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Inviato

Apro subito il topic, così non mi dimentico. Per il quiz bisogna aspettare un paio di giorni, a meno che nel frattempo non voglia sobbarcarselo qualcun altro.

Nel frattempo vi lascio pigramente il copy-paste dalla pagina Wikipedia, per chi volesse approfondire contesto e tematiche. Ovviamente consiglio prima la visione del film, dato che contiene spoiler.

 

 

Ambientazione

 

Spoiler

La storia è ambientata in Giappone, negli anni sessanta di un universo storico alternativo, ed è centrata attorno a Kazuki Fuse, un membro dell'unità di polizia anti-terrorismo di élite dei Kerberos Panzer Cops, dotata di armamento protettivo pesante, detta protect gear, stahlhelme equipaggiato con una maschera per l'ossigeno e la visione notturna, e di mitragliatrici tedesche MG 42. Addestrato a comportarsi come facesse parte di un branco di cani, da cui il nome Kerberos, Fuse è messo di fronte alla propria umanità quando manca di sparare contro una giovane terrorista: la ragazza si uccide facendo esplodere una bomba dinanzi a Fuse. In seguito Fuse inizia una relazione destinata alla tragedia con Kai, che incontra mentre si reca sulla tomba della terrorista uccisasi.

Jin-Roh ospita parecchi riferimenti ai temi politici giapponesi degli anni sessanta e dell'inizio degli anni settanta. In questo periodo vi furono proteste studentesche condotte dalla sinistra principalmente, ma non esclusivamente, centrate sul Trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra gli Stati Uniti e il Giappone. A questo movimento, che prese il nome di ANPO Hantai, parteciparono, oltre a Mamoru Oshii, anche altri due esponenti di rilievo dell'animazione giapponese, Hayao Miyazaki e Isao Takahata.

L'influenza sul Giappone della Germania nazista, avvenuta nell'universo parallelo descritto nel film, fa riferimento ai timori delle fazioni politiche di sinistra che i fascisti fossero tornati effettivamente al potere in Giappone: un famoso episodio che influenzò molto questa percezione fu l'assassinio del capo del Partito Socialista Giapponese, Inejirō Asanuma, durante un intervento alla Dieta nazionale del Giappone in diretta televisiva (1960); ulteriori controversie furono suscitate da Nobusuke Kishi, capo del Partito Liberal Democratico (LPD) e condannato per crimini di guerra. Il senso diffuso di turbolenza di quegli anni è rappresentato durante l'intero film.

Le forze di polizia municipale presenti nel film sono ispirate, anche se esagerata in alcuni loro aspetti, alle forze speciali che vennero organizzate in conformità con l'articolo 9 della Costituzione del Giappone, che proibiva la formazione di forze armate, e in risposta alla pressione degli Stati Uniti d'America per combattere il Comunismo: entro gli anni sessanta il Giappone aveva infatti formato delle forze militari vere e proprie, ma che erano chiamate forze di polizia per rispettare formalmente la costituzione.

I dimostranti sono invece un riferimento alle forze politiche contrarie al trattato di cooperazione e sicurezza, che richiedevano però non solo la sua denuncia, ma che dimostravano anche in favore di migliori condizioni di lavoro e per ottenere cambiamenti nella politica sociale ed economica. Alla fine queste forze politiche si sfaldarono, come conseguenza di contrasti intestini e a causa di una serie di compromessi tra la burocrazia governativa, i sindacati, i keiretsu e l'LDP.

Jin-Roh presenta questa situazione politica come una allegoria della situazione recente del Giappone, che fino al 2009 è stato governato dall'LDP, con una poco influente opposizione. Questa mancanza di opposizione al potere è raffigurata dall'incapacità di Fuse di separarsi dal "branco" al quale appartiene, formando dunque una critica al Giappone come ad una società conformista che rigetta il cambiamento anche quando il momento è favorevole.

 

 

Il film all'interno della Kerberos Saga

 

Spoiler

La Kerberos saga iniziò ufficialmente nel 1987, con una drammatizzazione radiofonica seguita da un film in bianco e nero, Akai Megane ("Gli occhiali rossi"). Da allora la saga è stata adattata e sviluppata in vari format, come serie manga, film dal vivo, film d'animazione e drammatizzazioni radiofoniche e, più recentemente, con un romanzo ad episodi derivati in forma animata e di cortometraggio.

Sebbene Jin-Roh sia il terzo episodio della trilogia di lungometraggi, la sua sceneggiatura lo rende in effetti il primo episodio dal punto di vista temporale, in quanto racconta gli eventi precedenti alla "rivolta Kerberos", che si pone invece all'inizio degli altri due lungometraggi. I personaggi ricorrenti sono Bunmei Muroto di Akai Megane più altri tre personaggi apparsi nella serializzazione manga Kerberos Panzer Cops, Isao Aniya, Tatsumi Shiro e Hajime Handa.

I Kerberos e i "Cappuccetti rossi" apparvero per la prima volta nella drammatizzazione radiofonica del 1987, Aspettando gli occhiali rossi. Sia le organizzazioni e i gruppi inventati che il protect gear svolgono ruoli di rilievo nella Kerberos saga di Oshii, così come i Tachiguishi, che però non compaiono in Jin-Roh, forse in quanto l'anime non è stato diretto da Oshii in persona.

La direzione artistica si discosta parzialmente da quella del manga (ad esempio nella rappresentazione dei tratti dei personaggi animati e nelle uniformi, che sono state germanizzate per renderle compatibili con il resto dell'armamentario tedesco), mentre i veicoli e le armi sono rimasti uguali.

Il personaggio principale di Jin-Roh, Fuse, è ispirato all'Inui di Jigoku no Banken: Kerberos (Stray Dog: Kerberos Panzer Cops), il secondo lungometraggio, il quale a sua volta è ispirato al Toru Inui che appare in Kerberos Panzer Cops atto I. L'aspetto di Fuse sembra essere stato derivato da quello di Yoshikatsu Fujiki, che ha interpretato Inui in Stray Dog e che doppia Fuse nell'edizione giapponese di Jin-Roh; anche alcune sue espressioni facciali sono state riprese per il personaggio del film d'animazione. Ad ulteriore conferma della relazione tra i due personaggi è la tragica scena finale di entrambe le opere.

Jin-Roh doveva essere, nei progetti originali di Oshii, il terzo e ultimo lungometraggio con attori in carne ed ossa della trilogia Kerberos, ma la sua produzione non fu possibile fino al 1994, quando Oshii stava lavorando a Ghost in the Shell. Non essendo in grado di produrre due film allo stesso tempo, ma non volendo comunque cedere la direzione dell'episodio finale ad un altro regista, Oshii decise che l'ultimo episodio sarebbe stato invece un film d'animazione. Affidò così Jin-Roh ad un fidato e giovane collaboratore, Hiroyuki Okiura, il quale aveva già collaborato con lui a Ghost in the Shell e a Patlabor 2 the Movie, e per il quale Jin-Roh sarebbe stato il debutto da regista.

 

Inviato

Il film mi è piaciuto, anche se mi ha un po' annoiato quando la trama si dipanava tra la guerriglia e gli intrighi politici, riesce a raccontare bene il dissidio interiore di Fuse

Spoiler

La scena del sogno di Fuse con il branco che sbrana 'Cappuccetto Rosso' è sì bella, ma prevedibile. 

Invece il finale si chiude con una coerenza realistica che lascia appagati

 

Inviato

Da quando ho scoperto l'animazione giapponese ho visto moltissimi titoli molto validi e che in occidente non sfigurerebbero tra i "live action". Questo è tra quelli. Si tratta di un fil  psicologico molto interessante che affronta sia tematiche sociali, oltre ad avere un protagonista travagliato da dissidi interiori. L'ho trovato ben congegnato sui diversi livelli di narrazione. Quello socio-politico, quello personale e l'analogia della favola di Cappuccetto Rosso. Di sicuro è un film lento, introspettivo e non immediato. Ho avuto la fortuna di vederlo per la prima volta al cinema, sottotitolato, grazie alla cineteca di Bologna che offre sempre grandi opportunità. Poi io sono un fan di Mamoru Oshii e sapendo che era coinvolto avevo alte aspettative che non sono state deluse. 

Ospite Knaves
Inviato

È un film pesante, che costruisce il suo messaggio attraverso un intreccio che richiede uno sforzo da parte dello spettatore.

Però non è per niente banale, il messaggio (sulla complessità degli animi combinata alla complessità delle strutture) passa.

E se passa è soprattutto grazie a un finale estremamente ben scritto, e ben strutturato.

Un bel film.

Inviato

Credo rientri tra i miei film d'animazione preferiti.

La trama si sviluppa attraverso vari livelli, da quello politico, quello emotivo fino al confronto/scontro col fantastico della favola.

Il tutto si intreccia in maniera ben calibrata per poi far convergere tutto con il finale. A mio parere un fil tosto ed efficace sotto vari punti di vista.

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