È un'opinione, come tale la rispetto, ma non la condivido.
Purtroppo, come hai detto tu, il suicidio di Hannah viene visto come un "ricatto", ma per come l'ho vista io, è stato un gesto disperato, dettato dal non sentirsi più umani, donne, ecc. Il concetto delle cassette può essere visto sì come ricatto, ma anche come un far sentire la propria voce, nonostante tutto.
Ripeto, hanno dovuto utilizzare un mezzo, ma se Hannah non si fosse suicidata, come ultimo gesto, si sarebbe comunque sfogata tantissimo su quelle persone.
Urlando e sbraitando.
Quindi mi chiedo se è veramente giusto considerarlo come una ripicca, o come un modo per evitare che certe cose si ripetano, facendo sentire la propria voce, anche se in un momento in cui quella persona specifica non c'è più.
Io la spettacolarità del suicidio non l'ho vista, sinceramente. Anche perché tutte le scene più crude legate al suicidio non sono mostrate, e sono momenti di pesantezza emotiva incredibile.
A mio parere non è compito del telefilm offrire una soluzione, ma far riflettere su tante cose brutte che succedono nello stesso modo in cui vengono narrate, senza troppi fronzoli o censure: se un counselor non è in grado di aiutare una ragazza, probabilmente una riflessione su se stesso la deve fare.
Se in un tribunale passa l'idea che gli stupratori possano andare a piede libero, forse anche lì una riflessione ci dev'essere... ecc ecc ecc.
Ribadisco, alcuni temi vanno trattati meglio, ma su quello che dici tu non sono d'accordo: se avessero voluto fare un elogio al suicidio, avrebbero fatto un programma diverso.