Considero il punteggio e il commento di valutazione la stessa cosa, quindi non penso sia utile dissociarli come ha detto Bucche.
Essendo un gioco che si presta a così tante interpretazioni per una singola azione, non penso sia molto calzante definire un fine pedagogico per le valutazioni.
Il punto fondamentale è mettersi in discussione, il confronto e il dialogo possono concretamente arginare influenze, preconcetti, favoritismi e rendere le valutazioni un momento di confronto più lucido, dopo i retroscena che piuttosto raccolgono le reazioni a caldo dei giocatori, quelle istintive. L'umana compresione dell'emotivita può solo aiutare a capire che dinamiche del genere possono interessare tutti, esistono e vanno considerate.
Sulla base di questo, se le valutazioni divengono occasione per confrontarsi, ed il punteggio al giocatore o il voto al master considerati al pari di un'opinione, allora il sistema in sperimentazione ora non favorisce questo scambio. A differenza di quello utilizzato fino ad oggi
Crea un dislivello tra master e giocatori che non può aver senso di esistere. Se non per sancire una distinzione dall'alto verso il basso che presuppone una diversa considerazione del gioco, del master e delle valutazioni, che non sento di condividere
Ben vengano poi le sperimentazioni, quelle fanno sempre bene