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Salviamo il Mondo con Close


Mid

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1 minuto fa, Helder said:

Beh, hai appena detto che l'oceano smetterà di produrre ossigeno, totalmente a caso, un po' apocalittico sembri.

 

Se i pesci muoiono e l'ecosistema marino diventa zona morta non è che sarà una bella cosa per l'umanità xD

Da qui a dire che smetterà di produrre ossigeno ce ne passa, ma i dati non sono promettenti (per il momento non ho letto studi su cosa succederà al polmone oceanico, il massimo che ho letto riguarda la completa estinzione del bioma marino). Tutto qui.

 

2 minuti fa, DarkPhoenix said:

Che ci sia eccesso di produzione di merci per tenere sempre pieni gli scaffalli dei supermercati è la verità e concordo, infatti si ammazzano più animali di quanti realmente se ne consumano, ma il problema non è l'essere carnivori o vegani, ma fare determinate leggi a livello mondiale dove limitare l'abbattimento di capi che poi finiscono invenduti.

 

Poi sta cosa che i vegan-vegetariani rompono ai carnivori come se fossero loro i padroni della verità assoluta mi fa girare le palle. Perchè vi è così difficile accettare i consumatori di carne? Come i testimoni di geova piuttosto che accettare il tuo ateismo vengono a romperti le balle che io mi sbaglio e loro hanno ragione... che palle. E sui social sono pure peggio (i vegan).

 

Concordo con anche il fatto che lo spreco alimentare non è un fattore trascurabile.

Si veda il latte sprecato (che conviene ai produttori più buttare che rivendere in perdita) o il cibo buttato alla scadenza (ci sono leggi che non consentono di destinare tale cibo a gente bisognosa nemmeno regalandoglielo, il cibo dopo la data di scadenza è trattato come rifiuto tout court). Insomma i problemi sono variegati e le questioni sono infinite, purtroppo.

 

Guarda Dark, so che tu ami i gatti, i vegani rompono soprattutto per il motivo etico.

I video di animali macellati, vitelli sottratti alle madri, pulcini triturati vivi, maiali uccisi in camera a gas (tipo Auschwitz) sono strazianti.

Per un vegano, un animale, sia questo un pollo, un vitello o un gatto è una creatura che merita di poter vivere senza soffrire.

Pensa ai tuoi gatti e pensa quanto potresti soffrire se qualcuno li mangiasse ogni giorno, anche di fronte a te, contento, i vegan semplicemente non fanno distinzioni tra animali, tutto qui. Non voglio farti cambiare idea, eh, solo, prova a metterti nei loro panni e a guardare il mondo dal loro punto di vista, non cambierai idea, però almeno capirai perché ti rompono le palle.

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Oddio, la produzione di ossigeno non viene data dai pesci ma dal fitoplancton, che è alla base dell'ecosistema marino, tolti i pesci (se anche mai venisse pescato tutto l'oceano, seh), si avrebbe un'esplosione di fitoplancton e quindi di ossigeno, se proprio vogliamo vedere. 

O intendevi che i pesci muoiono in altri modi?

 

A proposito di sprechi all'Expo vi era un plasticone alto non ricordo quanto con la produzione di rifiuti annua. Raccapricciante.

 

Comunque Close non mi scadere sui pietismi, ti prego. Siamo animali alla fine, certo anche qua si può discutere sui metodi più o meno etici, ma un macellaio non mi impressiona molto più di un qualsiasi felino che si procaccia il cibo nella savana, sinceramente

Modificato da Mid
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In realtà attualmente ci sono sempre più zone morte dovute ad una sempre più scarsa presenza di ossigeno negli oceani.

Ripeto non ho letto studi sul futuro (e insomma, non li vorrei leggere, mi piacciono i pesci xD) ma per citare un link a caso

http://www.lescienze.it/news/2015/05/04/news/zone_morte_atlantico_tropicale_settentrionale_mulinelli-2591994/

 

Dovrebbero essere sulle 405 zone morte negli oceani attualmente nel mondo e il numero è in costante aumento, quindi non ho buone speranze ad oggi.

Per il futuro aspetto di leggere qualche dato.

 

Mid, Dark mi ha chiesto perché i vegani sfracassano le palle.

Il motivo è quello lì: per loro un gatto o un maiale o una mucca non fa differenza, li pongono tutti sullo stesso piano.

Quanto al discorso siamo tutti animali, beh, posso darti ragione, ma credo sia pacifico da ambo le parti accettare una persona che prova repulsione per come l'allevamento intensivo tratta gli animali. Dove c'è l'eccesso di crudeltà si deve tener conto del presentarsi anche del suo totale contrario, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, d'altronde.

Modificato da CloseYourHeart
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Ho visto il video. Penso che chiunque potrebbe concordare che è un orrore, ovviamente lo è a prescindere se il fine non è l'alimentazione (uccidere i maschi non lo capisco, non ha il benchè minimo senso). Per fortuna se non sbaglio da un pò di tempo a questa parte si alleva le galline anche a terra, perchè ci si è sensibilizzati appunto sulla questione, basta che controlli al supermercato il tipo di uova. 

 

Se qualcosa non funziona in generale comunque si può anche cercare di cambiarla, invece di rinunciarvi. Ovviamente questa è una di quelle cose per me

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16 minuti fa, Mid said:

Ho visto il video. Penso che chiunque potrebbe concordare che è un orrore, ovviamente lo è a prescindere se il fine non è l'alimentazione (uccidere i maschi non lo capisco, non ha il benchè minimo senso). Per fortuna se non sbaglio da un pò di tempo a questa parte si alleva le galline anche a terra, perchè ci si è sensibilizzati appunto sulla questione, basta che controlli al supermercato il tipo di uova. 

 

Se qualcosa non funziona in generale comunque si può anche cercare di cambiarla, invece di rinunciarvi. Ovviamente questa è una di quelle cose per me

 

Vengono triturati vivi i pulcini maschi perché sono inutili all'industria non producendo ovviamente uova.

Sugli allevamenti a terra ti direi un nì perché anche lì a vedere la situazione non è rosea come si potrebbe pensare.

In pratica negli allevamenti in gabbia le galline sono in gabbia, nell'allevamento a terra le galline sono fuori dalla gabbia, ma restano per tutta la loro vita all'interno di capannoni chiusi (il livello di escrementi è un qualcosa di allucinante, senza considerare lo spazio che sì è maggiore, ma non adeguatamente sufficiente). Resta in ultimo l'allevamento biologico che si sta affermando sul mercato e che ti suggerirei -dal punto di vista salutistico- di sostenere, anche se onestamente credo si debba fare di più. La sola differenza tra biologico e a terra riguarda il fatto di un maggior spazio e della possibilità per le galline di poter vedere per 1/3 della loro vita la luce solare, sempre che l'azienda sia a norma di legge (l'ideale chiaramente è comprarle dal contadino).

In più è bene considerare la recente diffusione dei batteri farmacoresistenti che pone nel pollo uno dei suoi principali incubatori.

https://www.altroconsumo.it/organizzazione/media-e-press/comunicati/2013/batteri-resistenti-agli-antibiotici-nell84-della-carne-di-pollo-analizzata-denuncia-altroconsumo

 

Per quanto riguarda le differenze di allevamento invece ecco un video esplicativo (e io da vegetariano mangio le uova, eh).

Dal minuto 3.20 inizia le disamine tra i vari tipi di allevamento (prima parla dei pulcini tritati, taglio del becco e altre cose che cmq l'industria fa, ma prima di arrivare agli allevamenti)

 

 

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Infatti io sono contraria agli allevamenti intensivi e alle svariate crudeltà che ne conseguono, sia per un discorso etico sia perchè, se vogliamo si sa che la qualità del cibo va di pari passo con la qualità della vita dell'animale da cui deriva, sia dal punto di vista fisico che psichico. Perciò io da questo punto di vista dico si sono sì fatti dei miglioramenti, dei passi avanti, ma non ci siamo ancora. Bisogna però non demordere e continuare a spingere le aziende ad adottare criteri di allevamento più umani anche se meno vantaggiosi per il proprio stupido portafoglio. Ma questa è la storia dell'uomo, il Mondo funziona così non solo l'industria degli allevamenti : per soldi e interessi non si guarda in faccia a nessuno, figuriamoci agli animali. E continuo a pensare che sia comunque normale e giusto mangiare altri animali, ma sono d'accordo che i metodi devono migliorare. 

 

Poi va beh, per me l'ideale sarebbe che sparissero le aziende e che la produzione fosse tutta nelle mani di contadini e allevatori diretti, ma questo è un altro discorso, ed è abbastanza utopico.

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23 minuti fa, Mid said:

Infatti io sono contraria agli allevamenti intensivi e alle svariate crudeltà che ne conseguono, sia per un discorso etico sia perchè, se vogliamo si sa che la qualità del cibo va di pari passo con la qualità della vita dell'animale da cui deriva, sia dal punto di vista fisico che psichico. Perciò io da questo punto di vista dico si sono sì fatti dei miglioramenti, dei passi avanti, ma non ci siamo ancora. Bisogna però non demordere e continuare a spingere le aziende ad adottare criteri di allevamento più umani anche se meno vantaggiosi per il proprio stupido portafoglio. Ma questa è la storia dell'uomo, il Mondo funziona così non solo l'industria degli allevamenti : per soldi e interessi non si guarda in faccia a nessuno, figuriamoci agli animali. E continuo a pensare che sia comunque normale e giusto mangiare altri animali, ma sono d'accordo che i metodi devono migliorare. 

 

Infatti non ho mai posto la questione in campo etico perché l'etica è un terreno difficile su cui basare una propria argomentazione (temi come l'aborto causano ancora oggi dottori morti in america, per dire). Tuttavia è bene far notare come scelte d'un consumo maggiore di verdure e frutta in favore della carne possono avere sia motivi etici sia ambientali (questi sono quelli che preferisco) sia salutistici.

 

Se avessi mancato ti consiglio la puntata di report "resistenza passiva" http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-0aa4ce03-6d57-40fa-9e8c-bfe98722520d.html che tratta dei batteri farmacoresistenti e delle loro implicazioni per la salute (o se vuoi ti faccio il riassunto xD).

 

16 minuti fa, DarkPhoenix said:

Su facebook ci sono pure vegani (malati) che hanno fatto diventare vegetariani i loro gatti... Disgusto.

 

Su fb trovi anche il gruppo "vegano stammi lontano" che trattano senza alcun rispetto gli animali che si mangiano sbattendoli in faccia agli altri.

Fatto salvo che non ritengo fb la cosa migliore da portar all'esempio e me ne tengo ben largo per rispondere nel merito condannando chiaramente la scelta di far diventare un gatto vegano/vegetariano (essendo lo stesso carnivoro per natura), il motivo cardine di questa scelta è che esistono aziende che producono croccantini per gatti senza carne e del tutto compatibili con gli stessi. Il problema della dieta veg per i gatti è la carenza della taurina che per loro è fondamentale, io sono vegetariano e l'unica pancetta che compro finisce al mio gatto, ma nel 2016 dove si vive di eccessi non è assurdo pensare che si arrivi anche a queste situazioni paradossali.

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L'ho vista Close, ahimè l'ho vista. 

 

Ma il punto non cambia per me : una cosa sbagliata non si aggiusta con un'altra cosa sbagliata. Mangiare carne non è il problema, sono le industrie, e gli interessi economici, tanto che infatti nel video che hai messo a volte dicono che vengono ignorate le normative vigenti. La situazione non è giusta nè normale, ma il problema è a monte per me. 

Idem bombardare di antibiotici spesso inutili le povere bestie.

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Proprio ora, Mid said:

L'ho vista Close, ahimè l'ho vista. 

 

Ma il punto non cambia per me : una cosa sbagliata non si aggiusta con un'altra cosa sbagliata. Mangiare carne non è il problema, sono le industrie, e gli interessi economici, tanto che infatti nel video che hai messo a volte dicono che vengono ignorate le normative vigenti. La situazione non è giusta nè normale, ma il problema è a monte per me. 

Idem bombardare di antibiotici spesso inutili le povere bestie.

 

Nel breve periodo hai ragione, ma con 11 miliardi di persone lo spazio fisico per gli allevamenti intensivi non c'è.

E politiche di controllo delle nascite io non ne vedo, anzi, la cina ha persino ritirato la sua.

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Non mi venite a rompere le scatole con la storia delle nascite eh? Capisco il problema sovrappopolazione, ma in un paese di vecchi direi che non è un'emergenza. 

 

A parte che va beh, il cibo è uno dei piaceri della vita, diventare genitori (DAL MIO PUNTO DI VISTA) è una delle esperienze migliori che si possano fare in assoluto. Ditemi ora che per il benessere del pianeta bisogna rinunciare anche alla maternità e mi taglio le vene già che ci sono

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21 minuti fa, Mid said:

Non mi venite a rompere le scatole con la storia delle nascite eh? Capisco il problema sovrappopolazione, ma in un paese di vecchi direi che non è un'emergenza. 

 

A parte che va beh, il cibo è uno dei piaceri della vita, diventare genitori (DAL MIO PUNTO DI VISTA) è una delle esperienze migliori che si possano fare in assoluto. Ditemi ora che per il benessere del pianeta bisogna rinunciare anche alla maternità e mi taglio le vene già che ci sono

 

In realtà considerando la sola produzione agricola mondiale e destinandola esclusivamente al consumo umano potremmo nutrire un qualcosa come il doppio dei 7 miliardi che attualmente siamo. Ad oggi, dico. Il problema è che non possiamo fare la stessa cosa con la carne, latticini, uova eccetera.

 

Quanto al problema sovrappopolazione dovrebbe risolversi da solo nel 2100 dove gli studi evidenziano una stabilità del genere umano se non una seppur ridotta diminuzione. Il problema sarà però arrivarci al 2100 con le risorse sempre più limitate e scarse, in Europa si cresce solo per via dell'immigrazione, fare un figlio viene incoraggiato anche per via della struttura del nostro sistema pensionistico che purtroppo è sempre più al collasso. Da un punto di vista delle risorse, la questione invece è da dibattere. Chiaramente l'impronta ecologica di un europeo non può esser messa a confronto con quella di un africano, e come si evince dal link di helder consumiamo qualcosa come 2 terre. Improponibile. Quindi vi sono due forze diverse che si scontrano in merito: la prima che spinge per i figli per salvaguardare l'economia (forza lavoro, pensioni e roba varia) e la seconda che spinge per la salvaguardia del pianeta e della nostra stessa specie (meno consumo d'acqua, cibo, energia eccetera). Ci sono pro e contro, di certo è possibile continuare a crescere e fare figli cambiando radicalmente abitudini, ma dubito accadrà. Dipende sempre da come si vuole approcciare il problema, fermarsi ad un figlio ad ogni modo appare la scelta più raccomandata.

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Vado per punti:

1. di acqua ce ne sta tantissima, ce ne sta poca potabile (in percentuale) ma dove non arriva l'acqua non è perché la usiamo per la carne, è per soldi.

Perché non è economicamente conveniente andare a dissetare quelli che muoiono di sete in Africa.

Rendere potabile l'acqua è "abbastanza" facile e si può fare a costo zero, al massimo si perde solo un po' di tempo.

 

2. le risorse che usiamo purtroppo non sono infinite e prima o poi finiranno ma confido nel fatto che verranno trovate soluzioni alternative in tempo.

Oltre alle piante, da quel che so io anche le alghe producono ossigeno.

I pesci invece respirano l'ossigeno libero, no quello che compone l'acqua, quindi se veramente si diminuiranno per davvero, ci saranno meno problemi di ossigeno.

 

3. i vegani non sono il male, i vegani scassapalle sì.

Perché essere vegani significa avere rispetto dell'ambiente e degli esseri viventi. Quindi a chi posta le foto su facebook dicendo "sono vivo grazie a questa medicina sperimentale" non gli si deve dire che è meglio se moriva lui, così i cani erano vivi.

E comunque buona parte degli ultracentenari mangia/ha mangiato birra, vino, uova e carne.

Le ricerche che si fanno danno quasi sempre ragione a chi finanzia...ad esempio le sigarette elettroniche sono dichiarate cancerogene...con studi finanziati dalle grandi aziende. Come se la sigarette normale facesse bene,

Tornando sul cibo, quasi tutto fa bene in certe quantità  e fa male in altre...quasi tutto fa bene a qualcosa e fa male a qualcos'altro.

ps. odio i supermuscolosi che scrivono che tutti quei muscoli sono perché sono vegani quando quello che fa i muscoli è l'alimentazione ma accompagnata dalla palestra, fatta bene.

 

4. Quello che si fa con i pulcini e gli altri animali è triste ma non penso sia tutto così perché gli animali vanno rispettati.

Però non mi scandalizzo abbastanza per mangiare perché altrimenti dovrei andare in giro nudo, visto che vestiti e scarpe vengono fatti in Cina e Taiwan da gente (e bambini) sottopagata...non dovrei nemmeno usare uno smartphone o giocare con un pallone, non dovrei nemmeno mettermi i jeans alla moda.

Se uno è sensibile ai pulcini morti e il ribrezzo è sincero, dovrebbe scandalizzarsi davanti a tutte queste cose, altrimenti lo vedo più come un seguire la moda.

Anche le medicine vengono prima provate sui topi ma dubito che se uno sta male non si prende una medicina.

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1.

Ad oggi meno dell'1% di tutta la quantità d'acqua presente sul pianeta può esser esser considerata potabile e accessibile.

Rendere potabile tutta l'acqua dolce di cui si parla (2,5%) vorrebbe dire andare a prendere quella nei ghiacciai e nelle calotte polari, o altrimenti parlare di dissalazione. Sul fatto che tutto ciò sia costossimo non c'è alcun minimo dubbio.

 

2.

Bisogna vedere se e come, anche un'eccessiva quantità d'ossigeno con un bioma marino completamente annichilito non sarebbe comunque auspicabile.

 

3.

Vero in parte, non mi risultano lobby vegane, tutt'altro.

Quanto alla vivisezione, il tema è controverso, di certo non è così utile come i sostenitori sostengono e così inutile come i detrattori sostengono, ma studiare un'alternativa non può farci che bene (lapalissiano che siamo umani e non topi).

 

4.

Le questioni portate alla luce sono altrettanto importanti e come detto ci sono fior fior di problemi, auspicabile sarebbe cercare di risolverne il più possibile per quanto il nostro modello economico spinga in maniera diametralmente opposta. Il come farlo è lasciato alla sensibilità di ogni individuo.

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8 minuti fa, CloseYourHeart said:

1.

Ad oggi meno dell'1% di tutta la quantità d'acqua presente sul pianeta può esser esser considerata potabile e accessibile.

Rendere potabile tutta l'acqua dolce di cui si parla (2,5%) vorrebbe dire andare a prendere quella nei ghiacciai e nelle calotte polari, o altrimenti parlare di dissalazione. Sul fatto che tutto ciò sia costossimo non c'è alcun minimo dubbio.

Il fai da te costa solo tempo. Non servono macchinari ma solo una pentola, un bicchiere e un pezzo di plastica.

Ma in ogni caso non è che muoiono di fame e sete in Africa perché riteniamo più importante mangiare carne. Si tratta solo di business...la carne si vende, l'africano salvato non dà vantaggi economici.

 

3.

Vero in parte, non mi risultano lobby vegane, tutt'altro.

Quanto alla vivisezione, il tema è controverso, di certo non è così utile come i sostenitori sostengono e così inutile come i detrattori sostengono, ma studiare un'alternativa non può farci che bene (lapalissiano che siamo umani e non topi).

Sono utili invece, perché condividiamo molto DNA con i topi ma soprattutto perché hanno il metabolismo molto più veloce del nostro e perché si riproducono molto più in fretta di noi, quindi è più facile capire gli effetti collaterali nel tempo.

Che poi si può essere contrari ok, ma non è che il topo siccome è un animale piccolo allora vogliamo sterminalo.
Le lobby vegane esistono, e sono quelle che poi fanno odiare anche i vegani moderati.

 

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4 ore ago, Helder said:

Ma non ho capito, ora si deve anche prosciugare l'oceano?

http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/calculators/

Così, se volete farvi un'idea (immagino non sia accuratissimo).

 

footprint.png

 

Sono abbastanza sicura che le 8-20 ore di volo annuali abbiano innalzato parecchio il consumo energetico, sennò consumerei meno di una terra (=P)

[Cioè, in realtà ora che guardo meglio i miei consumi maggiori sono la casa (perchè vivo da sola e perchè non ho la più pallida idea di che fonti di riscaldamento uso, ma non credo da fonti rinnovabili) e i servizi che non so cosa intendano qui... ]

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1.

Sì, di sete non moriremo, ma non possiamo dissalare su scala industriale tutti con il fai da te.

Ci serve acqua anche per lavarci, per questioni sanitarie, non ci bastano i 2 litri da bere.

E con 11 miliardi di persone la dissalazione non è una strada facilmente percorribile (anche oggi ci sono impianti del genere, ma solo in paesi ricchissimi, gli altri muoiono di sete).

 

3.

Ripeto, sono utili, ma non completamente, sono chiaramente dei topi e hanno dei pro come dei contro (uno dei più palesi contro è che la sperimentazione su di loro non basta). Se esistessero imporrebbero, per dirtene una qualsiasi, un'alimentazione basata principalmente su frutta e verdura, vai a vedere invece in america cosa c'è nel menù scolastico e chi paga (industria zootecnica) poi vedrai. Nemmeno le associazioni ambientali parlano di questi problemi che abbiamo appena scalfito in queste 2 pagine di topic (su greenpeace non c'è niente, né sul wwf, giusto la lav ne parla).

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