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Ospite Knaves

Comunque parliamoci chiaro, Trump sta facendo ciò che aveva promesso, ok, ma lo sta facendo male (almeno per quello che riguarda il decreto sugli ingressi negli usa).

In Russia, con l'appoggio di Putin, aboliscono il reato di maltrattamenti in famiglia (a meno che non vengano lasciati danni permanenti, tipo se rompi una vertebra va bene, col tempo si aggiusta, se spezzi la spina dorsale a suon di botte, no, sei un birichino).

Ora vorrei chiedere a Close se Grillo ha sul serio detto che questi due sono esempi e se sì come la vede lui.

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Ed è solo da una settimana alla presidenza.

Dall'altro lato la Russia abolisce il reato di violenza sessuale.

Dall'altro lato ancora tra poco partiranno i processi per il finto colpo di stato in Turchia, e sappiamo tutti come andrà a finire.

Per non parlare del sud est asiatico.

 

In Europa la May che prende accordi con Trump e con Erdogan, pur fingendo di bacchettarli.

In Francia alle primarie è uscito un candidato che a quanto ho letto pochi si aspettavano, e, sempre a quanto ho letto, la strada è aperta per altri partiti, Le Pen compresa.

In Italia il PD si fa la guerra da solo, come al solito, ma stavolta sembra seria. Quindi strada aperta per Salvini, e pure per Grillo, ma penso in maniera minore.

 

La lezione è ovviamente che la gente è stufa, come diceva Sig.

Io lo vedo ogni giorno al lavoro, a contatto con la gente ne sento veramente di tutti i colori.

 

Ho sempre sperato che si andasse verso un superamento dei vari nazionalismi, e finalmente un consolidamento delle uguaglianze sociali in tutto il mondo, e verso un'apertura a tutte le culture, ma mi sono sempre illuso. Stiamo tornando indietro a passo veloce.

Non penso sia così grave: anche negli anni '70 e '80 si era più o meno a questo livello, per non parlare dei decenni precedenti, ma dov'è finita la "rivoluzione internet"? Cosa è cambiato? A cosa è servito potersi parlare da un capo all'altro del mondo in tempo reale? A lanciarsi insulti?

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Il muslimban di Trump è una scemenza, nel modo in cui è stato fatto. Perché benché io sia d'accordo a limitare il potere di un islam politico che corrompendo giornali e politici cerca di infondere una certa idea dell'Islam ad occidente, idea che storicamente è apocrifa (vedi il velo integrale, che in molti pensano faccia parte della cultura islamica, ma con l'Islam non c'entra una nulla, e soltanto un cretino ignorante può dire il contrario), questo decreto va a colpire fasce di persone che non c'entrano niente, non menziona i paesi come l'Arabia Saudita da cui partirono quasi tutti gli attentatori dell'11 settembre, ed inoltre, è più facile che il prossimo attentatore sia un occidentale convertito che non un iraniano et similia.

E pensare che in un certo senso, quando appena insediato Trump aveva chiamato il presidente egiziano, mi sembrava una mossa molto intelligente in chiave anti Fratelli Mussulmani (gli stessi tagliagole che una certa stampa vuol far passare per i progressisti e socialisti dell'Islam).

Quindi boh, il muslimban è così stupido nella sua forma, che penso sia stato progettato per altre finalità, o almeno me lo auguro.

Inoltre, trovo sempre sorprendente come le notizie americane abbiano una risonanza così ampia, mentre si gira la testa sui paesi dell'Est (europeo) Serbia compresa, che rifiutano i rifugiati.

 

Per quanto riguarda la legge russa, invece, le cose stanno diversamente. Per farla breve la legge precedente diceva che se un papà da uno scappellotto al figlio, c'era un processo penale e pena fino a 2 anni di galera. Ora invece, al primo scappellotto (senza danni fisici) c'è solo una multa e processo civile, al secondo (sempre senza danni fisici) si passa al processo penale.

In Italia, non esiste una legge simile. Basti pensare che se una donna viene picchiata dal marito, e si presenta in caserma con la faccia pesta e gonfia, i carabinieri non possono fare nulla.

 

20 minuti fa, Initzu said:

Non penso sia così grave: anche negli anni '70 e '80 si era più o meno a questo livello, per non parlare dei decenni precedenti, ma dov'è finita la "rivoluzione internet"? Cosa è cambiato? A cosa è servito potersi parlare da un capo all'altro del mondo in tempo reale? A lanciarsi insulti?

 

Negli anni 70/80 c'erano i soldi che giravano, c'era lavoro, e cosa più importante c'erano settori di lavoro (quello che ci sta mancando, visto che ogni giorno scompaiono settori di lavoro, e che sta provocando una crisi senza precedenti e i politici di oggi, tutti, a livello internazionale e nazionale, sono incapaci di affrontare) dove la gente poteva trovare una scappatoia, e realizzarsi.

Il pericolo delle nuove destre xenofobe, populiste e quello che si vuole, è grave, e da qualche anno cresce sempre di più, e non può essere affrontato ignorando il problema e definendoli stupidi, perché gran parte di quella gente è solo disperata e affamata, e si è rotta i coglioni di chi con il culo al caldo, è brava solo a parlare. (Brava mo, è un parolone, sono dei pappagalli ammaestrati che ripetono le stesse cazzate sentendosi pure intelligenti per aver copiato una battuta o uno slogan da qualche parte).

Modificato da sigfried
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Ospite Knaves
18 minuti fa, Initzu said:

Ed è solo da una settimana alla presidenza.

Dall'altro lato la Russia abolisce il reato di violenza sessuale.

Dall'altro lato ancora tra poco partiranno i processi per il finto colpo di stato in Turchia, e sappiamo tutti come andrà a finire.

Per non parlare del sud est asiatico.

 

In Europa la May che prende accordi con Trump e con Erdogan, pur fingendo di bacchettarli.

In Francia alle primarie è uscito un candidato che a quanto ho letto pochi si aspettavano, e, sempre a quanto ho letto, la strada è aperta per altri partiti, Le Pen compresa.

In Italia il PD si fa la guerra da solo, come al solito, ma stavolta sembra seria. Quindi strada aperta per Salvini, e pure per Grillo, ma penso in maniera minore.

 

La lezione è ovviamente che la gente è stufa, come diceva Sig.

Io lo vedo ogni giorno al lavoro, a contatto con la gente ne sento veramente di tutti i colori.

 

Ho sempre sperato che si andasse verso un superamento dei vari nazionalismi, e finalmente un consolidamento delle uguaglianze sociali in tutto il mondo, e verso un'apertura a tutte le culture, ma mi sono sempre illuso. Stiamo tornando indietro a passo veloce.

Non penso sia così grave: anche negli anni '70 e '80 si era più o meno a questo livello, per non parlare dei decenni precedenti, ma dov'è finita la "rivoluzione internet"? Cosa è cambiato? A cosa è servito potersi parlare da un capo all'altro del mondo in tempo reale? A lanciarsi insulti?

 

In Italia Salvini non prende un voto che sia uno sotto Ancona. Anche se viene in Abruzzo vestito da neve. Qui hanno aperto delle sedi della Lega, nei paesini, che sono una cosa abbastanza surreale, perché qui quando a uno gli dici "terrone di merda" dopo 20 anni se lo ricorda. Dopo 80 pure, se è per questo.

Con questa legge elettorale non è possibile avere una maggioranza, in nessun modo. A me il PD non piace, come s'è capito. L'unica cosa che ritengo importante è rimanere in Europa, perché ormai le cose stanno così. Stare in Europa comporta problemi, stare fuori sarebbe peggio. 

La May fa quello che può (e deve) ritrovandosi, appunto, fuori dall'Europa.

Della Russia e di Erdogan possiamo dire poco. Si commentano da soli.

 

Però le persone si devono ficcare in testa una cosa, sono stufe, è vero. Lo siamo tutti. Ma voti come quello a Trump non sono la soluzione. Il sistema così arriva al punto di rottura. A mio modo di vedere il problema americano non era Trump, ma la sua alternativa, la Clinton, come ho già detto. Da lì viene il paradosso e le sofferenze che ora affliggeranno l'america. Perché i Dem hanno presentato un'impresentabile? Anche Kermit la Rana avrebbe vinto contro Trump, solo la Clinton poteva perdere (e non avrebbe fatto cose belle, solo che le avrebbe fatte senza fanfara). In Francia il guaio non è la Le Pen, ma la mancanza di credibilità degli altri. In Italia uguale. Il nuovo non deve essere per forza populista anti-questo e anti-quest'altro.

Servono partiti nuovi ma competenti. Politici, con tutto ciò che la politica comporta, perché è così da sempre. Quindi l'antipolitica non paga. Gli slanci idealisti sono inutili.

E sono stufo di sentire il prefisso anti. Troppo facile essere anti, si cavalca lo scontento. Io voterò quelli che si diranno più pro qualcosa. Oppure non voterò, perché il mio voto non l'ho mai dato al meno peggio e, in assenza di candidati decorosi, anche il non voto è una scelta. A questo proposito se fossi stato americano, avrei votato l'indipendente. Il non votare non deve neppure diventare un'abitudine o un facile rifugio dello scoraggiato.

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Ospite Knaves
15 minuti fa, sigfried said:

Il muslimban di Trump è una scemenza, nel modo in cui è stato fatto. Perché benché io sia d'accordo a limitare il potere di un islam politico che corrompendo giornali e politici cerca di infondere una certa idea dell'Islam ad occidente, idea che storicamente è apocrifa (vedi il velo integrale, che in molti pensano faccia parte della cultura islamica, ma con l'Islam non c'entra una nulla, e soltanto un cretino ignorante può dire il contrario), questo decreto va a colpire fasce di persone che non c'entrano niente, non menziona i paesi come l'Arabia Saudita da cui partirono quasi tutti gli attentatori dell'11 settembre, ed inoltre, è più facile che il prossimo attentatore sia un occidentale convertito che non un iraniano et similia.

E pensare che in un certo senso, quando appena insediato Trump aveva chiamato il presidente egiziano, mi sembrava una mossa molto intelligente in chiave anti Fratelli Mussulmani (gli stessi tagliagole che una certa stampa vuol far passare per i progressisti e socialisti dell'Islam).

Quindi boh, il muslimban è così stupido nella sua forma, che penso sia stato progettato per altre finalità, o almeno me lo auguro.

Inoltre, trovo sempre sorprendente come le notizie americane abbiano una risonanza così ampia, mentre si gira la testa sui paesi dell'Est (europeo) Serbia compresa, che rifiutano i rifugiati.

 

Per quanto riguarda la legge russa, invece, le cose stanno diversamente. Per farla breve la legge precedente diceva che se un papà da uno scappellotto al figlio, c'era un processo penale e pena fino a 2 anni di galera. Ora invece, al primo scappellotto (senza danni fisici) c'è solo una multa e processo civile, al secondo (sempre senza danni fisici) si passa al processo penale.

In Italia, non esiste una legge simile. Basti pensare che se una donna viene picchiata dal marito, e si presenta in caserma con la faccia pesta e gonfia, i carabinieri non possono fare nulla.

 

 

Negli anni 70/80 c'erano i soldi che giravano, c'era lavoro, e cosa più importante c'erano settori di lavoro (quello che ci sta mancando, visto che ogni giorno scompaiono settori di lavoro, e che sta provocando una crisi senza precedenti e i politici di oggi, tutti, a livello internazionale e nazionale, sono incapaci di affrontare) dove la gente poteva trovare una scappatoia, e realizzarsi.

Il pericolo delle nuove destre xenofobe, populiste e quello che si vuole, è grave, e da qualche anno cresce sempre di più, e non può essere affrontato ignorando il problema e definendoli stupidi, perché gran parte di quella gente è solo disperata e affamata, e si è rotta i coglioni di chi con il culo al caldo, è brava solo a parlare. (Brava mo, è un parolone, sono dei pappagalli ammaestrati che ripetono le stesse cazzate sentendosi pure intelligenti per aver copiato una battuta o uno slogan da qualche parte).

 

Sì, sul ban hai centrato il punto. Io, ed è passata solo una settimana, sono già esasperato dal sentire la gente dire "Trump ha fatto questo". Sta facendo esattamente ciò che aveva detto, né più né meno. Però vedesse di farlo bene. Questo ban è frettoloso, mal scritto, incoerente e tanto altro. Il fatto poi che non rientri l'Arabia Saudita è una barzelletta (Bin Laden aveva passaporto saudita se non erro).

 

Sulla legge russa va visto come sarà applicata. Il guaio è che la Russia ha una tremenda tradizione di violenze domestiche. Allora tra due squilibri era meglio la legge che impediva anche la sculacciata (che non penso fosse applicata né applicabile).

 

Sulle destre xenofobe e populiste, non sono tutti stupidi. Alcuni sì, francamente e proprio per questo si fanno autosabotaggio. Che poi la stupidità è un concetto relativo. Diciamo che sono più intelligenti degli elettori. Come ho scritto prima il fatto di stare incazzati non è un motivo per far colare a picco una nazione votando quello che strilla di più.

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1 minuto fa, Knaves said:

(Bin Laden aveva passaporto saudita se non erro)

 

Il passaporto di Bin Laden si chiamava Bush, che non è il verso di un cane XD

Accidentalmente era anche saudita.

 

2 minuti fa, Knaves said:

Sulla legge russa va visto come sarà applicata. Il guaio è che la Russia ha una tremenda tradizione di violenze domestiche. Allora tra due squilibri era meglio la legge che impediva anche la sculacciata (che non penso fosse applicata né applicabile

 

Ma di fatto resta, la legge in Russia. Ed è molto più severa di quella che abbiamo noi. Anche perché noi non l'abbiamo.

 

4 minuti fa, Knaves said:

Sulle destre xenofobe e populiste, non sono tutti stupidi. Alcuni sì, francamente e proprio per questo si fanno autosabotaggio. Che poi la stupidità è un concetto relativo. Diciamo che sono più intelligenti degli elettori. Come ho scritto prima il fatto di stare incazzati non è un motivo per far colare a picco una nazione votando quello che strilla di più.

 

Su questo sono assolutamente d'accordo.

Il focus del mio messaggio erano gli elettori che si sbranano l'uno contro gli altri.

Mi spiego con un esempio: per la stragrande maggioranza, almeno a leggere i commenti e sentire le opinioni, non ha perso la Clinton, è stato il popolo a far vincere Trump. Ragionando così, si sposta la responsabilità dal politico agli elettori, e i politici si sentono legittimati a non fare un passo indietro, e a non mettersi in discussione. Questo porta a una stagnazione della politica e una mancanza di rinnovamento, di quel rinnovamento che porta a politici capaci, non nuovi. Nuovo non è sinonimo di miglioramento, come Grillo vuol far intendere. Anzi, spesso è il contrario.

D'accordissimo anche che non si deve votare il meno peggio. Però mi chiedo: quando tu sei disperato, e non hai altre alternative e senti il tempo che ti stringe il collo come un cappio, che fai?

Perché questa è l'immagine che ho della stragrande maggioranza della gente: un impiccato con la corda che lentamente si stringe e lui deve chiedere aiuto a personaggi che gli fanno anche schifo, perché non ha scelta.

 

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In pratica Trump ha rotto i tentativi (fallimentari) di Obama di tenere i piedi in due scarpe con sunniti e sciiti. Ha sfanculano gli sciiti (tanto l'Iran rimane legato a Mosca, fallito il tentativo di Obama di allontanarlo e portarlo vicino a Washington) e si è tenuto stretto i soliti amiconi e per nulla sanguinari sunniti.

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  • 2 settimane dopo...
Un'ora fa, Crisalide said:

Vedo che ha idee concrete sul risolvere i problemi nazionali e continentali. Un po' come il suo grande amico Salvini...

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6 ore ago, Crisalide said:

 

In teoria questa prende meno voti al secondo turno (in assoluto, non in percentuale) che al primo. Come accadde al padre. Io la doppia nazionalità gliela restituisco pure, ma solo dopo aver accertato che qui non vinca gente ancor più fuori di testa. Altrimenti restituisco quella italiana.

 

In ogni caso, esaminando ciò che accade negli USA possiamo notare come Trump stia facendo (male) ciò che aveva promesso. Per il parallelo che si potrebbe creare con l'Italia (così come in Francia e un po' ovunque) inizio a domandarmi se sia peggio un candidato detestabile o uno pericoloso. L'effetto dell'ondata di protesta è questo. Lo status quo è detestabile, la gente ne è esasperata. Le alternative sono un'accozzaglia di impreparazione, impulsività, faciloneria e idee da uomini forti in testa a personaggi debolucci. D'altra parte, fino a prova contraria, l'antipolitica è questa. Mentre la politica è odiosa.

Siamo messi bene... Io, mi vergogno a dirlo, ma sto maturando l'idea di votare per lo status quo.

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5 ore ago, sigfried said:

Almeno in Italia però, non ci vedo una differenza così marcata tra l'accozzaglia dell'antipolitica e i politici propriamente detti.

 

Perché i nostri politici non sono formati. Si formano "sul campo", per modo di dire. Andando in sezione, alle sagre a vendere pasta e fagioli, poi al consiglio comunale, poi magari in provincia (o quello che è), regione e poi parlamento. Sono quindi meno formali e talvolta pittoreschi. In Francia, per esempio, si studia sistematicamente da politico (ci sono apposite grandi scuole), ratificando proprio la professione (che poi è quella di dirigente/amministratore). Infatti nei dibattiti in aula li senti parlare in modo impeccabile (studiano retorica). Però sto parlando solo di forma, non dico che poi funzionino meglio che in Italia. Per fortuna il mito del fatto che all'estero sia tutto meglio ce lo stiamo scrollando dallo scroto.

L'antipolitca però avrà sempre dei problemi, perché alla fine governare vuol dire fare politica, nei luoghi della politica e con procedimenti politici. Prendi per esempio il caso recente del tentato cambio gruppo del M5S al parlamento europeo. A me ha colpito molto e più ci penso, meno capisco. E quello è oggettivo, non è la stampa contro ad aver montato il caso. Se fai uno sbaglio del genere quando sei al timone di una nazione, che conseguenze possono esserci? Allora devi capire, imparare. E man mano, imparando, l'antipolitico diventa politico, come sta già accadendo al M5S. E il cerchio si chiude.

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A me sembra che la situazione a Trump stia sfuggendo leggermente di mano. Giocassimo a qualche gioco di strategia oserei dire che la Russia sta tentando il colpaccio per il dominio del pianeta soffiando l'egemonia statunitense sull'occidente e quindi sul globo. Ci mancano gli alieni e poi si decide chi dà le carte asd

Ah no, gli alieni ci sono: Kim King Kong, quello del nordcorea, uccide il fratello e pure le donne che hanno compiuto il delitto. E spara missili verso il Giappone, così, per una colazione pesante mal digerita.

Se qualcuno ci capisce qualcosa mi faccia un fischio

 

EDIT ho appena appreso che il Barcellona ieri s'è presa quattro pappine. Quattro indizi sono una prova: il mondo alla rovescia è. Un tremito nella Forza io sento.

Modificato da Initzu
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Mah... l'egemonia statunitense a mio avviso è da un po' che si è persa. Finché l'URSS aveva la politica centralizzata atta a bloccare ogni attività dei cittadini, le innumerevoli risorse russe erano sprecate. Castrando il potenziale economico. Poi successe qualcosa.
Dopo 1992 al grido di deregulation Egor Gajdar e Anatolij Cubasqualcosa riformularono il contratto sociale sovietico liberalizzando tutti i prezzi senza alcun controllo sugli stessi.
All'inizio la cosa fu vista dagli occidentali in modo positivo, era un campo vergine per le teorie commerciali della scuola di Chicago. Tutti erano curiosi di vedere cosa sarebbe successo.
Ma fu un disastro.
I prezzi per ciò che riguardava milioni di persone, come il pane, vennero liberalizzati, mentre per alcune risorse che riguardavano un numero limitato di persone, vennero mantenuti i prezzi "sovietici". In particolare si tennero bassi quelli delle risorse minerali: petrolio, gas, diamanti, carbone, metalli.
Quindi una minima parte della popolazione comprò le risorse ad un prezzo anche 40 volte minore di quello mondiale.  
C'è da dire che fino al '92 in Russia c'era un monopolio di stato. Per capirci: se io inglese/francese/baltico volevo comprare diamanti russi, non potevo rivolgermi direttamente alla miniera, ma avevo come intermediario il ministro sovietico del commercio, che a sua volta comprava dalla miniera a un prezzo bassissimo grazie al costi di estrazione infimi e quindi rivendeva, a me, al prezzo del mercato mondiale. Così per anni l'URSS è riuscita a far riversare nelle proprie tasche fiumi di moneta straniera, che andavano a compensare tutti i difetti della politica comunista.
Quello che poi venne definito il gabinetto kamikaze eliminò questo monopolio senza metterci nessun tipo di toppa. Sparita l'interfaccia, nacquero gli oligarchi russi, le cui immense ricchezze, sostanzialmente, si basano su questo procedimento: compro a 1 euro e lo rivendo a 100. Lo stato perde la sua parte di guadagno, e gli oligarchi, formatosi in pochissimi anni, tramite il potere economico hanno influenza sullo stato.
Ma il danno mondiale, non è dato dalla presenza di qualche centinaio di multi miliardari. Il vero problema è che la Russia non solo perdeva materie prime di incalcolabile valore, ma perdeva anche denaro liquido, perché gli oligarchi lasciavano partire ogni giorno centinaia di milioni di dollari per banche svizzere o di qualche paradiso fiscale. Il rublo così rischiava di collassare, e solo grazie al fondo monetario mondiale che mandava denaro liquido in Russia, l'economia mondiale non è collassata.
La Russia quindi si trovava, nei primi anni '90, con un'élite di pochissimi mega miliardari, una fascia ampissima di popolazione impoverita, e in mezzo una borghesia fragile, sul punto di perdere la pazienza. Era una situazione altamente rischiosa, che venne sistemata con l'aiuto di due gruppi: le mafie, e l'ex KGB.
Le mafie erano (fungevano) per lo più società di assicurazione, si pagava una quota, e si finiva sotto il loro tetto (la parole russa usata per mafia). Venivano ingaggiati sia per dare lavoro, e tenere buone le fasce di popolazione, sia perché di fatto i mafiosi erano molto più preparati in ambito di commercio libero, rispetto allo stato o al KGB. I militari dell'ex KGB invece, non capendo nulla di economia, si occuparono di fare da mediatore tra gli oligarchi e i criminali, e tra gli oligarchi e lo stato, o meglio, tra oligarchi e la figura del burocrate. Semplificando: il burocrate, tramite un semplice timbro, poteva permettere a un preciso oligarca di commerciare a discapito di un suo rivale. Per questo molti oligarchi stringevano accordi con le mafie, per assicurarsi, tramite la paura che incutevano, l'avvallo del burocrate.

In sostanza c'era questa situazione: una sorta di triangolo tra oligarchi, burocrati e mafiosi, con l'ex KGB che si barcamenava tra tutte le parti.
Non potevano - direte voi - togliere tutti i soldi agli oligarchi?
No. Per due ragioni. La prima, è che questi soldi, e quanti fossero, nessuno sapeva dove stavano. La seconda, è che grazie anche alle mafie, gli investimenti degli oligarchi russi avevano una fetta enorme nell'economia mondiale, che ovviamente non poteva essere toccata, perché avrebbe intaccato direttamente sull'economia di stati sovrani, e capite, che la situazione avrebbe preso una piega da scenario fantapolitico.

In soldoni (è il caso di dirlo), i miracolosi boom economici di gran parte dei paesi dell'Est, della zona del Mediterraneo e dell'Arabia, sono dovuti a questa spoliazione delle risorse russe.

Tutto questo, in questo modo, non poteva durare per sempre. E infatti arrivò Putin. Che miscelando economia libera e vecchio sistema sovietico, stringendo accordi con pochissimi oligarchi e schiacciandone altri, riuscì in poco tempo a porre un freno.

I danni però oramai sono fatti. Gran parte dell'economia mondiale dipende dagli oligarchi, e quindi direttamente dalla Russia. E molta di questa economia è sommersa, fatta di aziende che dipendono da mafie. Gli USA non hanno i fondi e le materie prime per poter fare proprio nulla. E la guerra economica tramite sanzioni che si vuol fare alla Russia è solo per far saltare Putin, e cambiare gli oligarchi che stanno alle sue spalle con alcuni più vicini all'Europa e all'America. Ma il sistema non può essere intaccato senza un flusso nuovo di denaro, che però non può arrivare da nessuna parte.

 

Per quanto riguarda le manifestazioni di forza, tramite missili e scemenze simili, oramai non servono più a nulla, se non a prendere in giro il popolo. La bomba più potente mai fatta è la Bomba Zar, di circa 100 megatoni. E la fecero esplodere negli anni '60. Oggi ne potrebbero fare di più potenti, ma non servirebbero. Il fungo atomico sarebbe così alto da uscire dall'atmosfera e il fallout (che è ciò che provoca maggiori danni) non ricadrebbe sulla Terra, perdendo quindi di efficacia. Per il resto, c'è un dialogo molto chiarificatore:

Kennedy: abbiamo missili nucleari in grado di distruggervi 30 volte.
Chruscev: abbiamo missili nucleari in grado di distruggervi una sola volta, ed è quello di cui abbiamo bisogno.

Modificato da sigfried
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  • 1 mese dopo...

NEW YORK - Con 59 missili Tomahawk lanciati da due portaerei al largo del Mediterraneo Donald Trump dà una svolta alla sua presidenza e a sei anni di guerra in Siria. La reazione americana per la strage di Khan Sheikhoun in cui martedì mattina sono morte più di 80 persone, fra cui 28 bambini, è arrivata poco dopo le 8,40 ora di New York, quando nel Mediterraneo era notte (le 2,40 in Italia).

Gli americani hanno preso di mira la base di Al Shayrat da cui erano partiti gli aerei con le armi chimiche. Prima di colpire, riferiscono fonti del Pentagono ai media Usa, i russi sarebbero stato avvertiti, ma su questo punto non c'è una conferma ufficiale. Gli Stati Uniti hanno fornito
versioni contrastanti. Secondo il segretario di Stato Rex Tillerson: "Non ci sono state discussioni o contatti precedenti, né ce ne sono stati con Mosca da quando è stato sferrato l'attacco". Il Pentagono invece sostiene che la Russia sia stata allertata nel corso di "plurime conversazioni". "Ci sono russi alla base ed abbiamo adottato precauzioni straordinarie per non colpire l'area in cui si trovano", spiega da Washington il portavoce Jeff Davis.

La Russia. L'attacco porterà "danni considerevoli" alle relazioni tra Russia e Stati Uniti, si legge nella nota del Cremlino. Il raid "viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano", ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi. Mosca ha chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu "per discutere la situazione".

 

Reazioni contro. La televisione di Stato siriana definisce il raid missilistico "un'aggressione" da parte degli Stati Uniti nei confronti della Siria. L'Iran anche condanna "energicamente" i bombardamenti e ritiene che "rafforzino i gruppi terroristici". Il portavoce del ministero degli Esteri, Bahran Ghasemi, dice che gli attacchi stati "un'azione unilaterale pericolosa, distruttiva e che viola i principi del diritto internazionale".

Reazioni a favore. Trump è appoggiato dal premier israeliano Netanyahu ("Messaggio Usa forte e chiaro, siamo con loro") e della premier inglese Theresa May che parla di "risposta appropriata" all'attacco barbaro con armi chimiche lanciato dal regime siriano. L'Arabia Saudita dà il suo "pieno appoggio" all'attacco statunitense. Una fonte del ministero degli Esteri di Riad, elogia il presidente Trump, definendolo "coraggioso". Pieno sostegno anche da parte del Giappone.

"La responsabilità per questi sviluppi è del solo Assad" dichiarano la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, dopo una telefonata seguita all'attacco: "Il ripetuto utilizzo di armi chimiche e i suoi crimini contro la propria popolazione reclamavano un sanziomanento". Per il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel l'attacco "è comprensibile". "L'azione ordinata stanotte da Trump è una risposta motivata a un crimine di guerra" dice il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, "crimine di guerra di cui è responsabile Bashar Al Assad", aggiunge. Per il ministro Esteri Angelino Alfano, "L'italia comprende le ragioni di un'azione militare Usa proporzionata nei tempi e nei modi, quale risposta a un inaccettabile senso di impunità nonché quale segnale di deterrenza verso i rischi di ulteriori impieghi di armi chimiche da parte di Assad, oltre a quelli già accertati dall'Onu".

Appoggio dal premier australiano, Malcolm Turnbull che definisce l'attacco, "giusto e rapido". "Ma non siamo in guerra contro il regime di Assad e gli Stati Uniti hanno chiarito che non vogliono disarcionare il regime". Turnbull aggiunge di essere stato informato "poco prima" dell'incursione. La Turchia "giudica positivamente" l'attacco americano, dice il vicepremier Nurman Kutulmus. "La risposta degli Usa contro Assad dopo l'attacco chimico è appropriata e necessaria", dichiara il ministro degli Esteri dell'Estonia, Sven Mikser. Secondo il primo ministro della Danimarca, Lars Lokke Rasmussen, l'attacco di questa notte in Siria è "giusto".

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Io non commento che è meglio. Intanto camion su folla a Stoccolma. Ma tutti ad applaudire chi bombarda quello che si ritrova il paese invaso da isis e "ribelli" (dire che sono al qaeda, pardon al nusra pare brutto). Chi esulta per il bombardamento ai danni di assad? Isis, Al Nusra, Turchia e Arabia Saudita, tutta gente nota per essere pacifica e democratica. Ah non è stato verificato e nemmeno provato che l'attacco al sarin sia avvenuto e fatto da chi, ma ovviamente non è da americani verificare prima di bombardare #Iraq. 

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Siamo al limite del ridicolo. 

Ammesso che l'uso delle armi chimiche sia stato ordinato da Assad (le testimonianze sembrano confermare - la logica sembra smentire), quello che mi perplime è la reazione dell'Occidente alla sanzione applicata dagli USA.

 

Si può davvero appoggiare senza riserve un intervento militare talmente arbitrario, facendo pure finta di nulla?

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Trump non ha chiesto il permesso neanche al suo Congresso...

 

Israele ha detto che Assad era Lupo, Trump sta facendo il Diablo, e i contadini hanno abbozzato.

 

Io non credo che i paesi europei siano rimasti contenti da questo attacco, anche perché è stato abbastanza inutile, visto che non ha risolto nulla.

Giusto una prova da bullo perché aveva il capo cinese in visita e voleva salire nei sondaggi interni, a spese di persone che sono morte senza motivo, non è tanto differente da quello che stanno facendo in Nord Corea.

Un gesto infantile che potrebbe avere ripercussioni gravissime, perciò i leader europei piuttosto che creare casini, credo abbiano scelto un atteggiamento prudente. Anche se dà fastidio come abbiano spedito la responsibilità di tutta la vicenda su Assad, che avrà le sue colpe, ma quando accadono delle morti non si può colpevolizzare solo un individuo.

Modificato da Bubi
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Se uno bombarda senza chiedere il "permesso" (chiedere il permesso di bombardare è ridicolo come concetto) degli alleati è totalmente folle. Ancora più folle è appoggiare qualcuno che si è preso una grossa responsabilità senza interpellare nessuno. Voglio dire, può essere stato pazzo Trump, ma perché le conseguenze dobbiamo pagarle anche noi? In ogni caso ci sono interessi politici ed economici, al di fuori della Siria non interessa a nessuno interessa in che modo comandi Assad.

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Trump sta solo cercando di prendere il Nobel per la Pace memore della lezione di Obama, che a Stoccolma con una mano prendeva il premio, e con l'altra dava ordine di sganciare le bombe intelligenti. Che ricordo, sono così intelligenti, che il suolo lo colpiscono sempre.

 

 

Dei bambini morti, non frega un cazzo a nessuno, altrimenti sarebbero intervenuti quando hanno trovato fosse comune con centinaia di bambini, anche neonati, decapitati, nei territori liberati dallo stato islamico, scritto volontariamente minuscolo.

Hanno deposto Saddam, Morsi, Gheddafi, mettendo a loro posto i bravi islamisti, perché non scacciare Assad e mettere al suo posto uhmmm... qui il dubbio mi assale: l'Is o al-Qaida?

Quando si diceva che Saddam avesse le armi di distruzione di massa, non un solo giornale occidentale si pose il dubbio della veridicità della cosa. Quando uscì il famoso dossier con Saddam che avrebbe comprato uranio, tutto l'occidente era felice. E una grande coalizione occidentale attaccò l'Iraq. Poi dopo un'inchiesta parlamentare inglese durata sette anni, venne fuori che erano fake news, o bufale, traduzioni quasi gentile, edulcorate, della più vera e significativa: menzogna. E nessuno ha mai pagato o chiesto almeno scusa per ciò che era successo. Forse allora non morirono bambini?

Nella prima Guerra del Golfo gli americani buttarono su Baghdad solo nella prima ora l'equivalente di tutte le bombe cadute su Berlino durante la Seconda Guerra Mondiale. Erano per la maggior parte bombe all'uranio impoverito, che quando colpiscono qualcosa, come un carro armato, rendono il bersaglio radioattivo per un periodo non inferiore ai 500 mila anni. Bersaglio che poi arrugginisce, e le piogge trasportano la polvere nelle falde finendo nell'acqua che irriga i campi o viene direttamente bevuta. Si calcola che in Iraq per colpa della prima Guerra del Golfo siano morti mezzo milione di bambini, gran parte subito dopo la nascita, per via di mutazioni dovuti all'uranio: ricordo alcune foto dove vengono mostrati bambini senza braccia e gambe, ma con mani e piedi attaccati al busto, altri bambini con la faccia così stropicciata da sembrare essere stati fatti prima con la plastilina e poi schiacciati.

Il sarin viene lanciato con vettori che non esplodono. Si tratta di un gas binario, i cui due composti, da soli, se mischiati per via di un'esplosione mentre erano in contenitori, danno gli stessi effetti del sarin ma in maniera più tenue. Le foto dell'attacco di Assad, sembrano plausibili con la versione siriana-russa. Cioè che missili convenzionali (tracce di esplosioni) hanno colpito depositi (effetti blandi). Nel 2013 i ribelli già cercarono di far passare la notizia che Assad usasse armi chimiche, con foto e altri prove farlocche, ma la cosa venne smentita grazie alla presenza dei giornalisti che - all'epoca - erano sul campo e controllarono le fonti. Attenzione, non sto dicendo che Assad non ha usato il sarin. Non posso saperlo. Dico soltanto che è plausibile anche il contrario, che l'unica fonte contro Assad è un unico giornalista presente sul campo, che l'ONU o altri enti non hanno fatto una sola mezza indagine, e che tutta la stampa non si è posta minimamente il dubbio.

Peggio ancora, sul Corriere, si legge di chi considera i ribelli, e i Fratelli Mussulmani, come  un argine alla violenza jihadista, e come l'ultimo baluardo della democrazia per il Medio-Oriente. Sì, democrazia con il Corano usato come costituzione.

 

Su Trump: penso che come tutti i presidenti americani, comandi fino a un certo punto. La politica estera è stata tracciata con un disegno ben preciso, che non può essere stravolto. Può avere accelerazioni o rallentamenti, ma non fare dietro-front. Trump ha iniziato la sua campagna con dei proclami e mettendo dei nomi per la sua squadra di governo, ma alcuni proclami se li è rimangiati, e molti dei suoi nomi sono stati fatti fuori dal sistema. Un messaggio piuttosto chiaro. L'attacco, che probabilmente era già pronto, doveva servire per testare il campo internazionale e americano. Che l'Europa non abbia condannato (moralmente eh) Trump, mi fa paura, ma che la stragrande maggioranza di chi l'ha votato abbia condannato il gesto, mi mette un po' di speranza.

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