Scary Movie 3

[kado']

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà

2003 ‧ Film per ragazzi/Horror ‧ 1h 25m

 

5,5/10IMDb2,8/5MyMovies6,5/10Everyeye Cinema

Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà è un film parodia del 2003, diretto da David Zucker e tra gli altri interpretato da Anna Faris, Charlie Sheen, Drew Mikuska e Leslie Nielsen. Wikipedia

[absolute]

Non l'ho rivisto con voi ieri ma pur non distinguendoli uno dall'altro non ho mai apprezzato nessun capitolo. Però ho visto che questo è stato diretto Zucker, stesso regista de L'Aereo Più Pazzo del Mondo e Una Pallottola Spuntata (infatti c'è Nielsen in questo Scary Movie e penso sia merito del regista). Più che altro sarei curioso di sapere come sono state rese le parodie. Da una veloce ricerca in rete ho trovato la lista (purtroppo dall'inaffidabile yahoo answers) e vorrei un giudizio da voi che l'avete visto di recente, più eventuali aggiunte correzioni. 

[sigfried]

14 minuti fa, absolute said:

Non l'ho rivisto con voi ieri ma pur non distinguendoli uno dall'altro non ho mai apprezzato nessun capitolo. Però ho visto che questo è stato diretto Zucker, stesso regista de L'Aereo Più Pazzo del Mondo e Una Pallottola Spuntata (infatti c'è Nielsen in questo Scary Movie e penso sia merito del regista). Più che altro sarei curioso di sapere come sono state rese le parodie. Da una veloce ricerca in rete ho trovato la lista (purtroppo dall'inaffidabile yahoo answers) e vorrei un giudizio da voi che l'avete visto di recente, più eventuali aggiunte correzioni. 

 

Ho letto solo la prima lista, e neanche tutta, e c'era già un errore. Tipo quando la protagonista incontra l'architetto di Matrix, nella lista viene citato un altro film. Ma sostanzialmente è corretta. Forse c'è qualche film di troppo, boh.

Le parodie non sono rese male, a mio giudizio. Specie quelle su Signs. Perché prendono veramente in giro il film nei suoi punti deboli (e assurdità), mentre altre sono molto più forzate. Non che una parodia debba prendere in giro eh, ci tengo a precisarlo. Anzi, per essere più precisi: la parodia su Signs funziona perché si conosce la materia parodiata. Che poi la prenda in giro è accidentale, inteso non come casuale, ma anche nella forma etimologica di "cadere addosso" nel senso di voluta. Perché ogni parodia o allusione per funzionare deve essere "voluta".

 

Il problema di questo genere di ironia, è lo stesso della cosiddetta cultura pop, o cultura spazzatura, che abbonda di riferimenti culturali che vengono sostituiti alla velocità della luce, così che da una generazione all'altra diventano incomprensibili.

Non ricordo se fosse in Diario Minimo, o in una Bustina di Minerva, sempre di Eco, che spiegava con un esempio semplice e intuitivo i meccanismi dell'ironia, che lui semplificava in una frase: "chi non sa, ride; chi sa, ride di più".

E l'esempio era questo. Secondo film di Indiana Jones. L'eroe eponimo si trova davanti un tizio che fa il giocoliere con le spade e sempre veramente minaccioso. Indiana, dopo aver fatto una faccia sgomenta, prende la pistola, e lo spara. La pistola fa cilecca. Indiana scappa.

La scena è esilarante. Ma chi ha visto il primo film, ride di più. Perché nel primo film c'è una scena identica, solo che lì la pistola funziona e il nemico muore.

Lo spettatore che sa, ricorda la prima scena, e quando vede la seconda magari si aspetta lo stesso epilogo, ma quando avviene qualcosa di nuovo, ride due volte, la prima, per il ricordo, la seconda, per la sorpresa.

[Helder]

Non mi è piaciuto molto, i primi film della ZAZ funzionavano molto bene perché parodiavano dei generi più che dei film. Questo valeva in misura minore anche i più recenti (hot shots nasceva come parodia di top gun, ma si trasformava in una parodia dei film di guerra in generale).

Qui boh, mancava qualcosa.

[Ospite Mefy]

L'ho visto a pezzi e mi è saltata la connessione prima della fine. Da quel che ho visto penso che se uno riesce a cogliere tutti i riferimenti è anche divertente, alla fine è dichiaratamente un filmetto fatto per far passare due orette in maniera leggera e secondo me assolve al compito tranquillamente.

[sigfried]

Mi ero scordato di votare, ero indeciso tra il 3 e il 4. Ma il 4 era troppo, anche se circoscritto al suo genere e non come valore assoluto.