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Inviato

Ho scoperto Lanthimos con "La Favorita" ma è stato The Lobster a farmi apprezzare Kynodontas.

Me l'hanno descritto come angosciante e senza senso. Tutt'altro direi.

Apprezzo molto il modo in cui Lanthimos ricostruisca una microsocietà e di questa voglia renderci testimoni di una piccola finestra temporale.... e ci parla di amore, in tutte le sue forme, forse non quelle più felici. Forse è per questo che lo adoro.

  • 4 settimane dopo...
  • Game Master
Inviato

Il primo aggettivo che mi viene in mente per commentare il film è asfissiante . È così evidenziato il senso di chiusura di quell'educazione che più di una volta le scene mi hanno evocato un senso di mancanza d'aria

Spoiler

che ho avvertito sopratutto nelle scene di sesso, almeno in quelle iniziali. Poi ad un certo punto i figli sentono la necessità di liberarsi da quegli schemi così rigidi. 

a tratti interrotto da sprazzi di violenza di un certo impatto

Spoiler

Quando la figlia maggiore Bruce, interepretata dalla meravigliosa e brava Papoulia, si rompe il canino con il peso è decisamente un punto di rottura drastico. Che segna la possibilità di uscire fuori casa

In generale gli attori son stati così bravi da rendere impossibile empatizzare con loro

Molto belle anche le scenografie

Il regista è stato davvero bravo

 

 

 

Inviato

L'Isolamento cognitivo mi ha dato quasi un senso di tranquillità, perché fornisce tutti i presupposti per assumere che quella è una condizione pressoché eterna.

Un'aberrazione semplice e crudele, il mito della caverna che non passa mai di moda.

 

 

Inviato
22 ore ago, Mescalina ha detto:

Il primo aggettivo che mi viene in mente per commentare il film è asfissiante 

 

Ah questo per me si adatta meglio al suo altro capolavoro, The killing of a sacred deer

  • 3 settimane dopo...
Inviato
On 18/2/2020 alle 15:39, mariosan ha detto:

È meraviglioso tutto quello che fa. Livello Lars Von trier (e per me è molto positivo) 

Livello che non mi piace molto da quell'unica opera che ho visto (ninphomaniac), ma magari gli altri film fatti sono belli.

 

Questo comunque pare interessante, gli darò un'occhiata

  • 1 mese dopo...
Inviato

Io sono contento di averlo visto. Ringrazio chi l'ha proposto. 

 

È una palese rivisitazione della caverna di Platone, in cui non è ben noto cosa abbia portato la famiglia a seguire in maniera dogmatica quel particolare stile di vita. La causa non viene fornita perché non è importante, come nel mito. Il fulcro sono piuttosto le conseguenze, e il film secondo me le esplora in maniera impeccabile. A fine visione è inevitabile chiedersi se i concetti di normalità che riteniamo ormai assimilati siano davvero nostre personali conclusioni, o se si tratti in realtà dettami imposti dall'alto (e quindi da chi è venuto prima).

Perché l'anomalia raccontata nel film è innegabilmente la normalità dei ragazzi, da sempre: non hanno modo di vedere oltre.

Quindi per confrontarci con l'assurda realtà dell'isolamento e riconoscerla come tale, siamo chiamati a rispolverare i nostri preconcetti di normalità, e forse, più o meno inconsciamente, a rimetterli in dubbio. Come fa Bruce.

Inviato

Pellicola molto interessante, parte pesantina, ma è perchè ci si deve abituare ai comportamenti di questa famiglia atipica. 

I gesti, i dialoghi, le situazioni.

Mi ha stupito piacevolmente ed ho trovato veramente bravi gli attori.

 

Inviato (modificato)

Il discorso che mi ha fatto più riflettere è che il mondo come lo vediamo noi è tutto basato su assiomi o concetti assimilati da generazioni e generazioni di persone.

Nel senso che, per fare un esempio stupido, pensate se ad un bimbo venga insegnato per anni che questo è il rosso e questo il verde, e poi immaginare se questa persona venga immessa nella nostra società cosa possa succedere.

Che io sappia queste concezioni sono uniche e esclusive di noi umani, ma che non esistono in altri animali nel senso che vivono solo ed esclusivamente secondo il proprio istinto. Di conseguenza siamo gli unici che, nel momento in cui per eventi straordinari ci decadono improvvisamente convinzioni impermeate nel nostro normale modo di vivere, possiamo anche arrivare alla pazzia.

Pensate a cosa stia succedendo in questo momento per via del coronavirus, che ci ha portati improvvisamente a rinchiuderci totalmente in casa, e quanto si desideri anche il solo andare a prendere un po' d'aria fuori, o farsi una corsa o passeggiata, cosa che magari alcuni non facevano da anni.

Al momento sto vedendo anche il telefilm Legion, e a tratti ripercorre anche argomenti sulla mente delle persone, senso di smarrimento, sdoppiamento della personalità ecc anche se in contesti completamente diversi.

 

E niente, mi sarebbe piaciuto sapere cosa sarebbe successo sul finale, ma va bene anche così.

Modificato da L Lawliet
Inviato
22 minuti fa, L Lawliet ha detto:

Il discorso che mi ha fatto più riflettere è che il mondo come lo vediamo noi è tutto basato su assiomi o concetti assimilati da generazioni e generazioni di persone.

Nel senso che, per fare un esempio stupido, pensate se ad un bimbo venga insegnato per anni che questo è il rosso e questo il verde, e poi immaginare se questa persona venga immessa nella nostra società cosa possa succedere.

Che io sappia queste concezioni sono uniche e esclusive di noi umani, ma che non esistono in altri animali nel senso che vivono solo ed esclusivamente secondo il proprio istinto. Di conseguenza siamo gli unici che, nel momento in cui per eventi straordinari ci decadono improvvisamente convinzioni impermeate nel nostro normale modo di vivere, possiamo anche arrivare alla pazzia.

Pensate a cosa stia succedendo in questo momento per via del coronavirus, che ci ha portati improvvisamente a rinchiuderci totalmente in casa, e quanto si desideri anche il solo andare a prendere un po' d'aria fuori, o farsi una corsa o passeggiata, cosa che magari alcuni non facevano da anni.

Al momento sto vedendo anche il telefilm Legion, e a tratti ripercorre anche argomenti sulla mente delle persone, senso di smarrimento, sdoppiamento della personalità ecc anche se in contesti completamente diversi.

 

E niente, mi sarebbe piaciuto sapere cosa sarebbe successo sul finale, ma va bene anche così.

Il finale aperto aveva molto senso, se ci pensi. 

Non voglio dire cose che rovinerebbero la visione a chi non l'ha mai visto, però quella ragazza aveva un unico obiettivo.

Considerando le variabili possibili, direi che ci è riuscita in ogni caso.

  • 3 mesi dopo...

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