Ho perso interesse nei confronti del sistema di combattimento dopo Enies Lobby.
Secondo me Oda ha toppato con l'Haki e una volta passata la Red Line tutti i valori in campo si sono sfalsati troppo, al punto che oramai c'è bisogno sempre e solo del ripetitivo Nakama Punch per risolvere scenari impossibili.
Benché di solito un action shonen viva e muoia con il sistema di combattimento (vedi Bleach o Toriko), One Piece è riuscito invece a "salvarsi" dalla inevitabile saturazione di contenuti grazie a due punti di forza di Oda: comicità e fantasia.
Perciò continuo comunque a seguire la serie con molto interesse e con un senso di familiarità. Come quando si leggeva Harry Potter ben sapendo che avremmo trovato Hogwarts (a parte il terribile settimo libro, rip), mi trovo a "sfogliare" le scan di One Piece con la certezza di ritrovare vecchi amici e di accompagnarli in una nuova avventura che sarà ricca di sorprese, risate e momenti di tenerezza.
One Piece non è più un semplice fumetto per adolescenti, ma va trattato come un'antologia del genere, dove è meglio godersi il viaggio senza cercare una finalità o senza aver fretta nel saltare descrizioni o nell'evitare di analizzare scenari dove più cose accadono allo stesso tempo.
Poi magari quell'aspetto non vi piace o vi annoia, allora fate bene a dropparlo. Perché il sistema di combattimento ora fa cagare.
Credo sia molto simile alla serie televisiva di Star Trek, lungherrima e senza punto di chiusura, però diversa dalla massa.