Mario, è che io vedo le considerazioni specifiche sui giocatori come argomento da topic valutazioni, parziali o complete, con o senza voto che siano. Ma è la mia visione da utente, non fa fede a niente che sia stato deciso dai mod.
Io non mi sono mai finto veggente. Anzi, una volta individuato mi sono trovato a fare esattamente l'opposto per tenermelo buono, perché ad uccidere Lemon c'era l'alto rischio che venisse ressata, o che ne collegassero la morte al suo voto nei miei confronti. Motivo per cui ho anche insistito affinché Airod non sprecasse il potere su Jawall. Nel momento in cui ha ricevuto la seconda sondata, escludendo quindi l'ipotesi Jawall-veggente, ai suoi occhi potevo tranquillamente esserlo io stesso, o comunque un buono relativamente fidato.
Alla lunga anche questo è sicuramente frustrante per i giocatori interessati ma non nego che ci siamo caduti tutti. Inoltre è un pregiudizio che metterei su un piano differente: il lupo conosce i suoi compagni. Se al di fuori del branco vede giocatori esperti, per la legge dei grandi numeri, si tratta di un nemico in più. Non ci si può far niente, non senza falsare le proprie possibilità di vittoria.
Qui però si parlava di pregiudizi da parte dei contadini, che nel 90% dei casi sono certamente più gravi, dato che rischiano di portare alla sconfitta la propria fazione per via di conclusioni del tutto irrazionali.
Nessuno nega che sia un problema, o che sia mai accaduto, si sta semplicemente sostenendo che questo non sia stato il caso: che alla fine della partita i fatti gli abbiano dato torto non significa automaticamente che un giocatore abbia ragionato poco o niente.
Concludo con una breve riflessione sul timore reverenziale citato da Sigfried: penso che spesso sia alimentato anche da giudizi piuttosto sommari e gratuiti sullo stile di gioco degli altri giocatori, che se talvolta vengono dati in toni scherzosi, nella maggioranza dei casi si basano sull'assunto irrazionale che tutti abbiano le nostre stesse info e percezioni, navigando quindi lungo il confine della saccenza.
I cimiteri di molte delle passate edizioni sono pieni di esempi.