Yep, non mi piace affatto in questo ruolo. È troppo artefatta secondo me, e anche nelle scene drammatiche è troppo sopra le righe. Poi c'è il problema che non ha studiato bene il personaggio. Appena è stata scelta ha ammesso di non aver mai visto la serie con continuità e Chibnal stesso le ha consigliato di non vedere le puntate precedenti e di approcciarsi al ruolo senza essere influenzata dalle performance degli attori precedenti.
Ryan è costruito male. È una bellissima idea quella di mostrare la diversità in ogni sua forma. Il problema è che le minoranze, secondo me, in questa stagione di Doctor Who non sono state trattate bene. Non basta inserire un disabile per poter parlare di rappresentazione. Devi investire in quel personaggio, dargli una personalità, un certo spessore, non lasciarlo lì come una bella statuina. In questo modo non rendi giustizia a quella minoranza. È questo il punto. Pensate a Martha Jones, pensate soprattutto alle puntate ambientate nel passato in cui le donne venivano viste come inferiori rispetto agli uomini. Lei era donna e nera, quindi due minoranze, ma era una ragazza emancipata, che voleva emergere per l'intelligenza, per la scaltrezza, che aveva una posizione sociale di tutto rispetto visto che studiava per diventare un medico. E nel finale della terza stagione, quando dice addio al Doc, si emancipa ancora di più. Per me è così che la rappresentazione è ben fatta, perché il personaggio ha uno sviluppo, è importante nella trama. Nella nuova serie, chi emerge tra i tre companion è Graham, l'uomo bianco e etero. Quindi qualcosa secondo me non è andata a buon fine. Vedo che c'è l'intenzione di mostrare minoranze, ma la resa non è il massimo.