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Gino Cervi ha scritto:

La scarnebbia [...] è qualcosa a metà tra il sottile piovischio e l'umidità brumosa. Intride gli abiti e i capelli, vaporizza le lenti degli occhiali. È quasi impossibile da vedere [...] ma fa vedere le cose che ci stanno dentro in un altro modo, come se all'obiettivo dei nostri sensi percettivi fosse stato applicato un filtro umorale. Un aerosol diffuso.

La fabbrica della nebbia. Piccolo viaggio sentimentale dentro quel che cancella e svela, Ediciclo Editore, Portogruaro, 2021. ISBN 9788865493366
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Mary Shelley ha scritto:

All'ingresso di lei la stanza si soffuse di una luce sacrale. Era un aspetto angelico, il suo - quegli occhi grandi e morbidi, quelle guance piene, con le fossette, e quella bocca di dolcezza infantile che esprimeva la rara unione di felicità e amore. Per prima cosa fui sopraffatto dallo stupore ammirato. È mia! Fu la seconda fiera emozione, e la bocca mi si curvò in una smorfia di altero trionfo.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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Mary Shelley ha scritto:

Un cavallo spinto fino al parossismo da un cavaliere armato di speroni dentati non era più schiavo di me alla violenta tirannia del mio temperamento. Un demone possedeva la mia anima, irritandola fino alla follia. Sentivo dentro di me la voce della coscienza; ma se le cedevo per un breve intervallo, era solo per essere strappato via, un momento dopo, da una sorte di turbine - trasportato sulla corrente di un'ira disperata - trastullo delle tempeste suscitate dall'orgoglio.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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  • 1 mese dopo...
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Mary Shelley ha scritto:

Vendetta! - la parola mi sembrava un balsamo. L'abbracciai - l'accarezzai - finché, come un serpente, quella non mi addentò.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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Mary Shelley ha scritto:

Oh, attesa, che cosa terribile sei, quando ti accende più la paura della speranza! Come ti attorci intorno al cuore, torturandone le pulsazioni! Come lanci fitte sconosciute per tutto il nostro debole meccanismo, e un momento è come se tu voglia farci tremare come vetro infranto fino a ridurci un nonnulla, un altro come se rinnovassi in noi delle forze tuttavia impotenti; e così ci tormenti con una sensazione simile a quella dell'uomo forte che non riesce a spezzare le sue catene per quanto queste si pieghino nella sua stretta.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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  • 3 settimane dopo...
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Mary Shelley ha scritto:

Non tenterò di descrivere il sonno trionfante e beato che immerse la mia anima nel paradiso durante le rimanenti ore di quella notte memorabile. Le parole sarebbero deboli e superficiali campioni del mio godimento, o della letizia che si impossessò del mio petto quando mi svegliai. Camminavo per aria - i miei pensieri erano nel cielo. La terra sembrava cielo, e il mio destino su di essa prometteva di essere un'estasi di piacere.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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  • 6 mesi dopo...
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Mary Shelley ha scritto:

[...] non passerà un anno ancora prima che, incontrando pericoli giganteschi - combattendo con le forze del gelo nella loro dimora - io consegni questo corpo, gabbia troppo tenace per un'anima assetata di libertà, agli elementi distruttivi dell'aria e dell'acqua - o, se sopravvivrò, il mio nome sarà registrato come uno dei più famosi tra i figli degli uomini; e, compiuto il mio compito, adotterò un mezzo più risoluto, e, sparpagliando e annientando gli atomi che compongono il mio corpo, darò la libertà alla vita colà imprigionata, e così crudelmente impedita di innalzarsi da questa scura terra a una sfera più congeniale alla sua essenza immortale.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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Mary Shelley ha scritto:

L'infelicità è una visitatrice meglio accolta quando viene nella sua forma più scura e ci avvolge in un nero perpetuo, poiché allora il cuore non soffre più di speranza delusa.

Metamorfosi. Racconti gotici, La Tartaruga Edizioni, Milano, 2006. ISBN 9788877384454
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  • 2 settimane dopo...
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Tinto Brass ha scritto:

Chissà poi quanto ci sia, in questi ricordi, di reale. Perché io penso che i ricordi non siano la realtà, ma copie artistiche di fotogrammi di vita.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

In Italia perdurano gli insegnamenti cattolici, che condizionano fortemente il comportamento della gente comune, per cui quello della morale sessuale è senza dubbio l'ambito in cui la società è progredita di meno.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

La repressione sessuale si inserisce negli ordinamenti interessati a imporre la propria ideologia quale puntello essenziale del loro dominio. L'introiezione di un'ideologia sessuofobica favorisce la formazione di individui passivi disposti a essere piegati senza opporre resistenza.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

{Sul transgenderismo, alla domanda La Natura è impazzita?} Non si può generalizzare, perché l'erotismo non riguarda la massa ma i singoli. La parola chiave qui è “identità”. Ma cosa vuol dire questa parola? Certamente non lo sa Giorgia Meloni, non lo sa Enrico Letta e non lo so nemmeno io. Per il semplice fatto che questa parola non significa niente. È solo il rovesciamento della differenza.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

Per un fascista come mio padre ricorrere alle punizioni a fini educativi era una cosa normale. Una mattina mi lasciò al manicomio maschile, dove rimasi per alcuni giorni. Avevo tredici anni ed ero l'unico ragazzino tra uomini adulti. Mi chiedevo quali fossero le mie colpe. La follia di quei giorni e la sua umana misura hanno profondamente influenzato i miei film, in cui c'è una feroce critica alla logica repressiva dei manicomi.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

Sono le convenzioni e il timore del giudizio a spingere molte persone a reprimere gli aspetti socialmente non ammessi del sesso, oppure a viverli segretamente. In realtà, la trasgressione è più naturale di quanto immaginiamo. Dunque no, {trasgressione} non è un termine abusato. Siamo costretti a trasgredire per essere ciò che siamo, per essere fedeli a noi stessi. Liberi.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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Tinto Brass ha scritto:

Voglio dirlo una volta per tutte: l'elemento qualificante del mio cinema è il significato e il significante, sia che mi occupi di temi politici, storici o sociali, sia che mi dedichi alla sessualità. La mia conclamata “culofilia” più che spia di una pulsione erotica è cartina di tornasole della mia concezione estetica, icasticamente espressa con la frase che sintetizza la mia poetica, “il culo è lo specchio dell'anima” Liberi.

Dall'intervista di Susanna Schimperna a Tinto Brass e Caterina Varzi, Il culo è lo specchio dell'anima, in Heavy Metal n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999
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  • 2 settimane dopo...
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J. R. R. Tolkien ha scritto:

Amo la Storia, e quando mi trovo in un luogo avverto sempre il desiderio di conoscerne la storia, anche delle persone che lo abitano. Camminiamo in questo mondo e abbiamo con noi tutta la Storia che ci precede. Ma se devi scrivere una storia, allora la cosa da fare è andare alla fine e poi procedere a ritroso.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
JRR-Tolkien

 

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J. R. R. Tolkien ha scritto:

E comunque, alla fine, abbiamo solo l'umanità su cui lavorare. È la mia argilla e ovviamente qualsiasi razza crei – se parlano e pensano – allora derivano tutte dall'umanità così come la conosciamo, sia pure con leggere e sottili alterazioni.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
JRR-Tolkien

 

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J. R. R. Tolkien ha scritto:

I cambiamenti appena accennati giorno dopo giorno sfumano l'uno nell'altro. Ma se un bambino sperimenta uno stacco così netto [riferito al suo trasferimento dal Sudafrica all'Inghilterra all'età di 3 anni] ne diventa consapevole, e cerca di incasellare i nuovi ricordi nei precedenti.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
JRR-Tolkien

 

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J. R. R. Tolkien ha scritto:

I Draghi mi hanno sempre attratto come elementi mitologici. Sembrano in grado di unire malizia umana e bestialità, saggezza malevola e spietatezza... Creature terrificanti.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
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J. R. R. Tolkien ha scritto:

In un certo senso gli Elfi sono solo il legittimo desiderio e l'aspirazione che la razza umana ha per se stessa.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
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J. R. R. Tolkien ha scritto:

[...] "le ruote del mondo sono fatte girare da piccole mani" [frase da Il Signore degli Anelli], mentre i grandi del mondo guardano altrove, e le girano perché devono, perché questo è il loro dovere quotidiano.

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
JRR-Tolkien

 

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J. R. R. Tolkien ha scritto:

Sono sempre rimasto impressionato dal fatto che siamo qui, su questo pianeta, e siamo sopravvissuti, grazie all'indomabile coraggio di persone normali, che lottano, quasi alla cieca, contro ostacoli quasi insormontabili: giungle, vulcani, animali selvaggi...

Dall'intervista di Denys Gueroult del 1964, citata in Heavy Metal n. 1, a cura di Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.
JRR-Tolkien

 

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priya_basil_elogio_dell_ospitalita
Priya Basil ha scritto:

Iniziamo come ospiti, ognuno di noi. Creaturine vulnerabili bisognose di tutto, a lungo capaci di ricambiare solo con poco o nulla; eppure, di solito, ci insinuiamo in profondità nella vita di chi si prende cura di noi e ci insediamo stabilmente nei loro cuori.

Elogio dell'ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità, Il Saggiatore, Milano, 2020. ISBN 9788842826248.
Priya_Basil

 

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priya_basil_elogio_dell_ospitalita
Priya Basil ha scritto:

Forse diventare adulti significa imparare a ospitare, più che a essere ospitati: accudire più di quanto, o almeno tanto quanto, siamo accuditi.

Elogio dell'ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità, Il Saggiatore, Milano, 2020. ISBN 9788842826248.
Priya_Basil

 

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