Lettura LiF Estate 2024- L'Avversario di Emanuel Carrère

[absolute]

 

Cita

Un libro-verità sulla vicenda giudiziaria del pluriassassino Jean-Claude Romand.

"Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone il cui sguardo non sarebbe riuscito a sopportare. È stato condannato all'ergastolo. Sono entrato in contatto con lui e ho assistito al processo. Ho cercato di raccontare con precisione, giorno per giorno, quella vita di solitudine, di impostura e di assenza. Di immaginare che cosa passasse per la testa di quell'uomo durante le lunghe ore vuote, senza progetti e senza testimoni, che tutti presumevano trascorresse al lavoro, e che trascorreva invece nel parcheggio di un'autostrada o nei boschi del Giura. Di capire, infine, che cosa, in un'esperienza umana tanto estrema, mi abbia così profondamente turbato - e turbi, credo, ciascuno di noi." (Emmanuel Carrère)

 

Ho finito la scorsa settimana la lettura. È il secondo libro di Carrère che leggo, dopo I Baffi, letto sempre qui col gruppo di lettura del forum. Quello partiva da un'idea che mi interessava, ma si sviluppava in un modo per me insoddisfacente. Qui si parte da una storia che non mi incuriosisce (ho sempre preferito la fiction alla cronaca) e con uno sviluppo ugualmente poco affine ai miei gusti. Quindi ho gradito questo libro meno del primo. Probabilmente Carrère non fa per me, credo di provarci un'ultima volta, ma anche L'Avversario non mi ha preso. Di sicuro scritto bene e ho anche apprezzato lo stile non propriamente convenzionale per affrontare una storia del genere, ma non mi ha preso. Sono curioso, però, di leggere i commenti degli altri lettori per scoprire, magari, aspetti che ho trascurato.

[Hexdrinker]

beh se a te non è piaciuto, potrebbe piacere a me, Entro quando è che bisogna leggerlo? 

[absolute]

Oramai non abbiamo scadenze. Chi vuole legge quel che vuole quando vuole. Io non volevo ma l'ho fatto lo stesso.

[Carmy]

Terminato. A breve proverò a scrivere qualcosa 

[Carmy]

Carrère stavolta scrive di un fatto di cronaca nera, ma non è un giornalista a caccia di scoop, e non ha interesse a raccontare la storia di un serial killer, ma la storia di un uomo che ha costruito attorno a sé una muraglia di bugie che è diventata la sua prigione. Porta a galla i dettagli di una vita fatta di solitudine, paura e assenza, provando (se è possibile) a dare una 'spiegazione' a  tutta quella irrazionalità.

Eppure questo tentativo, per quanto mi riguarda, non è stato raggiunto.

Mi sono annoiata, soprattutto in tutti quei momenti in cui leggiamo il percorso da quando si interessa alla storia, ai contatti con lo stesso Romand, fino al processo e i ripensamenti. Ho impiegato una vita a leggerlo nonostante sia lungo nemmeno 200 pagine che si potevano leggere in un giorno. 

Poi della scrittura di Carrère penso non si possa dire nulla, è ineccepibile, e la storia di per è allucinante, ma non mi ha coinvolto abbastanza.

Leggerò qualcos'altro di Carrère, tipo Yoga che ho già acquistato. I Baffi, che abbiamo letto insieme, mi è piaciuto sicuramente di più rispetto a questo, probabilmente è solo il genere che non è di mio gradimento.