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L'altra sera abbiamo visto i primi due episodi nel cineforum e ieri sera in pochi lo abbiamo finito, ma rivedremo gli ultimi episodi perché mancava gente, se vi interessa vi avvisiamo quando, la data non è stata fissata.

 

Serie fatta molto bene, a tratti interessante, anche se personalmente la trovo indecisa se fare intrattenimento o fare un resoconto. Nel primo caso perde un po' perché diventa noiosa in alcuni passaggi. Nel secondo caso è incompleta e sarebbe meglio guardarsi un documentario. Vuole fare molta presa sul lato emotivo, facendo empatizzare lo spettatore ed esasperando alcuni personaggi, principalmente in negativo. Non mi piacciono questi stratagemmi anche se fatti "a fin di bene". Io ad esempio non ho mai guardato alcun documentario su Chernobyl e dopo questa serie qualcosa sono andato a cercarla. Mi spiace per tutti quelli che si fermeranno alla serie prendendo tutto per vero, ma meglio così che nulla. 

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Inviato

A me è piaciuta molto, ma presa come serie, non come doc, ovviamente.

Ho trovato un po' lente alcune parti (in cui avrei volentieri skippato un po', ma non l'ho fatto), ma devo dire che è riuscita ad emozionarmi.

La consiglio a tutti, ma la penso come abs sul fattore storico.

 

Inviato

 

On 5/7/2019 alle 10:42, absolute ha detto:

Nel secondo caso è incompleta e sarebbe meglio guardarsi un documentario. Vuole fare molta presa sul lato emotivo, facendo empatizzare lo spettatore ed esasperando alcuni personaggi, principalmente in negativo. Non mi piacciono questi stratagemmi anche se fatti "a fin di bene". Io ad esempio non ho mai guardato alcun documentario su Chernobyl e dopo questa serie qualcosa sono andato a cercarla. Mi spiace per tutti quelli che si fermeranno alla serie prendendo tutto per vero, ma meglio così che nulla. 

 

Però è impressionante se pensi a quante persone siano tornate ad informarsi sugli eventi di Chernobyl (o addirittura sul tema della fisica nucleare), anche e proprio per merito della serie.

 

Ora non c'è video YT sul tema che non contenga tormentoni idioti, frasi chiave e/o citazioni alle puntate.

 

Forse l'incompletezza della narrazione è pure voluta, così come lo sono sicuramente le licenze prese in fase di narrazione.

Bisognerebbe ascoltare i podcast di C. Mazin (l'autore) per comprendere meglio alcune delle divergenze tra realtà e fatti narrati. Penso che una ricostruzione accurata e incontrovertibile degli eventi sia ormai impossibile, nonostante alcuni dei testimoni diretti siano ancora in vita. Il fatto che ci siano state diverse inchieste interne in merito ne è un po' la prova. Buona parte delle varie ricostruzioni sono basate sui diari e sulle testimonianze di persone certamente presenti, ma che magari per tornaconto personale o circostanIale non erano necessariamente obiettive.

Su questo la serie ha giocato molto, ma se il fine era di riavvicinare i telespettatori a un dramma reale, e spingerli a informarsi in prima persona piuttosto che avere tutta la pappa pronta, non mi sento di biasimarli più di tanto. Un vero e proprio documentario non so se avrebbe venduto/appassionato altrettanto, perché le storie attecchiscono meglio quando portano con sé una qualche conclusione di rilevanza morale, un insegnamento ben definito. In questo caso la morale della serie verte sul "costo delle menzogne", che però in un documentario il più possibile aderente ai fatti risulterebbe essere solo una delle tante concause del disastro. 

 

Inviato

prima e ultima puntata da suicidio, non ci ho capito mezza perchè sono ignorante come una pecora.. Le puntate centrali, tuttavia, dove si presenta il dramma in maniera più concreta, mi ha sprofondata nella paranoia.

Chernobyl è così lontana eppure così vicina, ce lo si dimentica..

Inviato

Per il TL;DR saltate direttamente all'ultimo paragrafo. *

 

3 ore ago, kado' ha detto:

Però è impressionante se pensi a quante persone siano tornate ad informarsi sugli eventi di Chernobyl (o addirittura sul tema della fisica nucleare), anche e proprio per merito della serie.

 

Sì, ma queste persone sono davvero interessate o è una moda passeggera?

 

3 ore ago, kado' ha detto:

Ora non c'è video YT sul tema che non contenga tormentoni idioti, frasi chiave e/o citazioni alle puntate.

 

Appunto questo mi fa pensare che sia solo una conseguenza della superficialità delle persone. Ora tutti citano la serie così come prima si citava Harry Potter o i film della Marvel. Poi dopo un paio di mesi tutto nel dimenticatoio. Vengono in mente tanti altri esempi, quasi tutte le serie e i film "basati su fatti (di cronaca) reali". La maggior parte, trattandosi di intrattenimento, come è giusto che sia puntano su fattori emotivi, cose che possono coinvolgere lo spettatore così da attirare la sua attenzione. Ed è anche normale che sia così. Ma poi la gente confonde intrattenimento con informazione e dunque si vede una serie e pensa di aver visto un documentario. Questo a me non va bene, perché può davvero fare danno. Cito spesso un episodio con un mio amico che il giorno dopo essere andato a vedere Il Codice Da Vinci al cinema mi disse "oh, ma io tutte quelle cose sui templari non le sapevo, devo informarmi", e non credo l'abbia mai fatto, però per fortuna è una persona assennata e ha capito da solo che era un'opera di fantasia. Tuttavia non ci giurerei che tutti quelli che hanno visto Chernobyl sappiano fare tale distinzione...

 

3 ore ago, kado' ha detto:

Forse l'incompletezza della narrazione è pure voluta, così come lo sono sicuramente le licenze prese in fase di narrazione.

Bisognerebbe ascoltare i podcast di C. Mazin (l'autore) per comprendere meglio alcune delle divergenze tra realtà e fatti narrati. Penso che una ricostruzione accurata e incontrovertibile degli eventi sia ormai impossibile, nonostante alcuni dei testimoni diretti siano ancora in vita. Il fatto che ci siano state diverse inchieste interne in merito ne è un po' la prova. Buona parte delle varie ricostruzioni sono basate sui diari e sulle testimonianze di persone certamente presenti, ma che magari per tornaconto personale o circostanIale non erano necessariamente obiettive.

Su questo la serie ha giocato molto, ma se il fine era di riavvicinare i telespettatori a un dramma reale, e spingerli a informarsi in prima persona piuttosto che avere tutta la pappa pronta, non mi sento di biasimarli più di tanto. Un vero e proprio documentario non so se avrebbe venduto/appassionato altrettanto, perché le storie attecchiscono meglio quando portano con sé una qualche conclusione di rilevanza morale, un insegnamento ben definito. In questo caso la morale della serie verte sul "costo delle menzogne", che però in un documentario il più possibile aderente ai fatti risulterebbe essere solo una delle tante concause del disastro. 

 

Non conosco le scelte registiche e di sceneggiatura, ma da spettatore ho visto un certo senso di incompletezza, noia in diverse parti ed eccessiva enfasi sulla questione emotiva. Poi magari era voluto ma nel complesso reputo il prodotto finale un po' monco perché sembra voler stare a metà tra fiction e documentario. Come storia per intrattenere ha diversi punti morti e troppi "spiegoni" scientifici (peraltro da molti ritenuti troppo complessi quando secondo me erano fin troppo lacunosi). Come documentario è poco attendibile perché molto di parte e comunque racconta una versione (non in che misura veritiera o plausibile perché non mi sono mai informato sulla vicenda in dettaglio) viziata dalla connotazione dei personaggi palesemente enfatizzati per necessità televisive.

Quindi per me è una serie interessante ma con diversi difetti. E a mio parere questi difetti sono dovuti al voler fare un prodotto a metà tra intrattenimento e informazione, che ha fallito su entrambi i fronti.

 

* In conclusione, serie come Chernobyl sono fallimentari? Assolutamente no. Sono inutili per aumentare l'informazione e sensibilizzare il pubblico su un disastro storico che ci tocca da vicino e che non dovremmo trascurare? Assolutamente no anche in questo caso. Ovviamente ci sarà chi si informerà per bene e prenderà davvero coscienza di ciò che è successo andandosi ad informare, mentre molti altri ne parleranno per qualche settimana e poi dimenticheranno tutto. Sarà comunque un successo anche se parziale. E che ben venga, questa come altre serie e film del genere. Però, personalmente, in un mondo utopico, mi piacerebbe che opere del genere anziché scrivere "tratto da una storia vera" le pubblicizzassero con lo slogan "anche se si ispira a fatti realmente accaduti se davvero questo telefilm vi ha colpito andatevi ad informare seriamente su libri, articoli, documentari e fonti complete ed attendibili, perché questa è una drammatizzazione che vi offriamo principalmente per intrattenervi e non per informarvi". Tutto qui.

 

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