Questo topic è talmente privo di logica che mi ha fatto venire voglia di sputtanarmi un po', giusto per conferirgli un minimo di senso.
Allora riapro io e per pigrizia.. celebrare questo grande ritorno al ficcanasaggio, rinuncio anche all'anonimato. L'OP ha giocato bene le sue carte. Bravo/a.
Allora.
Da circa tre mesi mi ritrovo sulla via della semi-nfatuazione per una tizia di diversi anni più giovane. Credo ne abbia fatti 20 a dicembre. Trovo sia carina, simpatica e particolarmente creativa, anche nelle piccole cose. Condividiamo lo stesso senso d'humor, abbiamo gusti artistici (musica e film in primis) diversi ma tutto tranne che incompatibili. È inspiegabilmente single. 'Inspiegabile' ovviamente è da intendersi in relazione agli ormoni maschili.
Potrei sbagliare, ma forse nemmeno io le sono indifferente. Tende a inventare scuse per parlarmi e parla di cuore spezzato se cerco di ignorarla (un brutto vizio sul quale sto lavorando - dovuto un po' alla stronzaggine e un po' alla paura di creare false aspettative).
Veniamo ai nei.
È notoriamente provolona, in particolare quando alza il gomito (si noti bene l'uso del "quando" in vece del "se"). E va be', è in quell'età lì. Comprensibile.
Pare però essere anche una festaiola patologica, caratteristiche che nello spettro delle personalità si trova all'esatto polo opposto del mio carattere. Non sembra manco tanto brava a scegliersi gli uomini. Infatti forse le piaccio davvero.
Insomma non sono interessato a starci insieme. Mi rattrista molto ma la realtà è che con ogni probabilità non ne uscirebbe mai una relazione sana. Ora questa è una conclusione che mi sarebbe più facile confermare se nel frattempo non avessi la sensazione un po' patetica di vedere in lei delle qualità uniche e impercettibili. Dettagli che suscitano la mia ammirazione e che in qualche modo sembra sfuggire a tutti quelli che la circondano, amici e pretendenti inclusi.
Ho scritto qui, ma lo ribadisco: non voglio consigli per conquistarla, anche perché per il prossimo futuro non sono interessato a intrecciare relazioni (le ragioni di questo sono tante, una più complessa dell'altra e non mi va di dare spiegazioni).
Vorrei però farle capire che la gentilezza e l'empatia che sceglie coraggiosamente di esprimere nel quotidiano (nonostante la quasi totale assenza di feedback da parte mia) non mi sono mai stati indifferenti. Vorrei capisse l'ovvio, ovvero che non ha niente di sbagliato. Il tutto senza rischiare di darle false speranze. È un po' come camminare su un filo. Come fareste?