A mio parere la scuola ti presenta delle scelte:
- seguire, impegnarti e dimenticarti dopo poco delle nozioni che possono esserti utili solo nella teoria
- affiancare al percorso dell'obbligatorietà qualche attività che ti possa effettivamente servire nella vita reale (tentativo mal riuscito con l'alternanza scuola lavoro, ma ci sono altri campi poco seguiti, come il volontariato o il finto volontariato [il servizio civile])
- metterti al pari di un qualsiasi adolescente, che di tutto s'interessa, meno che delle materie scolastiche (che spesso vengono anche proposte in maniera inadeguata)
- pensare di star lavorando su se stessi, come diceva appunto knaves.
Ritengo che Bucche stia dicendo una cosa non da poco: il non credere nell'istituzione scolastica non è così brutto. Semplicemente è poco utile, perché alla fine, voto o non voto, se esci con 60 è più facile che nemmeno ti diano una chance (parlo di lavoro).
Il fatto di credere fortemente in altri tipi di formazione, però, non è così male. Talvolta i corsi di formazione t'insegnano di più di quanto tu possa mai aver immaginato di fare al liceo o all'Itis.
È una questione di scelte, alla fine.
Per quanto riguarda il sentirsi inadeguati... gli adolescenti sono delle brutte belve.
A me non è mai capito di trovarmi in situazioni spiacevoli personalmente (son comunque passati 10 anni da quando andavo al liceo), ma ho assistito a scene da film da quando lavoro nelle scuole. E la situazione sta peggiorando di anno in anno. Poi vabè, è ovvio che tutti siamo stati adolescenti ed in ogni ciclo, si sa, l'adolescenza è il momento più difficile, ma negli ultimi tempi stiamo naufragando, davvero.
Tornando a cose positive: io ricordo il liceo con estrema nostalgia e come una fase totalmente felice. Gli esami li ho trascorsi come una gita scolastica, praticamente, anche se il voto, come al solito, non mi piacque e secondo alcuni miei prof non rispecchiava affatto il mio percorso scolastico. Non ero una che s'impegnava troppissimo, ma avevo un'ottima media perché ascoltavo in classe e avevo una memoria fotografica, per cui riuscivo a prendere 8 senza studiare a casa. Detto ciò, il voto rimane un numero che non mi rappresenta come persona, quindi CIAO MARE.
E a tal proposito, dopo l'orale (sono stata una delle ultime) sono subito partita per il mare... e la sera stessa ero già ubriaca marcia. Che gioventù.