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Amore ai tempi del coronavirus


Ospite 2cad8...894

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Il mio consiglio (pensiero) è questo @Salmur

 

Non esistono eccezioni in una pandemia. Non esistono i se, non esistono i ma. Non esiste nemmeno il "tanto sono sicuro di non incorrere in nessun rischio". Bisogna fare quello che ci viene richiesto, punto. Quasi quasi mi verrebbe da dire... Menomale che ci sono le multe! A quanto pare sono l'unica cosa che blocca la gente dal fare le boiate. 

Salmur, ti chiedo una cosa. Se qualcun altro la pensasse come te? Ci ritroveremmo ad avere non una persona che va dalla ragazza ma due, tre, quattro, cinque... E via dicendo. Tutte persone che, ipoteticamente, la pensano come te. Sarebbe un danno enorme. Si tratta di controllo sociale e nessuno ne è esente. Non dico che sia facile, non dico che tu sia un debole se trovi difficile star lontano dai tuoi cari, perché è una sofferenza per tanta, tanta gente. Dico però che stare a casa è necessario, doveroso, obbligatorio.

Non vedere il mio commento come un atto di saccenza o come del semplice moralismo fatto per noia. Rifletti sulle reazioni che ha suscitato il tuo post. 

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Secondo me hai fatto bene a chiedere un parere, eh. 
Non fraintendermi. È che per il bene di tutti, e questo lo sai anche tu, è meglio restare a casa. Siete entrambi reclusi da tempo, ok, ma chi ti dice che la madre di lei non sia andata a far la spesa e sia entrata a contatto col virus? (Non lo auguro o lo spero, anzi, spero stiate tutti bene).

È dura (e sapevo che eri tu perché l’avevi scritto tempo addietro nella chattina telegram), ma cerca di resistere. Lo so che una telefonata non è un granché, ma direi che al momento la priorità è mantenere al minimo il contagio.

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Capisco la tentazione, assolutamente, perché essere separato dagli affetti può essere devastante, soprattutto per determinati caratteri (e sono d'accordo con Sapia che la traslazione ad impulso sessuale sia stata un po' troppo scontata, può benissimo essere una mancanza affettiva e non sessuale) però devi considerare due aspetti importanti che credo ti siano sfuggiti:

 

1) più esci di casa, più aumenti il rischio di propagazione del virus. Non hai considerato il caso in cui tu sia asintomatico. Saresti ad ogni modo portatore e gli studi scientifici ci dicono che un portatore sano è in grado di diffondere il virus, motivo per cui questo nCoV è così particolarmente infettivo e per cui la quarantena è stata così rigida. I sintomi non bastano a scremare chi possa circolare e chi no. E girando rischi di lasciare tuo materiale organico infetto in giro che può poi essere toccato da un'altra persona, magari un vecchietto che sta andando a fare spesa. Meno giri, meno c'è questo rischio. Senza contare che può benissimo avvenire il contrario.

 

2) Se le motivazioni sanitarie non ti convincono, pensa al fatto che se tutti ragionassero come te la quarantena non la rispetterebbe più nessuno. Puoi avere la certezza statistica che tu non sia l'unica persona che sta soffrendo a causa della quarantena. Se tutti si lasciassero andare allora gli sforzi che sono stati compiuti dalla nazione verrebbero nullificati. Da qualche giorno abbiamo raggiunto il plateau infettivo, abbi pazienza qualche altra settimana e la situazione si sarà semi-normalizzata.

 

Quindi in definitiva ti capisco, ma devi farti forza per il bene della società in cui vivi indipendentemente da considerazioni di natura pecuniaria. 

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Un'ora fa, Lena ha detto:

Il mio consiglio (pensiero) è questo @Salmur

 

Non esistono eccezioni in una pandemia. Non esistono i se, non esistono i ma. Non esiste nemmeno il "tanto sono sicuro di non incorrere in nessun rischio". Bisogna fare quello che ci viene richiesto, punto. Quasi quasi mi verrebbe da dire... Menomale che ci sono le multe! A quanto pare sono l'unica cosa che blocca la gente dal fare le boiate. 

Salmur, ti chiedo una cosa. Se qualcun altro la pensasse come te? Ci ritroveremmo ad avere non una persona che va dalla ragazza ma due, tre, quattro, cinque... E via dicendo. Tutte persone che, ipoteticamente, la pensano come te. Sarebbe un danno enorme. Si tratta di controllo sociale e nessuno ne è esente. Non dico che sia facile, non dico che tu sia un debole se trovi difficile star lontano dai tuoi cari, perché è una sofferenza per tanta, tanta gente. Dico però che stare a casa è necessario, doveroso, obbligatorio.

Non vedere il mio commento come un atto di saccenza o come del semplice moralismo fatto per noia. Rifletti sulle reazioni che ha suscitato il tuo post. 

Beh, se altre mille, centomila persone facessero come me nella STESSA IDENTICA situazione il rischio zero a cui incorrerei si moltiplicherebbe per... 100.000! Ma... aspetta... zero per 100.000 fa sempre zero. Mannaggia ora me ne sono accorto

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35 minuti fa, Salmur ha detto:

Beh, se altre mille, centomila persone facessero come me nella STESSA IDENTICA situazione il rischio zero a cui incorrerei si moltiplicherebbe per... 100.000! Ma... aspetta... zero per 100.000 fa sempre zero. Mannaggia ora me ne sono accorto

 

Vedi che sulla base di un'argomentazione del genere ci sono già gli estremi per ipotizzare una febbre sintomatica e spingere per il TSO. Poi voglio proprio vedere come eluderai infermieri e posti di blocco per scappare dalla tua amata in abiti da paziente  :sisisi:

 

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Un'ora fa, Salmur ha detto:

Beh, se altre mille, centomila persone facessero come me nella STESSA IDENTICA situazione il rischio zero a cui incorrerei si moltiplicherebbe per... 100.000! Ma... aspetta... zero per 100.000 fa sempre zero. Mannaggia ora me ne sono accorto

Ah sì vero hai ragione che scema!! 

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4 ore ago, Marvoch ha detto:

Capisco la tentazione, assolutamente, perché essere separato dagli affetti può essere devastante, soprattutto per determinati caratteri (e sono d'accordo con Sapia che la traslazione ad impulso sessuale sia stata un po' troppo scontata, può benissimo essere una mancanza affettiva e non sessuale) però devi considerare due aspetti importanti che credo ti siano sfuggiti:

 

1) più esci di casa, più aumenti il rischio di propagazione del virus. Non hai considerato il caso in cui tu sia asintomatico. Saresti ad ogni modo portatore e gli studi scientifici ci dicono che un portatore sano è in grado di diffondere il virus, motivo per cui questo nCoV è così particolarmente infettivo e per cui la quarantena è stata così rigida. I sintomi non bastano a scremare chi possa circolare e chi no. E girando rischi di lasciare tuo materiale organico infetto in giro che può poi essere toccato da un'altra persona, magari un vecchietto che sta andando a fare spesa. Meno giri, meno c'è questo rischio. Senza contare che può benissimo avvenire il contrario.

 

2) Se le motivazioni sanitarie non ti convincono, pensa al fatto che se tutti ragionassero come te la quarantena non la rispetterebbe più nessuno. Puoi avere la certezza statistica che tu non sia l'unica persona che sta soffrendo a causa della quarantena. Se tutti si lasciassero andare allora gli sforzi che sono stati compiuti dalla nazione verrebbero nullificati. Da qualche giorno abbiamo raggiunto il plateau infettivo, abbi pazienza qualche altra settimana e la situazione si sarà semi-normalizzata.

 

Quindi in definitiva ti capisco, ma devi farti forza per il bene della società in cui vivi indipendentemente da considerazioni di natura pecuniaria. 

Uh chovvino :3

Hai ragione, ma sono ragionamenti che ho già fatto. se fossi stato asintomatico dopo 1 mese sarei già guarito. E non sarei più contagioso. Il virus ha un periodo di incubazione di 14 giorni non 30. E anche se fossi positivo da 1 mese, glielo avrei già passato 1 mese fa dato che ci vedevamo quasi tutti i giorni. Per questo giudico praticamente nulla la possibilità di contagio.

 

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Un'ora fa, Mid ha detto:

Cmq alla fine non vuoi un consiglio vuoi che ti si dia ragione e basta quindi per me non ha senso di esistere sto discorso @Salmur

 

Comunque era più un esperimento sociale che un consiglio. Per vedere cosa ne pensassero le persone al riguardo. In realtà non lo farò comunque. A meno di avere una giustificazione valida per andare in quelle zone, cosa che non avrò. Il che mi infastidisce alquanto. Perché la ragione mi dice che i pro sono molto superiori ai contro, dato che le probabilità che uno di noi due sia infetto sono pressoché nulle. Il motivo principale dell'esperimento era: 1- capire se in questa sezione le persone cercano davvero di dare una mano o sparano solo a zero (e ho visto che solo una bassa percentuale di persone vuole davvero aiutare, tra cui sicuramente tu, ma le altre sono molto più interessate a giudicare, a trollare o prendere per il culo)

2- capire quanto le persone riescano ad uscire dai propri schemi mentali. E la risposta é: quasi per nulla. Lo schema mentale é ovviamente: uscire=male, stare a casa=bene. Una persona in grado di uscire da questo schema mentale di bianco e nero avrebbe cercato di capire in quale misura ci fosse il rischio, con domande tipo: hai visto persone negli ultimi mesi? E lei? La sua famiglia? La tua famiglia? Per stabilire se e quanto esistesse davvero il rischio di un contagio. Nessuno ha fatto questo tipo di domande. Perché come sempre più lo schema mentale é radicato, più é difficile uscirne. E questo schema é decisamente molto radicato, dato che viene spammato su ogni giornale della nazione. Ma in questo caso per fortuna é ok. Meglio che questo schema mentale sia ben fisso nella mente di molti italiani, perché porterà degli oggettivi benefici. Benefici che comunque non aumentano l'elasticità mentale. Quello é un problema che non risolveremo mai.

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2 minuti fa, Salmur ha detto:

Comunque era più un esperimento sociale che un consiglio. Per vedere cosa ne pensassero le persone al riguardo. In realtà non lo farò comunque. A meno di avere una giustificazione valida per andare in quelle zone, cosa che non avrò. Il che mi infastidisce alquanto. Perché la ragione mi dice che i pro sono molto superiori ai contro, dato che le probabilità che uno di noi due sia infetto sono pressoché nulle. Il motivo principale dell'esperimento era: 1- capire se in questa sezione le persone cercano davvero di dare una mano o sparano solo a zero (e ho visto che solo una bassa percentuale di persone vuole davvero aiutare, tra cui sicuramente tu, ma le altre sono molto più interessate a giudicare, a trollare o prendere per il culo)

2- capire quanto le persone riescano ad uscire dai propri schemi mentali. E la risposta é: quasi per nulla. Lo schema mentale é ovviamente: uscire=male, stare a casa=bene. Una persona in grado di uscire da questo schema mentale di bianco e nero avrebbe cercato di capire in quale misura ci fosse il rischio, con domande tipo: hai visto persone negli ultimi mesi? E lei? La sua famiglia? La tua famiglia? Per stabilire se e quanto esistesse davvero il rischio di un contagio. Nessuno ha fatto questo tipo di domande. Perché come sempre più lo schema mentale é radicato, più é difficile uscirne. E questo schema é decisamente molto radicato, dato che viene spammato su ogni giornale della nazione. Ma in questo caso per fortuna é ok. Meglio che questo schema mentale sia ben fisso nella mente di molti italiani, perché porterà degli oggettivi benefici. Benefici che comunque non aumentano l'elasticità mentale. Quello é un problema che non risolveremo mai.

Il punto sanitario per me lo hai sottovalutato, perché hai sottovalutato il lasciare in giro sostanze organiche infette. Della strada per arrivare alla macchina la farai, o per arrivare a casa di lei una volta sceso. Inoltre dei contatti umani li hai avuti per forza, anche solo per comprare del cibo. Non si tratta solo di te e lei, sì tratta della comunità. Più si esce, più aumenta la probabilità che tu, potenziale asintomatico possa diffondere il virus in qualche modo. Si tratta di possibilità piccole, ma ci sono e non vanno ignorate. 

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13 minuti fa, Salmur ha detto:

Comunque era più un esperimento sociale che un consiglio. Per vedere cosa ne pensassero le persone al riguardo. In realtà non lo farò comunque. A meno di avere una giustificazione valida per andare in quelle zone, cosa che non avrò. Il che mi infastidisce alquanto. Perché la ragione mi dice che i pro sono molto superiori ai contro, dato che le probabilità che uno di noi due sia infetto sono pressoché nulle. Il motivo principale dell'esperimento era: 1- capire se in questa sezione le persone cercano davvero di dare una mano o sparano solo a zero (e ho visto che solo una bassa percentuale di persone vuole davvero aiutare, tra cui sicuramente tu, ma le altre sono molto più interessate a giudicare, a trollare o prendere per il culo)

2- capire quanto le persone riescano ad uscire dai propri schemi mentali. E la risposta é: quasi per nulla. Lo schema mentale é ovviamente: uscire=male, stare a casa=bene. Una persona in grado di uscire da questo schema mentale di bianco e nero avrebbe cercato di capire in quale misura ci fosse il rischio, con domande tipo: hai visto persone negli ultimi mesi? E lei? La sua famiglia? La tua famiglia? Per stabilire se e quanto esistesse davvero il rischio di un contagio. Nessuno ha fatto questo tipo di domande. Perché come sempre più lo schema mentale é radicato, più é difficile uscirne. E questo schema é decisamente molto radicato, dato che viene spammato su ogni giornale della nazione. Ma in questo caso per fortuna é ok. Meglio che questo schema mentale sia ben fisso nella mente di molti italiani, perché porterà degli oggettivi benefici. Benefici che comunque non aumentano l'elasticità mentale. Quello é un problema che non risolveremo mai.

 

ma perchè uno dovrebbe farsi tutte ste domande se "legalmente" non è fattibile? nel senso che rischi una multa

ma poi chi cazzo siamo noi (incluso tu) per mettersi ad analizzare autonomamente i rischi e i controrischi, l'eventuale contagio e di come funziona tutta sta roba? tutta sta saccenza al riguardo da parte tua la trovo ridicola, così come voler tirarne fuori sta cazzata di esperimento sociale come a dire "prima vi siete messi a giudicarmi, ora sono io a giudicare voi"

 

il post iniziale ha ricevuto esattamente le risposte che meritava

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  • Membro attivo
Inviato (modificato)

Non sono d’accordo. E non lo sono per due motivi.

Il primo è che qui non stiamo parlando di convenzioni sociali, per cui la gente non tenta nemmeno di provare a capirti (mi metto fra quelli che ha anche un po’ ironizzato sulla cosa), ma di cautela. 
Se ti dico di uscire per seguire il tuo cuore (non me ne voglia tartina, è un esempio), non vado oltre ad uno stereotipo sociale. Vado contro l’istinto di sopravvivenza e di quieta convivenza sociale. Per cui, no, non mi troverai mai d’accordo sul fatto di ampliare la mente verso questo tipo di discorsi. Ci sono persone che stanno perdendo i propri cari perché altre non si sono rese conto che quell’uscita per fare una corsetta o per comprare il lievito potevano arrecare danni ad altri.

Capisco che immagini di essere sano o immune a questo punto, ma basta toccare una maniglia di una porta. Cioè, non stiamo parlando di inezie. Io ho paura persino di andare a fare la spesa, perché ogni volta si azzera la quarantena. 
Quindi no. Per me non è una questione di elasticità mentale, ma di buon senso.

 

In secondo luogo, non mi ricordo più cosa volevo dire. Ad ogni modo se mi verrà in mente lo aggiungerò. 
 

Un’altra cosa: la questione è molto sensibile. Lo è perché la stiamo vivendo tutti (in maniera diversa) intensamente.

Non credo potessi aspettarti cose diverse, visto anche il modo in cui hai posto la questione. Mi scuso se sono stata indelicata a consigliarti dei metodi alternativi.

Modificato da ~ Josephine
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Ospite Knaves

Ragazzi qua c'è gente che non ha capito che probabilmente (come è stato detto nei post precedenti non ne sappiamo niente) basta premere il pulsante di un ascensore, di un citofono, la maniglia di un portone o cancello, incrociare la persona sbagliata per le scale. Quello che sappiamo è che la malattia è contagiosissima, una cosa mai vista. Siamo in isolamento da più di 3 settimane e ancora non c'è un vero decremento. I casi positivi di oggi sono persone contagiate nel post chiusura, ora che (quasi) tutti stanno facendo attenzione.

Nessuno sa ancora niente, ogni giorno ne esce una nuova, poi la smentiscono, per magari rincararla. E la gente muore. A bizzeffe, come durante una guerra.

Quindi noi non siamo nessuno per sapere, per decidere o autoregolarci.

Io vivo in mezzo ai boschi. Non le faccio più le passeggiate col cane. Eppure sarebbero boschi, non c'è nessuno (ma pure a piazza Navona ora non c'è nessuno, per dire). Ma se c'è una regola quella è. Non è questione di pensare noi. Noi dobbiamo attenerci, senza rompere le palle a quelli che devono stare a controllare (inoltre basta essere fermati per l'autodichiarazione e il contatore riparte da zero). Io non la voglio la responsabilità sulla coscienza, manco in linea teorica.

 

Sull'esperimento sociale, se uno chiede in merito ad una violazione del codice penale, le risposte quelle sono. Dire il contrario è istigazione a delinquere (via mezzo pubblico).

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Concordo con Knaves

 

Questa sezione serve ad aiutare e credo di non essere l unica ad averlo fatto @Salmur

 

Ma è anche vero che nella fattispecie stiano parlando di un decreto ministeriale non di opinioni

Non facciamo i soliti che ci tengono tanto ad aggirare la legge per i propri interessi personali 

Anche perché se ognuno agisce così non ne usciamo più né dalla situazione, né di casa

E intanto c è gente che muore

Gli ospedali al collasso

Chi soffre in ospedale e i parenti a casa 

Insomma c è chi sta peggio di noi

A noi viene chiesto un sacrificio per un senso

Non ne sappiamo di più di chi ha preso e stabilito queste misure

Perciò ridimensioniamoci un attimo e ristabiliamo le nostre priorità del momento

Gli esperimenti sociali lasciamoli per altre tematiche

Modificato da Mid
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18 ore ago, Salmur ha detto:

Ciao Knaves :asd:

Qui si scrive in anonimo :sisisi:

Anche se era una cosa che potevo tranquillamente scrivere senza anonimo. Ma le opinioni sono più schiette se non sai a chi scrivi.

Ora che non sono più anonimo posso dire tranquillamente che é una grandissima stronzata parlare di senso civico in questo caso. Però mi é piaciuto @mariosan che é onesto. 

Comunque, non é in linea con lo spirito di questa sezione fare commenti come quello che hai appena fatto. Sei fortunato che a me non frega un cazzo in realtà di rimanere anonimo, ma se a qualcuno sarebbe davvero importato, avresti creato un disagio. Il tuo senso civico non ti ha avvisato di questo? Che strano...

un altro caduto delle storie d'ammore

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11 ore ago, Salmur ha detto:

Uh chovvino :3

Hai ragione, ma sono ragionamenti che ho già fatto. se fossi stato asintomatico dopo 1 mese sarei già guarito. E non sarei più contagioso. Il virus ha un periodo di incubazione di 14 giorni non 30. E anche se fossi positivo da 1 mese, glielo avrei già passato 1 mese fa dato che ci vedevamo quasi tutti i giorni. Per questo giudico praticamente nulla la possibilità di contagio.

 

se tu frequentassi le chat telegram giuste e non dove le relazioni interpersonali sono solo un ammasso di eiaculazioni per avere le battute pronte, sapresti che a gennaio, per esempio, mi è bastato attraversare una stanza per stare a casa una settimana con 39 e passa di febbre.
Oppure che chi era in quella stanza, passandomi davanti, si è ammalato (ero stata nel piacentino una settimana prima, mi pare..  magari li ho infettati tutti io..)
I virus e i batteri girano.
Il coronavirus, come livello di contagiosità è un po' come i virus gastrointestinali: ci sono periodi dove tutti si ammalano in massa anche solo parlando con uno non ancora del tutto guarito.. 
Quindi è meglio tener botta, e pazientare il più possibile per non mettersi a rischio vicendevolmente :D

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11 ore ago, Marvoch ha detto:

Il punto sanitario per me lo hai sottovalutato, perché hai sottovalutato il lasciare in giro sostanze organiche infette. Della strada per arrivare alla macchina la farai, o per arrivare a casa di lei una volta sceso. Inoltre dei contatti umani li hai avuti per forza, anche solo per comprare del cibo. Non si tratta solo di te e lei, sì tratta della comunità. Più si esce, più aumenta la probabilità che tu, potenziale asintomatico possa diffondere il virus in qualche modo. Si tratta di possibilità piccole, ma ci sono e non vanno ignorate. 

Io non sono mai andato a fare la spesa. Lei si, potrebbe essere l'unica eventuale causa di contagio. Probabilità molto molto basse, ma il ragionamento é giusto. Sono comunque maggiori le probabilità di contagiarsi "facendo una passeggiata con il cane" (consentita) rispetto a quelle che avrei io nel contagiarla o essere contagiato. Penso che siano addirittura più alte le probabilità che io muoia facendo un incidente d'auto durante il tragitto, da quanto sono basse. Si tratta dunque, in questo particolare caso, di una percentuale di rischio trascurabile e assimilabile allo zero. L'auto é parcheggiata ovviamente a casa mia, e non andrei su a casa sua che abita dai suoi. Verrebbe lei in macchina e ci faremmo una chiacchierata li probabilmente. Ci daremmo un abbraccio e ciao.

I rischi di "andare per strada" dove é passato un contagiato esistono soltanto se tocchi qualcosa che ha toccato lui, non respirando l'aria. Perché le particelle di covid-19 nell'aria sono piuttosto pesanti e cadono subito entro 1-2 metri dall'infetto (da questo la "distanza di sicurezza"). Quindi basta non toccare niente in giro (operazione piuttosto semplice in questo caso visto che di fatto toccherei solo la maniglia della mia auto e il cancello di casa mia).

Poi mi potrai dire (ragionamento lecito) non dovresti ignorare nemmeno una possibilità così remota.

Beh allora in questo caso nessuno dovrebbe fumare (attualmente la PRIMA causa di morte in Italia), non dovremmo andare in auto per paura degli incidenti, e non dovremmo fare una miriade di altre cose pericolose che facciamo perché consideriamo il rischio meno grave del beneficio. (Perlomeno il fumo io me lo risparmio)

Invece no. Invece il rischio é parte della vita, e come dicevo non é tutto bianco o nero. Questa é una grave pandemia globale quindi il rischio deve essere estremamente basso per poterselo permettere e non danneggiare come dici tu la società. Io ritengo che in questo particolare caso lo sia. Mi sbaglio? Potrebbe essere. Ma tutti gli elementi a mia disposizione vanno in questa direzione. Dunque questo é il risultato della mia valutazione.

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