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Cosa stai leggendo? - consigli e recensioni


Messaggi raccomandati

  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...
Inviato
  Il 07/03/2016 at 23:40, Helder ha scritto:

Sei offeso perché sei stato escluso dalle beatitudini?

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In effetti mi sarei accontentato del cesto di frutta.

 

  Il 08/03/2016 at 09:02, momo ha scritto:

Intanto ho iniziato la Ragazza del treno

Un po' una presa a male al momento...

l'horror non è mai triste...

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Ho letto che ne stanno facendo l'adattamento cinematografico, ma non mi sono informato. Se il romanzo merita fai sapere che io preferisco leggere prima il romanzo e se poi il film me lo consigliano mi toccherà rimandarlo. Quindi se il romanzo è bello cerco di metterlo in coda al più presto.

Inviato

Beh, dipende, se si parla di cesti di frutta allora sì, probabilmente non mi piace. In caso contrario non è detto, a me ogni tanto va di leggere roba diversa, al momento sto leggendo un romanzo assurdo su un tizio che va alla ricerca di un mostro lacustre tipo quello di Loch Ness, per dire.

  • 1 anno dopo...
Inviato
  Il 09/08/2017 at 15:04, Marco1306 ha scritto:

Shantaram di G. D. Roberts

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Molto bello, mi piacerebbe sentire i tuoi commenti una volta che l'avrai finito, magari in una discussione apposita, che secondo me se la merita. Io l'ho letto l'estate scorsa proprio in questo periodo.

 

Io invece sto leggendo Il Pendolo di Faucault di Umberto Eco.

Inviato

Shantaram è quel che è, di sicuro Roberts ha un po' la presunzione di insegnare e dare un messaggio moralista (se non ricordo male è stato studente di filosofia e spesso attinge dai suoi studi, anche se in maniera maldestra come dicevi tu), ma non è rovina troppo il romanzo nell'insieme. Di sicuro la trama è rocambolesca e un po' esagerata, ma è bello anche per quello. Sembra di leggere un romanzo d'azione, ma non solo, c'è anche la parte filosofica (che può non piacere), ma soprattutto viene descritta una cultura e un lato del mondo che noi occidentali conosciamo molto poco. A me ha entusiasmato anche Shogun di Clavell, per lo stesso motivo. Al di là della trama e delle tematiche, sono libri che offrono uno scorcio su qualcosa che, nonostante la globalizzazione e la potenza di internet, ancora sfugge al pubblico dominio. Per questo più che per altro, è stato un libro che è riuscito a stupirmi e colpirmi più di altri. Anche se poi, stringendo, non è un capolavoro e non racconta chi sa che cosa, è stato comunque un libro che ha saputo appassionarmi e che penso ricorderò a lungo. Motivo per cui mi capita spesso di consigliarlo.

 

Il Pendolo di Faucault mi sta lasciando un po' perplesso. Anche io ho letto solo Il Nome della Rosa di Eco e trovo questo, come quello, molto ben costruito e architettato, ma un po' troppo didascalico. Più che un romanzo sembra una ricerca enciclopedica. Di sicuro è gradevole da leggere, ma non essendo appassionato di templari ed esoterismo penso che dimenticherò quasi tutto un mese dopo aver terminato il libro. Ma sono appena ad un terzo, magari cambierò idea.

  • 8 mesi dopo...
Inviato
  Il 24/04/2018 at 21:18, Manüüü ha scritto:

Ho scaricato due libri che mi ispiravano leggendo la trama: Norwegian Wood e Non lasciarmi. Qualcuno di voi li ha letti? Vale la pena leggerli? 

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Norwegian Wood l'ho trovato molto furbo, è il classico libro che non si discosta troppo dallo stile dell'autore ma ammicca alla grande massa per tematiche e situazioni drammatiche trattate. Di sicuro come hanno detto ha un interessante approfondimento psicologico dei personaggi, come in tutti i romanzi di Murakami, ma ho letto diversi suoi romanzi e questo continuo a trovarlo il peggiore. Sarà anche che mi lascio influenzare dal fatto che tutti lo idolatrano e lo incensano ovunque, ma l'ho trovato molto banale e poco incisivo, mentre in altri suoi romanzi si vede che è uno scrittore con grande fantasia che riesce a rendere intriganti anche sviluppi che generalmente non mi piacciono. Secondo me è più bravo quando va nella sfera dell'onirico. Rimane uno scrittore che non mi entusiasma ma che leggo sempre volentieri per verificare se ha fatto quel piccolo salto che secondo me manca ai suoi lavori, finora non mi ha ancora stupito, ma a parte Norwegian Wood, appunto, non sono mai rimasto deluso.

 

Non lasciarmi non l'ho letto ma me ne hanno parlato molto bene. Ne hanno fatto anche un film ma sto aspettando di leggere il libro prima. Magari fai sapere com'è.

 

  Il 25/04/2018 at 21:27, Dead_Star ha scritto:

Ho appena finito di leggere Uomini e Topi di John Steinbeck che mi è piaciuto molto e nei prossimi giorni inizierò Flatlandia di Edwin Abbott

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Uomini e Topi è un classico, non mi è piaciuto molto perché non sono un amante dei romanzi di formazione, ma di sicuro è una bella lettura. Flatlandia è appassionante nella sua semplicità. Ne vidi anche una trasposizione a cartone che purtroppo non rende al meglio, ma è sicuramente un'opera che consiglierei a chiunque. 

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Io sono anni che leggo Murakami anche se non mi convince del tutto. Tra l'altro penso che Norwegian Wood sia il suo romanzo peggiore (giuro che non lo faccio apposta ad essere sempre controcorrente, ma credo che molto sia dovuto al fatto che l'ho sentito esaltare da chiunque e quando l'ho letto mi ha deluso molto quindi è una reazione a questo fenomeno). L'ho trovato lontano dal suo stile (che spesso ammicca al soprannaturale) e con una storia piuttosto banale che ricalca molto la moda del drammatico molto in voga specie in Italia. Poi ovviamente lui è un bravissimo scrittore, anche se troppo occidentalizzato, quindi il romanzo in sé ha i suoi pregi come il resto dei suoi romanzi. Anche se io ci trovo sempre qualcosa di incompleto e non mi convinco mai del tutto, ma se non ci trovassi qualcosa di valido non continuerei a leggerlo.

Quindi secondo me se è piaciuto Norwegian Wood non è automatico che piacciano anche gli altri romanzi di Murakami. Ad esempio 1Q84 è molto interessante ma forse è il romanzo che mi ha lasciato più perplesso a livello di sviluppo della trama, specie nella seconda metà. 

 

Già che ci sono dico che io sto leggendo V di Thomas Pynchon, in realtà l'ho iniziato a febbraio ma l'ho messo da parte diverse volte leggendo altro nel frattempo (cosa che in genere non faccio mai) perché ha uno stile che trovo interessantissimo pur non piacendomi. Spero di finirlo a breve anche perché quest'estate stavo valutando se iniziare finalmente Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Inviato

Considerando che a me non piace quasi per niente il fantasy, il fatto che sia sui generis non mi dispiace affatto. Ne ho sentito parlare da tanto, ben prima della serie, anzi, me lo consigliò proprio un giocatore di lupus in occasione dell'annuncio delle riprese della prima stagione, che aspettava da anni. Il fatto che abbia acquisito notorietà grazie alla serie è, ovviamente, uno dei motivi che mi ha spinto a volerlo leggere (più che altro per le centinaia di persone che me lo hanno consigliato). Io finora mi sono salvato da molti spoiler (non tutti, purtroppo) e contavo di iniziare la lettura solo a saga ultimata (o dopo la morte di Martin, quella delle due che arrivava prima). Ma sfinito dai rischi di spoiler e commenti in rete, ho deciso di acquistarlo e valutare di violare la mia legge di non iniziare mai qualcosa di incompiuto. In questo ti capisco Knaves.

A livello letterario non mi aspetto niente di particolare, come stile, a livello narrativo invece mi hanno detto che è molto intrigante per il cambio di punti di vista. Sui personaggi e caratterizzazioni, essendo un grande fan di Dune di Herbert, non mi stupirò particolarmente di vedere personaggi non completamente positivi o negativi.

Merlin non l'ho mai visto perché già la pubblicità mi sembrava noiosa, era valido? Comunque meglio, così non ho paragoni o aspettative al riguardo. Comunque sono almeno due anni che valuto di iniziare la saga e ho comprato i volumi da un anno (prima l'avrei preso in biblioteca), non escludo che passino altri due anni prima di iniziarla davvero.

Inviato
  Il 23/07/2018 at 19:10, Bucche ha scritto:

Ma 1q84 é la parodia di 1984 di Orwell?

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No, ma il titolo ovviamente vi fa riferimento. Anche perché in giapponese "nove" si dice kyu, ovvero la pronuncia di "q" in inglese. Il titolo viene spiegato nel romanzo stesso, ad ogni modo al di là dell'omaggio al famoso romanzo, non c'è alcun collegamento a livello di storia, trama o personaggi.

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Mi hanno prestato I Segreti di David Lynch di Marino, dove il creatore di davidlynch.it analizza e commenta le opere più ostiche di Lynch (Strade Perdute, Mulholland Drive, INLAND EMPIRE e Twin Peaks The Return). Ero molto scettico, ma a partire dall'introduzione mi ha subito preso.

  • 6 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Io lessi il primo e l'ultimo libro. Il primo lo trovai troppo infantile, l'ultimo era di sicuro avvincente, vista l'azione e comunque le aspettative della conclusione della saga, però ammetto che avendo preso come riferimento i film per tutto ciò che non avevo letto, mi ha rovinato l'esperienza di lettura. Non sono mai stato un appassionato di Harry Potter, ma non lo trovo pessimo, forse un minimo l'ho snobbato a causa del grande successo (che per me è insolito, ce ne sono di saghe simili e non mi spiego come mai questa sia così popolare rispetto ad altre). Poi magari un giorno deciderò di leggerli tutti e mi ricrederò, commenti come questo mi mettono la pulce nell'orecchio, ma per ora ho troppa roba in arretrato.

 

Io invece sto leggendo Proletkult dei Wu Ming. Era da un po' che non li leggevo e devo dire che nonostante mi sia voluto preparare sorbendomi Stella Rossa di Bogdanov, che ho trovato noiosissimo, è sempre un piacere leggere questo collettivo e si legge davvero bene nonostante la trama sia meno entusiasmante di altri loro lavori.

 

Ne approfitto per fare un po' di pubblicità ad un'idea che speravo decollasse: proposta di gruppo di lettura e/o ring 

 

Modificato da absolute
Inviato

Non ho capito, vuoi fare la lista dei libri citati in questa discussione? In tal caso sarebbe bello averla nel primo post. Se invece vogliamo fare un gruppo di lettura come proponevo nel link, per prossime letture (magari da segnalare anche qui in questa) direi di aprirne un'altra.

Inviato

Ah, io uso anobii per quello. Comunque io farei una discussione a parte o solo tua (quindi volendo c'è anche la sezione blog) o una discussione che vale per tutti dove però tieni aggiornato solo un post con la tua lista personale e gli altri possono fare altrettanto. Ma a quel punto "vieterei" i commenti lì, dove andrebbero solo le liste. Comunque non la farei qui che diventa dispersivo.

  • 3 mesi dopo...
  • 2 anni dopo...
Inviato

Ce l'ho in lista da anni ma non ho mai avuto il coraggio di leggerlo proprio perché mi sembrava molto ostico. Ne ho sentito molto parlare ma non conosco nulla di Thoreau, forse non è il miglior titolo da cui iniziare, eventualmente cosa consiglieresti?

 

Io sono un po' in pausa lettura, infatti volevo andare avanti col progetto gruppo di lettura qui sul forum ma vedo poca gente interessata, se ti va dacci uno sguardo che magari ci dai lo stimolo per riprendere.

 

Comunque ho da poco riascoltato Ma Che Cosa È Quest'amore di Achille Campanile. Lo avevo già letto e ho ascoltato una lettura integrale a più voci curata dalla Rai davvero ben fatta, mi è piaciuto e mi sono divertito come se fosse stata la prima lettura. Lo consiglio vivamente, ma deve piacere il genere.

  • 1 mese dopo...
Inviato

Io ho ripreso per la seconda volta IlMistero.doc di Matthew McIntosh, che avevo abbandonato per mancanza di tempo dovendolo riconsegnare in biblioteca. L'ho ripreso per le vacanze e penso di andare un po' avanti, ma è troppo voluminoso per riuscire a finirlo. Diciamo che me lo aspettavo più avvincente, si tratta sempre di letteratura ergodica ma per ora non regge neanche l'accostamento con Casa di Foglie. Vedremo.

 

Invece ho in ascolto l'audiolibro de La Cognizione del Dolore di Gadda, davvero bello, scritto benissimo e ho trovato anche una versione commentata da Sandro Lombardi molto interessante. Dovrò approfondire Gadda, avevo letto solo Quer Pasticciaccio de via Merulana, ma non avevo colto all'epoca la sua maestria con la lingua italiana.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Finito oggi (l'audilibro di) Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley. Colpevolmente non l'avevo ancora letto nonostante fosse tra le letture in programma da quindici anni, dopo la lettura di 1984, visto che erano spesso accostati in quanto romanzi distopici. Molto interessante, diverso da come me lo aspettavo, solleva tematiche davvero avvincenti e non risente particolarmente del passaggio del tempo. 

  • 1 mese dopo...
Inviato

Ogni volta mi dico che era l'ultima volta, ma quando sento che esce un nuovo libro di Palahniuk ci ricasco sempre e lo leggo. Fortunatamente da anni li prendo in prestito in biblioteca, ancora mi pento di aver speso soldi per Pigmeo, che regalai ad un amico scusandomi per il misfatto nonostante lui lo volesse leggere contro le mie obiezioni. L'invenzione del Suono forse si risolleva minimamente rispetto agli ultimi romanzi (a parte Pigmeo, forse ad oggi il titolo peggiore della sua bibliografia, anche Sventura e Beautiful You non scherzavano in quanto a bruttezza) ma rimane davvero ampiamente mediocre. Per quanto abbia apprezzato i primi romanzi (a parte il celebre Fight Club, meritano molto anche Invisible Monsters, Soffocare e a tratti anche Survivor) da tempo ormai ha fatto il suo tempo, il suo stile che forse poteva apparire incisivo all'epoca, oramai si perde in un panorama letterario in cui Palahniuk sembra la caricatura di sé stesso, vuole puntare a strabiliare inventando ogni volta qualcosa di più sensazionale di prima, fallendo miseramente. E se nel penultimo Il Libro di Tablott arrivava anche ad autocitarsi in maniera sarcastica (forse l'unica cosa simpatica dell'intero libro), sembra decisamente che non abbia più nulla di aggiungere alla sua opera. Sarò forse che sono cresciuto io cambiando i miei gusti (Fight Club letto a vent'anni fa un effetto diverso, sicuramente), ma questo L'Invenzione del Suono, così come tutti gli ultimi romanzi, mi lasciano davvero poco. Stento a ricordare le trame, o persino i titoli, dei suoi romanzi (per assurdo ricordo Pigmeo solo perché lo cito spesso come una delle cose più noiose e difficili da portare a termine), dopo ogni nuovo romanzo mi rimane solo la sensazione di disappunto (come recita la maglietta dell'autore nella quarta di copertina di questo ultimo romanzo, vedi spoiler) e la poco convinta promessa di non dargli più possibilità. Ma poi voglio sempre dare una seconda possibilità e ci ricasco sempre. Spero di convincermi una volta per tutte che sia il caso di finire di seguire questo autore, anche perché oramai sono più le delusioni che i bei ricordi.

 

(un paio di anni fa ho riletto un suo romanzo, Ninna Nanna, di cui davvero non ricordavo nulla, l'ho riletto rivivendo i colpi di scena come se fosse la prima lettura eppure ho già ridimenticato il tutto, ma per quanto non fosse pessimo come gli ultimi romanzi, rimaneva mediocre anche quello, quindi sì, dovrei proprio abbandonarlo)

 

Immagine della quarta di copertina, non è uno spoiler sulla trama

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  • 4 settimane dopo...
Inviato

Io ho appena ascoltato la prima mezz'ora dell'audiolibro di Via col Vento. Sembra molto interessante e fortunatamente ricordo poco del film. Si annuncia una buona compagnia in queste mattinate in macchina. 

  • 8 mesi dopo...
Inviato

C'era una citazione che non mi sono segnato ma che ricordo avrei voluto segnarmi. Purtroppo l'ho dimenticata e non la vedo tra quelle segnate da te. Era una frase decontestualizzata ma ho rimosso anche l'argomento. Dovrei riprenderlo in biblioteca per ritrovarla ma penso che non succederà mai...

  • 1 mese dopo...
Inviato

Non sono un amante delle raccolte di racconti. Quindi il primo non lo consigli. Vediamo se consigli questo secondo libro, considera però che non mi entusiasma la comicità di Lundini.

 

Io sto leggendo Il Problema dei Tre Corpi, ma sono fermo da un po', oramai dedico tempo alla lettura solo con gli audiolibri in macchina e lì sto ascoltando La Fata Carabina di Pennac, letta da Bisio. Su Pennac ho pareri contrastanti, non mi prende del tutto ma è abbastanza scorrevole a tratti gradevole. Però mi lascia poco.

Inviato

Io ho letto Il Paradiso degli Orchi anni fa e lo ricordo vagamente (nel frattempo dovrei anche aver visto il film, ma anche quello l'ho quasi totalmente rimosso). Ho visto che questo era il secondo capitolo del ciclo di Malaussene e ho voluto dargli una seconda possibilità. Ma penso che poi mi fermerò ancora perché non è il mio genere. Però Pennac scrive bene ed è sempre piacevole leggerlo (o ascoltarlo, nel mio caso). 

 

Io ho sempre pareri contrastanti, essendo rompiscatole per natura devo sempre oppormi ai pareri altrui, ma spesso anche ai miei.

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