Rieccomi!
Allora, partendo dall’indizio che abbiamo ottenuto entrando nello studio, a mio parere la scelta più vicina è quella che segue l’interpretazione di Oro, quindi la biblioteca.
Ipotizzando che sia il luogo del delitto:
Livia Marconi ci entra alle 23.35 e Lorenzo Vitale la raggiunge alle 23.50. Ora, chiaramente non avendo info sulla modalità della morte e sui segni trovati sul cadavere, restano tutte speculazioni, ma sia la lampada da tavolo che la stilografica sono oggetti presenti in biblioteca con cui si può uccidere senza fare troppo rumore (concordo con Hyd con l’esclusione delle armi da fuoco SE, e solo SE stiamo interpretando bene la combo biblioteca/silenzio). Ed in tal caso si potrebbero escludere Anna Caruso e Giulio Moretti
Nel caso in cui non fosse la biblioteca, resterebbero:
1. Sala da pranzo: Marco Santi ha un coltello, Ettore De Luca (parente dell’egregio e amatissimo De Luca) una pistola nascosta, Emma Rinaldi un posacenere e Chiara Bellini una bottiglia di vino. Eventualmente i futuri indizi dovrebbero fare match con una di queste info
2. Cucina: in cui c’è solo Sofia Romano con un coltello
3. Giardino: c’è l’amico Federico col vaso
Ritornando alla biblioteca, che mi sembra il posto più plausibile per l’indizio che abbiamo, e quindi ai signori che si trovavano lì:
LORENZO VITALE: PARTICOLARE -Sempre con una valigetta - ALIBI -Stava con Marco - ULTIMA AZIONE - Cercava dei documenti - VESTITO - Camicia bianca - CORPORATURA - Magro.
LIVIA MARCONI: PARTICOLARE - Stringeva una collana - ALIBI - Era con Chiara - ULTIMA AZIONE - Leggeva un libro - VESTITO - Vestito rosso - CORPORATURA – Slanciata
Nella foto di Gesù, il colletto bianco potrebbe essere legato alla camicia bianca indossata da Lorenzo? O forse è una meravigliosa cazzata, però quel dipinto sembra quasi come se fosse stato ritratto l’assassino nei cui occhi si vede il riflesso dello sguardo della vittima, in lacrime. Una roba del genere, ma vabè magari sbaglio. Volendo esagerare nello storytelling, magari Livia che è arrivata prima stava leggendo un libro per fatti suoi, Lorenzo l’ha poi raggiunta in biblioteca con lo scopo di recuperare documenti dimostranti le falsificazioni di Damiani.
In ogni caso non mi sembra ci sia un’alternativa più valida della biblioteca ad ora