi non ha senso quello che dicono queste persone imo... Anche perché allora dovrebbero vietare anche il ciclo... 

Matt si riferisce al fatto che il feto fino al 3°mese non è considerato un essere umano perché non ancora sviluppato.

 

10 minuti fa, Talilinds ha detto:

Poi passiamo al livello pratico. Cosa possiamo fare per arrivare appunto a queste condizioni? E qui c'è tutto quello che dite tu e marco e anche di più. C'è chiaramente bisogno di un'evoluzione della società. Ripeto, io non parlavo direttamente di cosa fare per rimediare alla situazione, ma in linea generale. 

Di solito non sono di certo i pro-life quelli che vorrebbero un'evoluzione della società in termini più favorevoli per le donne.

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1 minuto fa, Talilinds ha detto:

Sunto molto sunto: linea teorica: per me non si dovrebbe abortire (lasciamo da parte lo stupro) perché ledi il diritto fondamentale alla vita di un altro individuo. Inoltre dovresti essere consapevole, quando hai un rapporto consenziente, a ciò a cui vai incontro, e per questo devo essere pronto ad assumere e le responsabilità. 

 

Perche ciò sia possibile, livello pratico: devono esserci tutele per le ragazze madri in gravidanza, pene per i ragazzi che le abbandonano, ma soprattutto sensibilizzazione su questi temi per evitare di arrivare a ciò. 

Ti faccio due domande @Talilinds.

Ipotizziamo che tu possa rimanere incinta.

Vorresti avere la possibilità di scegliere di prendere decisioni relative a questa questione? 

Pensi che comunque sarebbe una scelta facile?

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5 minuti fa, Manfri ha detto:

Ti faccio due domande @Talilinds.

Ipotizziamo che tu possa rimanere incinta.

Vorresti avere la possibilità di scegliere di prendere decisioni relative a questa questione? 

Pensi che comunque sarebbe una scelta facile?

Dopo rispondo al resto, un sec.

Allora.

Mi piacerebbe poter scegliere, ma non è giusto. Non posso violare il diritto alla vita di mio figlio.

Sicuramente non sarebbe una scelta facile, lo so anche se chiaramente non posso capirlo fino in fondo😢😢😢😢. Però resta questo. 

Io non so come potrei comportarmi in una situazione del genere, è chiaro che una volta che sei lì la maggior parte di queste considerazioni vanno a farsi fottere.

Però mi piacerebbe che fosse così, che non si dovesse essere costretti a sacrificare una vita. 

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tralasciando un attimo il fatto che io sono pro aborto e tralasciando tutte le cose già dette dagli altri (condivido il pensiero di manfri e simili),  @Talilinds

20 minuti fa, Talilinds ha detto:

inoltre dovresti essere consapevole, quando hai un rapporto consenziente, a ciò a cui vai incontro, e per questo devo essere pronto ad assumere e le responsabilità. 

Ti presento una remota situazione. Immagina che vengono prese le dovute precauzioni e che capiti ugualmente una gravidanza indesiderata. La percentuale che questo succeda, seppur bassa, esiste. Come ci si dovrebbe comportare ?

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Tal comunque spero ti sia chiaro il peso psicologico che comporta la scelta di sottoporsi ad una procedura abortiva e ciò che comporta dopo per una donna aver preso questa strada. Ci sono donne che non riescono a perdonarsi, donne che lo rifarebbero, donne che forse avrebbero preso un'altra strada se questa fosse stata disponibile, ma rimane sempre una scelta dolorosa e combattuta, che chi non ha preso (e non mi riferisco solo agli uomini, o alle donne che non incinte, ma proprio a chiunque non sia quell'individuo singolo che ha preso quella determinata scelta, perché ognuna di loro è arrivata a quella conclusione per motivi diversi e personali) non può permettersi di giudicare, non importa quante buone siano le proprie intenzioni.

 

Far passare il messaggio che queste donne (e il personale medico che le ha aiutate) siano assassine, toglitrici di vita, o come le vuoi chiamare, è sbagliato, perché come ti ho già spiegato, dal punto di vista medico, a meno che non stiamo parlando di aborto terapeutico, non stai andando ad uccidere un individuo, ma un embrione.

 

Mi fa piacere che stai cercando di metterti in discussione e di educarti sull'argomento comunque, io ti invito a cercare su internet testimonianze di donne che hanno dovuto ricorrere a questa pratica, penso che ti aiuterà anche a capire meglio il punto di vista di qualcuno che c'è passato, e a farti comprendere perché i toni troppo giudicanti è meglio lasciarli fuori.

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Ospite Knaves

@Talilinds, sì dare maggiori possibilità (e ascolto) ai giovani è la soluzione, non negarle agli anziani, o ad altri.

 

Riguardo all'aborto le puntuali osservazioni formulate da Manfri nel suo primo post sono quelle che impongono la necessità che il diritto sia garantito.

Ma restano anche le osservazioni morali ed etiche presentate da Talilinds. Negli Usa ci sono donne che hanno abortito 10 volte. Non gliene frega niente e il praticare sesso senza precauzioni secondo loro vale la seccatura.

 

E lì subentra il problema accennato da Matt: quand'è che si inizia ad esistere? Di certo non come ovulo. Ma di sicuro neppure solamente al giorno della nascita. Allora quando, in quei 9 mesi che intercorrono? Io credo che in molte parti del mondo l'aborto sia praticabile fino a quando il feto è già persona. Ma in realtà è soggettivo. Nessuno, scientificamente, può stabilire un tempo preciso. Resta il dilemma morale.

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Gli argomenti sono diversi ed interessanti, tra tutti vi dico il mio parere sul rendere la prostituzione legale. C'è un libro molto bello scritto da Rachel Moran, un'ex prostituta che oggi è attiva contro la prostituzione legale e la tratta delle donne, intitolato "Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione" che mette in risalto il fatto che parlare di legalizzazione significa creare un circuito "ufficialmente controllato" che non sarebbe altro che un ulteriore sistema gestito da chi vuole fare soldi sul corpo delle donne. Moran spiega che, in fondo, una donna che si prostituisce non è propriamente consapevole e cosciente, tanto è vero che lei come molte durante i rapporti con i clienti mettevano in atto una sorta di astrazione dalla realtà, mentale, un distacco necessario per tollerare a lungo termine quelle circostanze. Banalmente si potrebbe dire che ci sono alcune donne ninfomani, che hanno bisogno di avere molti rapporti sessuali, ma anche quello a detta di molti specialisti nel settore, sarebbe solo la risposta ad una mancanza. Un po' come altre persone che tendono a colmarla con il cibo, ad esempio. Quindi se ad una donna si da la possibilità di conoscersi, di potenziare le proprie qualità, di praticare un' attività lavorativa in linea con i propri interessi, nessuna o quasi sceglierebbe di prostituirsi. Amsterdam è una delle città che ho visitato e che contempla questa realtà legale e credetemi, nonostante il fatto che alcune ragazze nelle vetrine sono davvero gnocche, non è affatto bello vederle in quella situazione

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16 minuti fa, Mescalina ha detto:

Gli argomenti sono diversi ed interessanti, tra tutti vi dico il mio parere sul rendere la prostituzione legale. C'è un libro molto bello scritto da Rachel Moran, un'ex prostituta che oggi è attiva contro la prostituzione legale e la tratta delle donne, intitolato "Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione" che mette in risalto il fatto che parlare di legalizzazione significa creare un circuito "ufficialmente controllato" che non sarebbe altro che un ulteriore sistema gestito da chi vuole fare soldi sul corpo delle donne. Moran spiega che, in fondo, una donna che si prostituisce non è propriamente consapevole e cosciente, tanto è vero che lei come molte durante i rapporti con i clienti mettevano in atto una sorta di astrazione dalla realtà, mentale, un distacco necessario per tollerare a lungo termine quelle circostanze. Banalmente si potrebbe dire che ci sono alcune donne ninfomani, che hanno bisogno di avere molti rapporti sessuali, ma anche quello a detta di molti specialisti nel settore, sarebbe solo la risposta ad una mancanza. Un po' come altre persone che tendono a colmarla con il cibo, ad esempio. Quindi se ad una donna si da la possibilità di conoscersi, di potenziare le proprie qualità, di praticare un' attività lavorativa in linea con i propri interessi, nessuna o quasi sceglierebbe di prostituirsi. Amsterdam è una delle città che ho visitato e che contempla questa realtà legale e credetemi, nonostante il fatto che alcune ragazze nelle vetrine sono davvero gnocche, non è affatto bello vederle in quella situazione

Grazie di averlo condiviso!

Avevo già sentito citare quella frase, ma non sapevo da che libro provenisse.

 

Comunque anch'io non sono molto favorevole alla legalizzazione della prostituzione.

Sia per quello che ho scritto prima (ovvero che la maggior parte delle prostitute non vorrebbe farlo davvero) sia perché che ritengo che se qualcuno sia costretto a fare qualcosa per mangiare, non abbia davvero una libera scelta.

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On 3/12/2019 alle 21:37, Talilinds ha detto:

Voi che ne pensate della proposta di togliere il voto agli anziani? 

Penso che sia una stronzata, considerando che molti di noi hanno la possibilità di votare proprio grazie a quegli anziani che tanto si demonizzano.

Gli analfabeti funzionali, per altro, non sono solo anziani.

Ci sono un sacco di giovani e meno giovani che non sanno neanche cosa voglia dire "seggio elettorale".

Quindi no, non sono d'accordo.

On 3/12/2019 alle 21:37, Talilinds ha detto:

Io sono favorevole, ma solo se si cambia il sistema di informazione dei giovani.

Perché questi egregi signori ci navigano nell'ignoranza generale, e questa cosa mi fa girare molto le palle. 

C'è un'intervista sull'argomento del presidente del CNR, Gilberto Corbelli i, che non condivido appieno per i toni ma nemmeno mi fa storcere troppo il naso. 

C'è qualcuno qui che si interessa Come me di attualità? 

L'unico modo per combattere l'ignoranza è l'alfabetizzazione, la conoscenza, la formazione.

Il problema sta in questo.

Noi spendiamo miliardi in armi, ma stiamo sempre a risparmiare su istruzione e ricerca.

Dovremmo preoccuparci di questo, per essere sicuri di arrivare anche a 90 anni con la consapevolezza di ciò che facciamo. 
(E anche facendolo, in ogni caso, qualche mela marcia ci sarà sempre. Ma questo è un altro discorso).

 

Non entro nel merito dell'aborto, perché avete già detto moltissimo.

Dico solo questo: ogni essere umano è un mondo a sè, nessuno dovrebbe avere il diritto di imporre la propria opinione su casi sensibili come le gravidanze.

Mettere al mondo un essere umano per abbandonarlo è di per sè già un fargli patire dei traumi che non ha richiesto.

Hai mai pensato a cosa prova un bambino adottato? Anche nel caso in cui finisca in una famiglia che lo ama dal più profondo del cuore?

Vive in una costante incertezza del passato e del futuro, perché sa di non essere stato amato nemmeno dalla persona che gli ha dato la luce.

Immagina cosa possa provare una madre, magari adolescente, nel dover rinunciare a suo figlio e al contempo sapere di averlo permanentemente ferito a livello psicologico ed emotivo.

La risposta è davvero la cipolla, perché siamo più complessi di quel vogliamo apparire.

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Io devo dire che in alcune cose mi trovo con Talilinds, in altre un po' meno. 

È un tema difficile e complesso, sul quale non sono ancora riuscita ad avere una tesi definitiva (beato chi ce l ha) 

Anche per me la vita si forma all atto del concepimento. 

Anche per me i diritti di ognuno finiscono dove cominciano quelli dell altro. 

Anche per me ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni. 

Anch io credo che il diritto alla vita sia sacrosanto. 

Ma lo è anche il diritto di scegliere. 

E non posso fare a meno di pensare all unico caso che stravolgerebbe tutte le mie teorie, cioè lo stupro. E se si vuole lasciare la possibilità alla donna di scegliere in quel caso, allora per me va da sé che bisognerebbe farlo sempre. 

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4 ore ago, Talilinds ha detto:

 

Posso chiedervi i vari motivi? 

Io sono contro l'aborto: sarei pro vita in generale, ma sono disposto a fare eccezioni per casi di stupro. 

Per me bisogna che le ragazza madri e in generale le donne incinta che hanno difficoltà a tenere il bambino siano tutelate in modo serio (sia psicologicamente che economicamente). Voglio prima sentire voi per continuare 

Io non sono d'accordo con il fatto che tu voglia renderlo così limitativo. Per esempio tu parli di tutela delle donne in caso di ragazze madri. Ecco, devi sapere che nel caso in cui il feto abbia grave malformazioni genetiche o malattie molto rare per cui non ci siano ancora studi sperimentali sufficienti, il nascituro può richiedere grosse spese economiche da parte della famiglia. Tralasciamo anche i possibili problemi psicologici che può avere la nuova famiglia d'origine. Siccome la sanità italiana non garantisce la copertura medica in toto di una persona gravemente disabile... Io penso che una donna abbia anche il diritto di scegliere se se la sente di portare avanti la gravidanza o meno.

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È vero che la questione aborto è così complessa che non si può generalizzare. Doom ha detto una cosa importante, in caso di malformazione del feto la scelta di portare avanti una gravidanza è davvero difficile, oltre al fattore economico si deve scegliere se far nascere un essere umano che non può godere della vita, in casi gravi è come se vivesse senza vivere, scusate il gioco di parole. Vero che esistono esami diagnostici come la strutturale che permettono di verificarlo prima, ma si possono eseguire intorno ai 5 mesi di vita, quindi ben dopo il tempo di scadenza per abortire. E costano non poco. Parlare di diritto alla vita è arduo, d'altra parte la morte fa parte della vita stessa, sono cicli. Non credo di avere una posizione definita, però sopra tutto il supporto morale, psicologico e materiale può fare la differenza in molti casi quanto meno per scegliere più consapevolmente

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C'è da precisare una cosa, però. La legge 194 si distingue in due casi:

- aborto consentito per i primi 90 giorni per motivi che possono riguardare la sfera economica, compromissione di saluta fisica o mentale della madre, malformazioni del nascituro con i test di screening di possibile esecuzione nel trimestre. Casistica libera, a cui hanno accesso tutte per i motivi più disparati.

- Dopo i 90 giorni dal concepimento: qua la faccenda si complica perché in questa fase è possibile solo se vi è compromissione seria di salute fisica e/o mentale della madre (per esempio mi viene in mente una donna affetta da preeclampsia), oppure se ci sono stati pregressi accertamenti medico/diagnostici tali per cui hanno attestato che effettivamente il nascituro avrà serie malformazioni alla nascita (per esempio una trisomia 18, che è incompatibile con la vita). Quindi qui si parla di una casistica restrittiva e viene accettato solo in caso di validi motivi di salute di madre e feto.

 

Io penso che al di là di questo non sia giusto porre dei limiti a qualcuno che ha deciso di intraprendere questa scelta per motivi che esulano dalla violenza sessuale (caso drastico, ma mi pare di capire che su questo siano tutti d'accordo sull'aborto), ci sono motivi anche più accettabili tali per cui ci si può ricorrere alla IVG... E per me i motivi economici rientrano anch'essi in una situazione valida e che ha senso. Non riesco a capire l'idea di una coppia che è costretta a vivere in modo restrittivo per motivi economici a cui si aggiunga un figlio che magari desideravano, ma non in quel momento. Penso che anche il nascituro in una famiglia in cui non può garantirgli la possibilità economica ad un livello accettabile, non sia felice a sua volta. Pensiero mio, naturalmente qui si discute ed è bello leggere opinioni divergenti.

Modificato da Doom
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Anche le malattie fetali sono un bel trauma per la madre e il nascituro e pongono quesiti in effetti. 

Ma alla fine in linea di massima ogni volta che una donna arriva a ponderare una scelta così drastica e conclusiva significa che ci sono motivi seri, perciò sì, per quanto ad un altro possa sembrare una scelta sbagliata, ognuno in fondo ha diritto di decidere per sé e il proprio destino 

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32 minuti fa, Doom ha detto:

C'è da precisare una cosa, però. La legge 194 si distingue in due casi:

- aborto consentito per i primi 90 giorni per motivi che possono riguardare la sfera economica, compromissione di saluta fisica o mentale della madre, malformazioni del nascituro con i test di screening di possibile esecuzione nel trimestre. Casistica libera, a cui hanno accesso tutte per i motivi più disparati.

- Dopo i 90 giorni dal concepimento: qua la faccenda si complica perché in questa fase è possibile solo se vi è compromissione seria di salute fisica e/o mentale della madre (per esempio mi viene in mente una donna affetta da preeclampsia), oppure se ci sono stati pregressi accertamenti medico/diagnostici tali per cui hanno attestato che effettivamente il nascituro avrà serie malformazioni alla nascita (per esempio una trisomia 18, che è incompatibile con la vita). Quindi qui si parla di una casistica restrittiva e viene accettato solo in caso di validi motivi di salute di madre e feto.

 

Io penso che al di là di questo non sia giusto porre dei limiti a qualcuno che ha deciso di intraprendere questa scelta per motivi che esulano dalla violenza sessuale (caso drastico, ma mi pare di capire che su questo siano tutti d'accordo sull'aborto), ci sono motivi anche più accettabili tali per cui ci si può ricorrere alla IVG... E per me i motivi economici rientrano anch'essi in una situazione valida e che ha senso. Non riesco a capire l'idea di una coppia che è costretta a vivere in modo restrittivo per motivi economici a cui si aggiunga un figlio che magari desideravano, ma non in quel momento. Penso che anche il nascituro in una famiglia in cui non può garantirgli la possibilità economica ad un livello accettabile, non sia felice a sua volta. Pensiero mio, naturalmente qui si discute ed è bello leggere opinioni divergenti.

Ma io sono d'accordo, ho detto più volete che per come siamo messi ora è davvero complicato per qualcuno tenere un bambino. Per questo ho detto che dovrebbero esserci misure serie per tutelare queste persone. Finché non ci sono, chiaramente non si può togliere lmquesta possibilità. 

Comunque a mio parere, il fatto che una madre sia costretta a uccidere il proprio figlio perché non ha risorse economiche sufficienti è una sconfitta e una vergogna enorme per lo Stato. 

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