-
Numero contenuti
12.431 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
79
Attività Reputazione
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Hexdrinker per a blog entry, Ogni tanto scrivo
Ogni tanto scrivo per lasciare scivolare i miei pensieri.
Parlo con me stesso, mi riguardo, mi ripenso.
Ogni tanto scrivo da solo, altre volte fra la gente. Nel frastuono del vociare, sulle note di una melodia, oppure perso nel silenzio.
Ogni tanto scrivo perché ne sento il bisogno. Ogni tanto scrivo per ricordare un sogno. Ogni tanto scrivo ma non escono parole nuove. Ogni tanto scrivo immaginando un domani.
Ogni tanto scrivo perché ho bisogno che altri leggano. Ogni tanto scrivo per non scoppiare dentro. Ogni tanto scrivo pensando che ho talento. Ogni tanto scrivo e penso , scrivo e penso, poi rileggo e lo cancello.
Ogni tanto scrivo e ne ho bisogno come tutti . Scrivere è come parlare, come raccontarsi agli altri. Scrivere di me, degli altri, del mondo che uno ha dentro. Scrivere parole d'odio, poi d'amore , poi silenzio.
Scrivere ed incidere per lasciare un po' di te, una traccia. Prima che spariamo, prima che scompaia la mia faccia dalla faccia della terra.
Scrivo perché al mondo c'è qualcuno, sai che penso? Fra milioni di persone almeno uno mi comprende e lo comprendo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Shinobu Sanada per a blog entry, Vomito
Come era? Non ricordo.
Ah,si, che vince nella vita chi sa farsi stronzo.
Ci vuole sangue freddo e molto polso, io dimentico la rabbia verso gli altri ed è per questo che non posso.
Non riesco a farmi indifferente, di fottermi di tutto e tutti e rimanere assente.
Io ciò creduto veramente , che il primo dei bugiardi lo è soltanto per difendere la gente.
Indipendentemente penso, che siamo dipendenti tutti più dall'apparire che dal sesso.
Elemosinare un apprezzamento, placa l'astinenza più di un tossico col metadone stesso.
Lo stesso potrei dire del sociale, di aiutare il prossimo. Dice la meloni è come metadone per un tossico. Io son d'accordo , ma la penso un po' diversa. Fame , rabbia ed ingiustizia non la placo e non la soffoco più.
Anzi voglio vederla sfociare per le strade, mi devi supplicare di fare il pompiere. Voglio vedere una rabbia sconsiderata, imprevedibile, voglio vedere se ti conviene.
Se usassimo la gabbia che voi stessi avete usato, se provassimo davvero a rovesciare l'algoritmo. Gonfierei a più non posso il mondo delle stesse cose, fino alla nausea fino a quando non risultasse vecchio e superfluo.
Immagina un esercito che posta solo il bello fino a renderlo stucchevole , banale e insopportabile. Immagina un esercito che esalta esso stesso.
Tutti contro tutti ad esclusione fino all'ultimo.
Allora io cospiro e spingo oltre l'inquinamento, lo sporco, il razzismo, la paura del diverso. Chiudiamoci nelle case, alimentiamo la paura, soffochiamo tutti i sogni , rendiamo la notte più scura.
Bruciamo tutti i libri , suoniamo una monotonia, usiamo tutti i colori ed affidiamoli ad un robot.
Creiamo un sol modello di bellezza e di costume, oscuriamo ogni narrazione del mondo che sta di sotto.
Mattone su mattone , voglio vedervi sofferenti. Ricordi ancora come cazzo si fa a ridere? Ricordi perdersi a parlare insieme nelle sere? Ricordi come è passare un giorno senza pensieri?
No, e allora spingo forte verso l'irreparabile. Voglio lo scontro più forte che ci sia stato al mondo. Non parlo di violenza, ma di rifiuto. Scegli , vedermi morto? O vedermi muto?
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Glutammato per a blog entry, Vomito
Come era? Non ricordo.
Ah,si, che vince nella vita chi sa farsi stronzo.
Ci vuole sangue freddo e molto polso, io dimentico la rabbia verso gli altri ed è per questo che non posso.
Non riesco a farmi indifferente, di fottermi di tutto e tutti e rimanere assente.
Io ciò creduto veramente , che il primo dei bugiardi lo è soltanto per difendere la gente.
Indipendentemente penso, che siamo dipendenti tutti più dall'apparire che dal sesso.
Elemosinare un apprezzamento, placa l'astinenza più di un tossico col metadone stesso.
Lo stesso potrei dire del sociale, di aiutare il prossimo. Dice la meloni è come metadone per un tossico. Io son d'accordo , ma la penso un po' diversa. Fame , rabbia ed ingiustizia non la placo e non la soffoco più.
Anzi voglio vederla sfociare per le strade, mi devi supplicare di fare il pompiere. Voglio vedere una rabbia sconsiderata, imprevedibile, voglio vedere se ti conviene.
Se usassimo la gabbia che voi stessi avete usato, se provassimo davvero a rovesciare l'algoritmo. Gonfierei a più non posso il mondo delle stesse cose, fino alla nausea fino a quando non risultasse vecchio e superfluo.
Immagina un esercito che posta solo il bello fino a renderlo stucchevole , banale e insopportabile. Immagina un esercito che esalta esso stesso.
Tutti contro tutti ad esclusione fino all'ultimo.
Allora io cospiro e spingo oltre l'inquinamento, lo sporco, il razzismo, la paura del diverso. Chiudiamoci nelle case, alimentiamo la paura, soffochiamo tutti i sogni , rendiamo la notte più scura.
Bruciamo tutti i libri , suoniamo una monotonia, usiamo tutti i colori ed affidiamoli ad un robot.
Creiamo un sol modello di bellezza e di costume, oscuriamo ogni narrazione del mondo che sta di sotto.
Mattone su mattone , voglio vedervi sofferenti. Ricordi ancora come cazzo si fa a ridere? Ricordi perdersi a parlare insieme nelle sere? Ricordi come è passare un giorno senza pensieri?
No, e allora spingo forte verso l'irreparabile. Voglio lo scontro più forte che ci sia stato al mondo. Non parlo di violenza, ma di rifiuto. Scegli , vedermi morto? O vedermi muto?
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Shinobu Sanada per a blog entry, Ogni tanto scrivo
Ogni tanto scrivo per lasciare scivolare i miei pensieri.
Parlo con me stesso, mi riguardo, mi ripenso.
Ogni tanto scrivo da solo, altre volte fra la gente. Nel frastuono del vociare, sulle note di una melodia, oppure perso nel silenzio.
Ogni tanto scrivo perché ne sento il bisogno. Ogni tanto scrivo per ricordare un sogno. Ogni tanto scrivo ma non escono parole nuove. Ogni tanto scrivo immaginando un domani.
Ogni tanto scrivo perché ho bisogno che altri leggano. Ogni tanto scrivo per non scoppiare dentro. Ogni tanto scrivo pensando che ho talento. Ogni tanto scrivo e penso , scrivo e penso, poi rileggo e lo cancello.
Ogni tanto scrivo e ne ho bisogno come tutti . Scrivere è come parlare, come raccontarsi agli altri. Scrivere di me, degli altri, del mondo che uno ha dentro. Scrivere parole d'odio, poi d'amore , poi silenzio.
Scrivere ed incidere per lasciare un po' di te, una traccia. Prima che spariamo, prima che scompaia la mia faccia dalla faccia della terra.
Scrivo perché al mondo c'è qualcuno, sai che penso? Fra milioni di persone almeno uno mi comprende e lo comprendo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da The Pupa per a blog entry, Ogni tanto scrivo
Ogni tanto scrivo per lasciare scivolare i miei pensieri.
Parlo con me stesso, mi riguardo, mi ripenso.
Ogni tanto scrivo da solo, altre volte fra la gente. Nel frastuono del vociare, sulle note di una melodia, oppure perso nel silenzio.
Ogni tanto scrivo perché ne sento il bisogno. Ogni tanto scrivo per ricordare un sogno. Ogni tanto scrivo ma non escono parole nuove. Ogni tanto scrivo immaginando un domani.
Ogni tanto scrivo perché ho bisogno che altri leggano. Ogni tanto scrivo per non scoppiare dentro. Ogni tanto scrivo pensando che ho talento. Ogni tanto scrivo e penso , scrivo e penso, poi rileggo e lo cancello.
Ogni tanto scrivo e ne ho bisogno come tutti . Scrivere è come parlare, come raccontarsi agli altri. Scrivere di me, degli altri, del mondo che uno ha dentro. Scrivere parole d'odio, poi d'amore , poi silenzio.
Scrivere ed incidere per lasciare un po' di te, una traccia. Prima che spariamo, prima che scompaia la mia faccia dalla faccia della terra.
Scrivo perché al mondo c'è qualcuno, sai che penso? Fra milioni di persone almeno uno mi comprende e lo comprendo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Talilinds per a blog entry, Ogni tanto scrivo
Ogni tanto scrivo per lasciare scivolare i miei pensieri.
Parlo con me stesso, mi riguardo, mi ripenso.
Ogni tanto scrivo da solo, altre volte fra la gente. Nel frastuono del vociare, sulle note di una melodia, oppure perso nel silenzio.
Ogni tanto scrivo perché ne sento il bisogno. Ogni tanto scrivo per ricordare un sogno. Ogni tanto scrivo ma non escono parole nuove. Ogni tanto scrivo immaginando un domani.
Ogni tanto scrivo perché ho bisogno che altri leggano. Ogni tanto scrivo per non scoppiare dentro. Ogni tanto scrivo pensando che ho talento. Ogni tanto scrivo e penso , scrivo e penso, poi rileggo e lo cancello.
Ogni tanto scrivo e ne ho bisogno come tutti . Scrivere è come parlare, come raccontarsi agli altri. Scrivere di me, degli altri, del mondo che uno ha dentro. Scrivere parole d'odio, poi d'amore , poi silenzio.
Scrivere ed incidere per lasciare un po' di te, una traccia. Prima che spariamo, prima che scompaia la mia faccia dalla faccia della terra.
Scrivo perché al mondo c'è qualcuno, sai che penso? Fra milioni di persone almeno uno mi comprende e lo comprendo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Talilinds per a blog entry, Mondo tossico
Avrò sbagliato mille volte nella vita.
Avrò sbagliato mille volte e non l'ho pagata.
Ma la millesima più uno mi risultò fatale, un errore così grande che non potè passare ed era da scontare.
'Sti aguzzini mercenari , cani affamati all'osso, fiutavano le vesti come segugi senza alcun rimorso.
Braccato in preda al panico, con i pensieri a mille, presi le scorte e due vestiti dentro uno zaino tempestato di spille.
Sempre il solito lo stesso, un tossico represso. Sconfitto dalla sostanza, che mi chiudeva in una stanza sempre più depresso.
E adesso che devo correre lontano in un posto nascosto, quel peso sulle spalle carico di rimorso, è un macigno gigantesco che mi porto addosso.
Trovai un fienile abbandonato fuori città. Una campagna sterminata ai bordi della società.
Mi ritrovai per una volta solo con me stesso, senza fattori esterni, senza nessuno che provasse a riportarmi dentro.
E quella forza placata da una morte assicurata.
Non credevo che potessi tenere alla vita.
L'era glaciale e il terremoto, era la fine del mondo.
L'inverno sempre più freddo e dentro sprofondo. Come una barca in tempesta e io capitano alla guida, si approda insieme al porto, separati non ci sarà deriva.
Alle luci dell'alba il calore del sole mattutino, un nuovo giorno , un'era nuova segnava il mio destino. Sbocciava un fiore è primavera, il mondo è il mio giardino.Presi coraggio e puntai la città, affronterò ancora il destino.
Solo silenzi, strade vuote, le macchine non passano. Pensai che stronzo 'sto mondo tossico, mo le città riposano?
Mo va a finire che pure lui s'è reso conto che a fare brutto prima o poi ti si presenta il conto?
Che faccia a faccia con la morte ti senti perduto, che ti fai schifo quando guardi come ti sei combinato. E che ripensi ai tanti anni che hai subito muto.
Quando un sorriso mi si stampa in questa faccia a pezzi. Gli dico io e te in fondo siamo gli stessi.
'Sta gente qui ci punta il dito, ci fa la morale e ci consiglia cose che lei stessa sta a sbagliare. Ti guarda male e dice che dovresti cambiare, di smetterla di farsi male, reagire e migliorare.
Ma in fondo sa che siamo deboli e abbiamo il cuore buono. E non rinunciano al profitto ,alle comodità, mica si schiodano.
Non tendono la mano e sperano che ci ricaschi dinuovo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Bucche per a blog entry, Mondo tossico
Avrò sbagliato mille volte nella vita.
Avrò sbagliato mille volte e non l'ho pagata.
Ma la millesima più uno mi risultò fatale, un errore così grande che non potè passare ed era da scontare.
'Sti aguzzini mercenari , cani affamati all'osso, fiutavano le vesti come segugi senza alcun rimorso.
Braccato in preda al panico, con i pensieri a mille, presi le scorte e due vestiti dentro uno zaino tempestato di spille.
Sempre il solito lo stesso, un tossico represso. Sconfitto dalla sostanza, che mi chiudeva in una stanza sempre più depresso.
E adesso che devo correre lontano in un posto nascosto, quel peso sulle spalle carico di rimorso, è un macigno gigantesco che mi porto addosso.
Trovai un fienile abbandonato fuori città. Una campagna sterminata ai bordi della società.
Mi ritrovai per una volta solo con me stesso, senza fattori esterni, senza nessuno che provasse a riportarmi dentro.
E quella forza placata da una morte assicurata.
Non credevo che potessi tenere alla vita.
L'era glaciale e il terremoto, era la fine del mondo.
L'inverno sempre più freddo e dentro sprofondo. Come una barca in tempesta e io capitano alla guida, si approda insieme al porto, separati non ci sarà deriva.
Alle luci dell'alba il calore del sole mattutino, un nuovo giorno , un'era nuova segnava il mio destino. Sbocciava un fiore è primavera, il mondo è il mio giardino.Presi coraggio e puntai la città, affronterò ancora il destino.
Solo silenzi, strade vuote, le macchine non passano. Pensai che stronzo 'sto mondo tossico, mo le città riposano?
Mo va a finire che pure lui s'è reso conto che a fare brutto prima o poi ti si presenta il conto?
Che faccia a faccia con la morte ti senti perduto, che ti fai schifo quando guardi come ti sei combinato. E che ripensi ai tanti anni che hai subito muto.
Quando un sorriso mi si stampa in questa faccia a pezzi. Gli dico io e te in fondo siamo gli stessi.
'Sta gente qui ci punta il dito, ci fa la morale e ci consiglia cose che lei stessa sta a sbagliare. Ti guarda male e dice che dovresti cambiare, di smetterla di farsi male, reagire e migliorare.
Ma in fondo sa che siamo deboli e abbiamo il cuore buono. E non rinunciano al profitto ,alle comodità, mica si schiodano.
Non tendono la mano e sperano che ci ricaschi dinuovo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Matt4 per a blog entry, Mondo tossico
Avrò sbagliato mille volte nella vita.
Avrò sbagliato mille volte e non l'ho pagata.
Ma la millesima più uno mi risultò fatale, un errore così grande che non potè passare ed era da scontare.
'Sti aguzzini mercenari , cani affamati all'osso, fiutavano le vesti come segugi senza alcun rimorso.
Braccato in preda al panico, con i pensieri a mille, presi le scorte e due vestiti dentro uno zaino tempestato di spille.
Sempre il solito lo stesso, un tossico represso. Sconfitto dalla sostanza, che mi chiudeva in una stanza sempre più depresso.
E adesso che devo correre lontano in un posto nascosto, quel peso sulle spalle carico di rimorso, è un macigno gigantesco che mi porto addosso.
Trovai un fienile abbandonato fuori città. Una campagna sterminata ai bordi della società.
Mi ritrovai per una volta solo con me stesso, senza fattori esterni, senza nessuno che provasse a riportarmi dentro.
E quella forza placata da una morte assicurata.
Non credevo che potessi tenere alla vita.
L'era glaciale e il terremoto, era la fine del mondo.
L'inverno sempre più freddo e dentro sprofondo. Come una barca in tempesta e io capitano alla guida, si approda insieme al porto, separati non ci sarà deriva.
Alle luci dell'alba il calore del sole mattutino, un nuovo giorno , un'era nuova segnava il mio destino. Sbocciava un fiore è primavera, il mondo è il mio giardino.Presi coraggio e puntai la città, affronterò ancora il destino.
Solo silenzi, strade vuote, le macchine non passano. Pensai che stronzo 'sto mondo tossico, mo le città riposano?
Mo va a finire che pure lui s'è reso conto che a fare brutto prima o poi ti si presenta il conto?
Che faccia a faccia con la morte ti senti perduto, che ti fai schifo quando guardi come ti sei combinato. E che ripensi ai tanti anni che hai subito muto.
Quando un sorriso mi si stampa in questa faccia a pezzi. Gli dico io e te in fondo siamo gli stessi.
'Sta gente qui ci punta il dito, ci fa la morale e ci consiglia cose che lei stessa sta a sbagliare. Ti guarda male e dice che dovresti cambiare, di smetterla di farsi male, reagire e migliorare.
Ma in fondo sa che siamo deboli e abbiamo il cuore buono. E non rinunciano al profitto ,alle comodità, mica si schiodano.
Non tendono la mano e sperano che ci ricaschi dinuovo.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Mid per a blog entry, Lettera dal carcere
Mi chiedo cosa ho sbagliato?
Se ho rincorso la libertà da bendato.
Se ho creduto che la verità tutto avrebbe cambiato.
Chiedo anche a te cosa ho sbagliato?
Se ho passato la vita a difendere il resto,
contro tutto e per tutti non pensando a me stesso.
E allora tu dimmi se devo sentirmi normale.
A chi diceva fratello, ma chi te la fa fare?
Io risposi soltanto con povere parole,
la mia indole è buona non so dare del male.
E non mi tirai indietro all'annuncio d'aiuto.
Era un disoccupato, non avrei mai potuto.
Senza un tetto e un lavoro , lui viveva il momento.
Spaccai quella finestra e fui subito dentro!
Ed accorsero gente , giornalisti e padroni.
Chi gridava sentenze , chi volle spiegazioni.
Il bisogno va bene, è una cosa normale.
Ma il problema rimane, se sei nell'illegale.
Così dissero e così ci si comportava.
Comunisti , vagabondi e moglie mezza puttana.
Le parole hanno peso su chi non ha potere,
altrimenti col capo è meglio tacere.
Mio padre sentendo l'opinione comune,
aggiustò un po la voce ed alzo il suo volume.
Con un tono fermo , duro e deciso.
Cercò di impaurirmi , manco io avessi ucciso.
Tornai dentro al palazzo a difender per ore
un po quella famiglia e un poco del mio onore.
Il prefetto indignato disse come è potuto?
Tutto ciò non va bene, solo ora ho saputo.
Informato per bene da digos e polizia,
firmò quell'ordinanza per cacciarli via.
E arrivarono presto , manco c'era il sole.
Caschi e manganelli, così la gente vuole.
L'irruzione fu brusca , scalpitava il plotone.
In mezz'ora eran fuori quelle quattro persone.
Io non ho indietreggiato , son salito sul tetto.
Non venite più avanti altrimenti mi butto.
Urlavo la rabbia , il mio disappunto.
Se devo darti ragione, meglio che son defunto.
Dopo ore e ore di contrattazione,
mi ritrovai solo con la mia azione.
Anche quella famiglia se ne era già andata,
il politico l'aveva tranquillizzata.
Ed allora ho capito che quell'irruzione,
nata per cancellare la mia opinione.
Non conosce crisi, ne bandiera ne colore.
Serve per conservare il posto del padrone
Ora mi trovo solo, difronte un secondino.
La mia stanza più piccola di uno sgabuzzino.
Non ti ho scritto tesoro, parole d'amore.
Non l'ho fatto perchè mi han pestato anche il cuore.
Voglio che chiudi gli occhi, voglio che non ti penti.
Ti ricordi chi ero, lascia star ciò che senti.
Per tuo padre ho finito, per la gente sarà strano,
ripensarmi e vedermi un semplice essere umano.
Perchè i sentimenti li hanno messi da parte.
Perchè quello che senti te lo dicon le carte,
di un giudice servo e burattino
che ha rubato la vita ad un ragazzino.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Mid per a blog entry, Riorganizza la tua rabbia!
Ce l'ho con Di Biagio perché sbagliò il rigore,
col coraggio che manca alle persone.
Ce l'ho col nostro Maggio che ha fatto a meno del vostro coraggio,
ce l'ho anche con il giorno del ritiro di Baggio.
Ce l'ho con tutti i Biff Howard Tannen che sono ritornati dal futuro,
ce l'ho con la vita moderna che ci fa spingere contro un muro.
Ce l'ho con l'hip hop perchè ora è commerciale,
ci si son puliti il culo e lo usano per lavorare.
Ce l'ho con Mosca che faceva il ce l'ho con,
e quanto si impapinava sembrava un misto fra Rex col fiatone e lo scoppiettio dei pop corn.
Ce l'ho col perbenismo delle rime tipo sole , cuore e amore,
e dietro al viso un pacco napoletano con dentro delle sole.
Ce l'ho , ce l'ho, mi manca!
Ce l'ho con le mie corde vocali che mi lasciano mentre la mente continua e impreca.
Ce l'ho nella mia stanza la zona franca.
Ce l'ho e ce l'hanno il cuore, ma imbalsamato in una teca.
Ce l'ho il mio amore , ma la vita è molto dura.
Ce l'ho nella mia vita , sola la morte me la ruba.
Ce l'ho la libertà, ma chiuso in una gabbia.
Ce l'ho con chi sa pensare e non riorganizza la sua rabbia.
-
Stecata ha dato la valutazione a Mid per a blog entry, Ce lo diciamo Troppo Poco
Troppo attenti al dettaglio,
Troppo garantisti,
pessimisti,
disfattisti.
Ce lo diciamo troppo poco.
E Dio solo lo sa,
che bisogno ne ha.
Di spiccare le Ali,
prendere il volo,
Libertà.
Per una volta Sola.
Per una Vita Intera.
Lo si imprigiona,
Lo si maltratta,
Lo si ignora.
Perchè fa paura,
Perchè non è realtò,
Perchè non è abbastanza,
Perchè è meglio così.
Nella gabbia oscura.
[...] -Ce lo diciamo troppo poco.-
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Matt4 per a blog entry, 2030
Giro per la città, sono un drogato d'emozioni,
2100 ed ho scoperto che esistevan le canzoni.
Lobotomia della memoria emozionale
Il mio cervello inizia a respirare.
Ci hanno ingannato con gli schermi piccolini
e la routine, la paura ci ha reso manichini.
Ed il controllo, l'indifferenza, il nulla,
spirito e corpo addormentati su una culla.
Poi la scoperta, la droga che apre un mondo.
Ti fa sentire cose che ti vengon dal profondo.
Adesso voglio sentire fino in fondo,
Il vero amore, il primo incontro.
Senza virtuale, il brivido del incertezza,
i primi sguardi tra imbarazzo e tenerezza.
Anche lei fatta, tutto è diverso
Il primo bacio, ed il calore del vero sesso.
Poi scesi in strada senza dire niente,
e per provare la tristezza presi a schiaffi un innocente, lui non rispose e non provai paura,
distrussi una vetrina per allarmare la questura.
Così la fuga aumentava la mia adrenalina,
Scariche elettriche effetto centralina,
Mi alimentava come la benzina, sognavo questo mondo al risveglio ogni mattina.
Hanno annientato la fiamma che hai dentro
E controllato ogni tuo movimento e cancellato ogni tuo sentimento, premi quel tasto ora io mi riaccendo
Ora io corro, mi sento libero. E chi mi osserva è un incrocio ibrido. Figli di luce, di esperimenti, di grosse bugie di tradimenti. Menti, disperse nel caos, tra milioni di parole a portata di mouse. Tutto inammissibile, devi abbattere gli schemi superare l'impossibile.
Guardai il sole, senza visore, gridai al mondo la mia gioia senza sintetizzatore. Levai l'auricolare e sentì la voce vera,
10 minuti di libertà per 100 anni di galera.
Hanno annientato la fiamma che hai dentro
e controllato ogni tuo movimento e cancellato ogni tuo sentimento, premi quel tasto ora io mi riaccendo
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Matt4 per a blog entry, La Resistenza
Penso che sia bello poter vivere la mia vita felice, che è bello creare legami come la terra con la radice.
E che sarebbe bello passere il giorno, tutto il giorno a fare l'amore.
Che sarebbe bello viaggiare insieme in un posto straniero, senza conoscere le persone.
Che vorrei viaggiare dentro un auto, coi vetri abbassati mentre fuori fa caldo, insieme seduti fianco a fianco col volume alto e lo sterzo ben saldo.
E poi poter ridere e scherzare, senza problemi e senza pensieri, con la leggerezza dentro i polmoni come se non ci fosse un ieri.
Sarebbe bello vedere una madre, sempre felice e spensierata, senza un lavoro che spezza la schiena, senza una vita sacrificata.
Solo la gioia per i suoi figli, e la speranza per i nipoti, dandogli amore, calore e cura, proteggerli da tutti i terremoti.
E come sarebbe bello che un padre, non vivesse mai nello sfruttamento, come sarebbe bello trasformare in orgoglio quel sacrosanto lamento.
Come vorrei che il sacrificio poi conciliasse col vivere bene, che ogni sforzo che noi facciamo in questa strada alleviasse le pene.
Che tutto quello che ho già fatto, fosse servito a cambiare tutto, come vorrei che sto mondo di merda fosse solo un incubo brutto.
E poi vorrei che ogni sofferenza, ogni mio errore con chi ho sbagliato, in un solo istante fosse cancellato, darei anche il mio corpo l'avrei già pagato.
Scalerei vette sotto tempeste, se poi tutto questo avesse una fine.
Affronterei fulmini e saette se potessi abbattere ogni confine.
Perché ci vogliono incasinati mentre chiediamo semplicità, perché ci prospettano oro, mentre basterebbe la normalità.
Piccole cose ma fatte bene, piccoli gesti ma gesti di bene.
E poi ridere e scherzare, liberamente spezzando catene.
Che sono stanco di questo odio, non ne posso più di sta cattiveria.
Vedere il nemico anche in un fratello, farti sentire una bestia vera.
E se questo è il futuro mi do per sconfitto, tutta sta roba mi schiaccia e mi pressa.
Sognavo l'amore e la libertà, ma sto perdendo sta scommessa.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Mid per a blog entry, La Resistenza
Penso che sia bello poter vivere la mia vita felice, che è bello creare legami come la terra con la radice.
E che sarebbe bello passere il giorno, tutto il giorno a fare l'amore.
Che sarebbe bello viaggiare insieme in un posto straniero, senza conoscere le persone.
Che vorrei viaggiare dentro un auto, coi vetri abbassati mentre fuori fa caldo, insieme seduti fianco a fianco col volume alto e lo sterzo ben saldo.
E poi poter ridere e scherzare, senza problemi e senza pensieri, con la leggerezza dentro i polmoni come se non ci fosse un ieri.
Sarebbe bello vedere una madre, sempre felice e spensierata, senza un lavoro che spezza la schiena, senza una vita sacrificata.
Solo la gioia per i suoi figli, e la speranza per i nipoti, dandogli amore, calore e cura, proteggerli da tutti i terremoti.
E come sarebbe bello che un padre, non vivesse mai nello sfruttamento, come sarebbe bello trasformare in orgoglio quel sacrosanto lamento.
Come vorrei che il sacrificio poi conciliasse col vivere bene, che ogni sforzo che noi facciamo in questa strada alleviasse le pene.
Che tutto quello che ho già fatto, fosse servito a cambiare tutto, come vorrei che sto mondo di merda fosse solo un incubo brutto.
E poi vorrei che ogni sofferenza, ogni mio errore con chi ho sbagliato, in un solo istante fosse cancellato, darei anche il mio corpo l'avrei già pagato.
Scalerei vette sotto tempeste, se poi tutto questo avesse una fine.
Affronterei fulmini e saette se potessi abbattere ogni confine.
Perché ci vogliono incasinati mentre chiediamo semplicità, perché ci prospettano oro, mentre basterebbe la normalità.
Piccole cose ma fatte bene, piccoli gesti ma gesti di bene.
E poi ridere e scherzare, liberamente spezzando catene.
Che sono stanco di questo odio, non ne posso più di sta cattiveria.
Vedere il nemico anche in un fratello, farti sentire una bestia vera.
E se questo è il futuro mi do per sconfitto, tutta sta roba mi schiaccia e mi pressa.
Sognavo l'amore e la libertà, ma sto perdendo sta scommessa.
-
Stecata ha ricevuto la valutazione da Mid per a blog entry, 2030
Giro per la città, sono un drogato d'emozioni,
2100 ed ho scoperto che esistevan le canzoni.
Lobotomia della memoria emozionale
Il mio cervello inizia a respirare.
Ci hanno ingannato con gli schermi piccolini
e la routine, la paura ci ha reso manichini.
Ed il controllo, l'indifferenza, il nulla,
spirito e corpo addormentati su una culla.
Poi la scoperta, la droga che apre un mondo.
Ti fa sentire cose che ti vengon dal profondo.
Adesso voglio sentire fino in fondo,
Il vero amore, il primo incontro.
Senza virtuale, il brivido del incertezza,
i primi sguardi tra imbarazzo e tenerezza.
Anche lei fatta, tutto è diverso
Il primo bacio, ed il calore del vero sesso.
Poi scesi in strada senza dire niente,
e per provare la tristezza presi a schiaffi un innocente, lui non rispose e non provai paura,
distrussi una vetrina per allarmare la questura.
Così la fuga aumentava la mia adrenalina,
Scariche elettriche effetto centralina,
Mi alimentava come la benzina, sognavo questo mondo al risveglio ogni mattina.
Hanno annientato la fiamma che hai dentro
E controllato ogni tuo movimento e cancellato ogni tuo sentimento, premi quel tasto ora io mi riaccendo
Ora io corro, mi sento libero. E chi mi osserva è un incrocio ibrido. Figli di luce, di esperimenti, di grosse bugie di tradimenti. Menti, disperse nel caos, tra milioni di parole a portata di mouse. Tutto inammissibile, devi abbattere gli schemi superare l'impossibile.
Guardai il sole, senza visore, gridai al mondo la mia gioia senza sintetizzatore. Levai l'auricolare e sentì la voce vera,
10 minuti di libertà per 100 anni di galera.
Hanno annientato la fiamma che hai dentro
e controllato ogni tuo movimento e cancellato ogni tuo sentimento, premi quel tasto ora io mi riaccendo
Chi siamo

Lupus in Forum è un sito web incentrato su Werewolf (Lupi e contadini), la più celebre variante del gioco di società Mafia.
La community offre a tutti gli iscritti la possibilità di partecipare alla versione online del gioco, gratuitamente e nelle tante varianti proposte dai nostri giocatori più affezionati. Puoi consultare la nostra Guida al Lupus per maggiori dettagli...
Link utili:
Articoli dai blog
Quattro chiacchiere?
