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Lettura LiF - 2019 (agosto-settembre-ottobre) UNA STANZA PIENA DI GENTE


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Una Stanza Piena di Gente di Raniel Keyes

 

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Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karaté; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Alien, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro.

 

 

Modificato da absolute
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10 ore ago, Matt4 ha detto:

Ooooh grande :heart: questo non vedo l'ora di leggerlo!

 

"Questo", quindi vuol dire che Solaris non ti interessava per niente?

 

9 ore ago, Dream` ha detto:

Perfetto u.u abbiamo già delle date di inizio/fine lettura?

 

Indicativamente direi fine settembre inizio ottobre. Vediamo come siamo messi verso quel periodo ed eventualmente spostiamo più avanti.

 

9 ore ago, Lena ha detto:

Dunque, io non so ora come procurarmi il libro però.. Ripeto la domandata di dream, abbiamo delle date? 

 

C'è sempre la biblioteca. In alternativa, per chi avesse problemi, mi scriva in privato.

 

9 ore ago, Manfri ha detto:

Ma non so se sia adatto a un circolo di lettura, visto che è più un resoconto che un vero e proprio racconto.

 

Beh, in realtà non vedo il problema, alla fine vanno bene anche saggi o altro, non deve per forza essere un romanzo.

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La mia idea era di scegliere subito un titolo così da consentire a chi magari voleva approfittare delle ferie ad agosto di iniziare subito. Ma non mi azzardo a stabilire scadenze troppo ravvicinate. La scorsa volta abbiamo dato due mesi, stavolta proverei con poco meno di due. Poi in seguito vediamo come regolarci, ma mi pare che dare un mese di tempo non sia ben visto da molti.

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  • 2 settimane dopo...

Visto che qualcuno aveva dubbi, non c'è una data ufficiale di inizio (neanche di fine, per ora, se non indicativamente fine settembre/inizio ottobre), quindi potete iniziare quando volete. Io ieri ho letto la prima parte (cioè il primo capitolo del primo libro, diviso a sua volta in cinque sottocapitoli). Anche se non credo contenga spoiler metto comunque il commento nascosto.

 

Libro primo - I (parti 1-5)

Spoiler

Personalmente non mi piacciono i libri che sono "basati su una storia vera", preferisco i romanzi, leggo anche saggi o approfondimenti, ma difficilmente mi piace ciò che si trova a metà tra le due cose. Non condanno nulla a priori ovviamente, ad esempio l'anno scorso ho letto Il Professore e il Pazzo (di cui è uscito il film) che era sullo stesso genere. Diverso il caso de L'Altra Grace, basato sì su un fatto di cronaca, ma piuttosto remoto e dunque l'autrice ha intenzionalmente romanzato e aggiunto molto di sua invenzione. Cito questi due perché sono i casi più recenti che ho letto che comunque non mi sono dispiaciuti. In questo caso, però, si tratta di un caso più vicino e con risvolti anche attuali (da quel che ho capito è un caso giudiziario, oltre che medico, che ancora influenza molto le procedure presenti). Leggendo non ho notato molta differenza da qualunque romanzo thriller-psicologico (se non per i noiosi elenchi, messi lì, probabilmente, per corroborare l'autenticità dei fatti), con dialoghi e particolari tipici del genere e, ovviamente, mirati ad interessare il lettore. Pur cercando di evitare pregiudizi, temo sempre più che si farà leva principalmente sul "basato su fatti veri" andando a solleticare la morbosa curiosità del lettore tipica della cronaca nera, che per quanto mi riguarda trovo fastidiosa. Cercherò di proseguire ignorando i miei pregiudizi, comunque finora, a parte i già menzionati elenchi, mi sembra un thriller nella media, mi fa storcere solo il naso il fatto che si parli con superficialità di persone ed eventi accaduti realmente e dunque non adeguati per l'intrattenimento, secondo me. Spero di ricredermi, cambiare idea o scoprire di aver mal giudicato l'opera. D'altronde ho letto solo poche pagine.

 

Ci tengo a puntualizzare che non c'è alcun obbligo o necessità di fare commenti in corso di lettura, io ho voluto inaugurare solo per ricordare a tutti l'iniziativa sia nella speranza di dovermi rimangiare le critiche finora esposte.

 

(ah, tra l'altro andrò molto lentamente con la lettura perché sono nel bel mezzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e, contrariamente alle mie abitudini, proverò a leggerli in parallelo, scelta sofferta ma necessaria, perché non credo che riuscirò a finire la saga entro ottobre e non volevo rimandare la lettura di questo troppo in là)

Modificato da absolute
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Sono circa a metà, capitolo XIII. Boh, in effetti è solo un resoconto. Se la prima parte, mi pare il libro primo, sembrava quasi un legal thriller, in seguito diventa solo il racconto romanzato di tutte le vicende della vita di Billy. Posso capire che possano avere interesse da un punto di vista clinico, anche se per come vengono presentati i fatti è piuttosto superficiale da quel punto di vista. Mentre i miei timori sull'essere un prodotto che vuole fare presa principalmente sul "è una storia vera" si stanno concretizzando sempre più. Nonostante la frammentarietà, forse voluta, per dare una connotazione maggiore della situazione affrontata dallo stesso Milligan, con sottocapitoli a volte brevi altre volte più lunghi, nel complesso risulta abbastanza scorrevole nella narrazione. Però già noto una certa ripetitività che a volte mi rende difficile andare avanti, cosa che mi capita raramente. Di sicuro può essere una vicenda interessante per chi è appassionato di psicologia e casi del genere, però finora la lettura non mi risulta particolarmente entusiasmante, forse un po' per via dei miei pregiudizi e un po' perché non ho particolare curiosità verso casi di psicologia e simili.

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  • 2 settimane dopo...

Ma qualcuno lo sta leggendo o ha intenzione di leggerlo? Volete spostare la scadenza? Io dopo l'ultimo messaggio mi ero fermato perché mi stavo annoiando, ho provato a riprenderlo oggi e la noia è rimasta. Ad ogni modo lo finirò visto che porto sempre a termine i libri che inizio, volevo però capire la situazione qui per cambiare eventualmente la scadenza. Commenterò come al solito alla fine.

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5 ore ago, Dream` ha detto:

Al momento sto leggendo un altro libro, questo lo recupererò più avanti. Odio leggere due o più libri contemporaneamente ;-; 

 

Anche io. Però visto che nessuno diceva nulla pur di non rimanere indietro mi sono imposto di iniziare questo. Mi avrebbe fatto comodo capire che sarebbe stato meglio spostare la scadenza un mese fa anziché adesso...

 

 

Va beh, allora facciamo che lo si legge entro fine ottobre.

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  • 2 settimane dopo...

Mi sta pesando tantissimo questa lettura. Praticamente l'autore racconta ogni singolo evento accaduto nella vita di Billy di cui è venuto a conoscenza (ovvero che Billy gli ha raccontato e non è inverosimile che vista la peculiarità del suo caso, la sua memoria in merito fosse così dettagliata, anche se onestamente lo stampo della narrazione da romanzo thriller stride tantissimo con il contesto). Capisco che si possa delineare il quadro di insieme anche partendo dai dettagli, ma in un libro del genere lo trovo soltanto noioso. Forse è un problema mio, immagino che non facendo su di me presa il fattore "storia vera" probabilmente venga a mancare per me la componente interessante, che magari ad altri invece entusiasmerà. Almeno spero, perché se già temevo che la scelta di Solaris potesse essere ostica, personalmente trovo questo titolo ben peggiore. Comunque se avessi letto un articolo di due pagine dove veniva riassunta tutta la vicenda penso che non sarebbe cambiato molto, anche se mi mancano ancora un centinaio di pagine penso che il giudizio finale non si discosterà da questo.

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L'ho finito stamattina. Confermo le impressioni iniziali, è un resoconto abbastanza piatto, nonostante la tematica sia potenzialmente interessante visto che è davvero un fatto reale che sembra fantascienza, non ho apprezzato minimamente la struttura narrativa da "thriller dozzinale" perché, a mio parere, gli fa perdere verosimiglianza, cosa assurda visto che, semmai, in un libro del genere mi sarei aspettato venisse enfatizzata. Inoltre, a mio parere, ci sono troppe informazioni, a volte superflue o comunque ridondanti, che rendono la lettura molto pesante. Non nascondo che l'ultima parte l'ho letta non vedendo l'ora che finisse. Quindi per me giudizio abbastanza negativo, anche se nel complesso non è tra le cose peggiori che abbia letto e in alcune parti sono anche stato interessato.

Comunque una lettura che non mi dispiace aver fatto, proprio perché è diversa da quelle che generalmente scelgo e ogni tanto ci sta variare e scoprire cose nuove.

 

Per quanto riguarda i contenuti (contiene spoiler sull'intero libro).

 

Spoiler

Come avevo già detto, la parte iniziale sembra quasi un legal-thriller, cosa che si ripete nella parte finale. La mania di fare elenchi si concentra infatti in queste due parti, forse perché contenuto nelle sentenze dei giudici. Personalmente avrei evitato la lista delle personalità all'inizio, anche perché è più interessante scoprire le personalità man mano che vengono fuori dalla narrazione, ma è solo una mia considerazione.

A livello di narrazione non ho apprezzato per niente i continui dialoghi, le descrizioni da narratore onnisciente e la struttura da "romanzo" perché, secondo me, anziché far percepire maggiormente al lettore la situazione, dava un'atmosfera di finzione che dovrebbe essere l'opposto di ciò che intendeva fare l'autore. E qui ripeto quanto già detto, se lo scopo del libro era quello di descrivere un caso clinico, lo ha fatto in maniera troppo romanzata. Se era invece quello di raccontare una storia vera, ma avvicinandosi ad un lettore abituato più al romanzo, era un resoconto troppo piatto e poco avvincente. In pratica io lo vedo come un tentativo di essere a metà tra le due cose, che scontenta entrambi i tipi di pubblico, almeno questa è la mia impressione. 

Di sicuro voleva fare presa, soprattutto nella fase finale, sull'empatia verso una persona così straordinaria che è stata trattata ingiustamente dal sistema legale e soprattutto a causa delle mire politiche dell'epoca (cosa che accadeva, accade e accadrà in ogni realtà, basti pensare ai migranti qui da noi), cose che di solito vediamo nei film e che effettivamente avvengono anche nella realtà. Ovviamente il lettore è spinto a simpatizzare per Milligan, vedendo tutto dal suo punto di vista, anche se non va dimenticato che lui ha effettivamente compiuto diverse azioni illegali, minacciando, truffando e pure violentando le tre ragazze (almeno sommariamente come raccontato nel libro, ha comunque puntato loro contro una pistola e le ha obbligate a fare cose che non volevano), così come è anche vero lui è stato violentato da piccolo e tutti i suoi problemi sono probabilmente scaturiti da ciò. Quindi è una storia vera, un caso infelice di una persona malata che ha anche subito ingiustizie, che ha avuto inadeguate cure e inappropriati interventi giudiziari. Per contro è un caso di sicuro affascinante da un punto di vista clinico e sono rimasto molto colpito quando si parlava delle lettere in serbo e in arabo scritte dalle personalità, così come gli encefalogrammi diversi. La frase finale, sul fatto che studiare le personalità multiple potrebbe farci scoprire cose incredibili sulla mente umana è del tutto condivisibile ed è di sicuro la parte che in qualche modo salva un po' il libro, perché tutto ciò che ci è stato raccontato serve proprio a farci capire quanto incredibile possa essere un cervello umano arrivando a fare cose che per noi sembrano fantascienza.

 

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