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Quindi Charlie Hebdo?


Ospite Knaves

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1 ora ago, kado' said:

Il comune di Amatrice intende querelare C. Hebdo.

 

Inutile quanto anticostituzionale, a mio avviso.

 

Vero.

A proposito di satira e umorismo, domani si dovrebbe votare in aula la legge sul cyberbullismo (se non sbaglio, magari non è così). Tipo che non potrò più dare a Eco dell'ubriacone. Ma serio eh.

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Non fui JesuisCharlie. Eppure il loro stile è sempre lo stesso: sull'islam, sul papa, su di loro e infine su Amatrice.

Le loro vignette possono piacere, possono non piacere più la seconda che la prima eppure ne parlano più i secondi che i primi, in ogni caso in fatto di marketing ci sanno fare.

Quello che disegnano la dobbiamo chiamare satira? Non lo so. Eppure se non piace basterebbe solamente ignorare quello che fanno invece di dare ulteriore visibilità.

Tutta questa premessa per dire che a me quella vignetta è piaciuta, deride gli italiani esattamente per quello che sono e la morte non è nemmeno un effetto collaterale di una "disgrazia". Rispetto tutti coloro che hanno perso i loro cari sotto le macerie, nella vignetta vedo solo ritratta la realtà, nonostante ciò nei giorni passati ho seguito sui social la lapidazione di Charlie Hebdo senza che alcuno spiegasse cosa ci vede di offensivo, infondo non ho sentito nemmeno la motivazione che ha spinto il sindaco a rivolgersi al tribunale.

Quest'ultimo ha annunciato che tutti i soldi che prenderebbe da un eventuale sentenza favorevole andrebbero nel fondo di ricostruzione. Il sindaco ignora che cause di questo tipo sono più perse che vinte e gli avvocati costano. E a processo perso non pagherebbe solo l'avvocato della parte "offesa" ma anche di Charlie Hebdo e tutte le spese processuali. Ovviamente pagati con fondi di tutti gli amatriciani, quindi tolti alla ricostruzione. Se non fosse triste l'azione del sindaco sarebbe comica (le virgole mettetele dove vi pare).

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13 ore ago, Franz said:

Eppure se non piace basterebbe solamente ignorare quello che fanno invece di dare ulteriore visibilità

a me continua la fase post ferie dove non ho l'indignazione facile, fossi diventata saggia?

la vignetta non l'avrei mai disegnata così, fa male quando il cuore è ancora addolorato, ma sì, è il loro stile

non li conosco moltissimo, e non ci tengo in particolar modo, ma le vignette che ho visto in rete sono tutte contrarie al mio gusto e alla mia sensibilità, non riesco però a prendermela di più quando mi riguarda

e comunque spiace che la si sia letta come una cosa contro le popolazioni del terremoto

capisco la scarsa lucidità di chi lo ha subito, ma il resto degli italiani forse un pochino di più potevano provare a dare una lettura diversa 

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Se sia costituzionale o meno, la querela, dipende dallo stabilire la natura esatta delle vignette.

Se le vignette sono satira, la querela sarebbe oscurantismo.

Se le vignette non sono satira, ma insulto, la querela è perfettamente legale, e un giornale non gode di esenzioni speciali.

Detto ciò, trovo stupida la cosa. Ma non sapendo quali "calcoli" ci siano dietro la "messinscena", è difficile stabilire se sia un errore o meno.

Dal mio punto di vista di persona estranea e (marginalmente) coinvolta emotivamente, ho già detto che quella non è satira, ma la querela offre una pubblicità che io volentieri mi sarei risparmiato.

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2 ore ago, momo said:

capisco la scarsa lucidità di chi lo ha subito, ma il resto degli italiani forse un pochino di più potevano provare a dare una lettura diversa 

Vabeh ma il livello medio delle reazioni che ho letto andava dal "fanno i fighi e non hanno il bidet" al "comunque in italia si mangia meglio".

Se il livello delle argomentazioni è questo non puoi aspettarti che arrivino da gente pensante.

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7 minuti fa, Knaves said:

Le prime non insultano niente, a mio avviso. Ma suppongo che si intenda "la memoria dei morti". Quella sulla mafia, in assenza di prove sulla mafia all'amatriciana potrebbe costituire diffamazione.

 

Quando l'ospedale pubblico è completamente inagibile e la scuola pubblica subisce gravi lesioni è difficile non parlare di "mafia".

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Le prime vignette per me offendono le vittime senza denunciare un bel niente. Appiccicarci una motivazione intertestuale è un sofismo, soggettivo, ma che non fanno parte della cosa in sé.

Le seconde, sono una giustificazione di comodo, basata sul pregiudizio dell'Italia mafiosa. C'è però da dire che la mafia non è solo "quelli che sparano" ma va intesa anche in senso lato, e se parliamo di appalti dati a gente incompetente, o costruzioni fatte al risparmio aggirando alcune leggi, possiamo parlare anche di mafia.

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Non lo so. Se le cose fatte alla carlona sono mafia allora è mafia un po' tutto qui. Francamente detesto il concetto di mafia che hanno all'estero. Se due francesi litigano sono litigiosi. Se lo fanno due italiani sono mafiosi. Il semplice fatto che abbiamo un timbro vocale alto lo ritengono mafioso intimidatorio. È che di cazzate ne ho sentite troppe.

 

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Non parlo di cose fatte alla carlona. Quello è fisiologico dell'essere umano.

Ma come definisci un gruppo di politici che favoriscono attraverso appalti truccati alcuni costruttori e non altri? Come definisci una società dove alcuni individui non permetto ad altri di godere degli stessi diritti?

Poi sì, concordo con te che all'estero ci attribuiscono un marchio, e lo estendono a tutto ciò che non funziona.

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È associazione a delinquere. In Italia è spesso legata a qualche sorta di organizzazione cupolare, politica o meno. Però darci dei mafiosi mangiapasta è al livello che citava prima Helder, sui bidet e i formaggi che puzzano.

Il che non vuol dire che sia tutto, tendenzialmente, vero. Da entrambe le parti.

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Sai cosa, se noi italiani siamo i primi a darci dei mafiosi, e ad esportare questa immagine, come fanno gli altri a non buttarsi a pesce?

Se una schifezza di romanzo come Gomorra (e uso la parola romanzo perché è fiction, fantascienza, non saggio) è considerato il manifesto della coscienza italiana, prima dagli italiani, e di riflesso dagli stranieri, come possiamo aspettarci di essere definiti in altri termini?

Alla fine non me la prendo più di tanto per la parola Mafia. Siamo noi a volerlo.

Ma il principio della Mafia, quello che fa chiudere la gente in gruppetti e aiutare gli amici a discapito di tutti gli altri, è una cosa trasversale che appartiene a tutti i popoli e tutte le culture.

Clan, in scozzese, vuol dire famiglia. krysha (mi pare si scriva così), in russo vuol dire tetto, ma semanticamente vien tradotto come casa/famiglia, ed è come si definiscono i cartelli russi (e di tutta l'Europa dell'Est in genere). Nella yakuza e nelle triadi cinesi, se entri, tagli ogni legame con la famiglia di sangue e devi fedeltà solo ai nuovi fratelli. La malavita organizzata, in ogni parte del mondo, esaspera soltanto questa qualità umana del "stringersi a gruppetto". Alla fine, discendiamo dalle scimmie. Io tolgo le pulci a te, tu le togli a me. Io guardo se viene il leone quando dormi, tu fai la sentinella quando dormo io.

Non darei comunque peso a chi dice "tanto non hanno il bidet", perché la maggior parte della gente la usa come battuta, non come argomentazione. Che gli vuoi rispondere a chi fa vignette così? battuta per battuta, almeno la seconda è vera, e fa anche ridere.

 

 

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