Devi assolutamente recuperare anche il film, capolavoro indiscusso. Piuttosto diverso, si concentra più sui personaggi e meno sull'ambiente, a differenza del romanzo. Si tratta di un classico caso di film che si discosta dall'originale ma che rimane di altissimo livello (tipo Blade Runner).
Il romanzo è molto interessante, come dici, fa parte di quella fantascienza russa che va più sul filosofico. Ricorda un po' Lem (infatti Tarkovskij ha adattato entrambi, con Solaris, Lem, e con Stalker, gli Steugackij), anche se è un sottogenere di fantascienza che non tutti apprezzano. Proposi la lettura di Solaris nel gruppo di lettura qui sul forum e lo trovarono tutti noioso.
Questo Picnic sul Ciglio della Strada è di sicuro più accattivante, ma l'introspezione e l'approfondimento, a tratti allegorico e metaforico, della società del libro con paralleli su quella contemporanea, lo rende una lettura non immediata. Ma concordo col dire che con la giusta predisposizione rimane un gran romanzo.
Io invece sono un po' in crisi. Col fatto che oramai ascolto almeno un'ora e mezza di audiolibri al giorno in macchina, non ho molto tempo per sedermi a leggere il cartaceo. Avevo provato a riprendere in mano I Demoni di Dostoevskij, ma è da giorni che sono fermo a pagina 10. Tra l'altro è appena uscita la traduzione italiana di Only Revolutions di Danielewski. Mi sa che proverò a leggere prima quest'ultimo. Di sicuro non sarà entusiasmante come Casa di Foglie (che straconsiglio a tutti), ho anche letto delle recensioni che hanno già smorzato l'entusiasmo, ma rimane un autore che sa sempre stupire.