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Vivian Maier, il fascino di una donna a suo tempo inespressa


Initzu

805 visite

Buonasera a tutti voi!

 

Come inaugurare questo mio blog? dopo un lungo pensare ho deciso di partire col botto, parlando di una cosa tremendamente affascinante. Di una persona tremendamente affascinante. Di una donna tremendamente affascinante. Vivian Maier.

 

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Fu una bambinaia nata nel 1926 a Chicago e bla bla bla, cercate su Wikipedia a questo indirizzo se v'interessa.

Quello che interessa a noi è il fatto che questa signora fece la tata per bambini di famiglia benestante per moltissimi anni, fino alla pensione. Dopodiché si ritirò a vita privata rimanendo di tanto in tanto in contatto con alcuni dei bambini da lei cresciuti ormai diventati adulti.

E quindi? E quindi niente, morì nel 2009.

 

Nel 2007 però, un tizio di nome John Maloof, acquistando un box di materiale abbandonato in un'asta, scoprì 200 scatoloni di cartone ricolmi di centinaia di migliaia di negativi fotografici, pochissimi dei quali già sviluppati.

Questo John Maloof pubblicò su Flickr qualche scatto ritrovato, e in breve tempo queste foto divennero virali.

Dopo faticose ricerche Maloof non riuscì ad arrivare in tempo a conoscere miss Maier prima della morte della stessa, come detto avvenuta nel 2009.

 

La cosa interessante e forse paradossale di tutta la vicenda è che questa donna vissuta nell'ombra in breve tempo ha fatto il giro del mondo grazie ai nuovi mezzi di comunicazione iper-veloci.

Voglio dire, non è l'unico caso al mondo, insomma la maggior parte delle persone dalla spiccata sensibilità non viene mai scoperta da nessuno, e nessuno sa che esista, e questo non è un dramma, ma la normalità degli eventi.

Però alle volte il tempo ci restituisce relitti dal passato davvero interessanti, e sopratutto oggigiorno in cui ognuno è libero di dire la propria opinione su internet, in special modo chi non ha nessuna opinione da dire, credo queste cose meritino qualche riflessione in più rispetto alle normali boiate a cui si pensa costantemente.

 

Io che vi devo dire, mi sono innamorato di Vivian Maier, così come mi innamorai di Emily Dickinson (la famosa emilia cazzoinfiglio xD ) quando la scoprii, così come continuo ad innamorarmi di quelle persone che pur avendo molto da esprimere decidono di rimanere nell'ombra, senza ricercare tanta cagnara, e magari compongono poesie che non scrivono solo per il gusto di dimenticarle, o disegnano sui prati piegando l'erba mentre la stanno tagliando, o tosano una pecora con amore, o con amore si dedicano nel tempo libero alla pesca in solitaria, o ancora contano con minuzia le stelle ogni sera e ogni sera ripartendo da capo, anche quando piove.

 

 

Ma bando alle ciance, eccovi alcuni di questi scatti potenti, street photography quando ancora non esisteva il nome di tale tema fotografico. Tutte questi scatti e innumerevoli altri li potrete trore a questo fantastico indirizzo che vi invito a spulciare.

 

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Non riesco più a inserire altre immagini, il sito va in caricamento costante...pazienza, nel sito linkato sopra (sito ufficiale) potete trovarne moltissime, una più bella dell'altra.

14 Commenti


Commenti Raccomandati

Initzu, c'è un bellissimo documentario su Vivian.

C'è da dire che in vita ha sviluppato pochissime foto, se non sbaglio si contano circa 26.000 foto in rullini mai sviluppati ed è stata la prima fotografa ad avere la sua prima mostra post morte (organizzata da Maloof).

Era molto irascibile ed estremamente riservata. Era una collezionista di quotidiani.

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4 ore ago, Initzu said:

sul fatto che collezionasse quotidiani non lo sapevo. Le foto però a quanto mi risultava erano 150.000 circa.

Ieri leggendo sul sito di Maloof ho letto 100.000

Boh..

 

Sicuramente ne hanno trovate altre da quando lo lessi, comunque consiglio il documentario.

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grazie per la segnalazione, sinceramente non ricordo come scoprii Vivian Maier, forse proprio dal documentario, se risale ad un paio di anni fa.

Lo andrò a ripescare sicuramente :)

Intanto consiglio a chi fosse interessato il libro Vivian maier. Una fotografa ritrovata, edito se non erro da Contrasto.

 

Il tema dell'autoritratto è sempre molto ricorrente, di solito utilizzando curiosi giochi di specchi

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Modificato da Initzu
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il problema Photoshop secondo me è un non problema.

In fondo il fotomontaggio esiste dall'Ottocento, i crop erano comunissimi, e in epoca post cubismo i collier papier e i collage divennero molto comuni. Con il largo uso del colore nel secondo dopoguerra (procedimenti di fotografia a colore esistevano già sul finire dell'Ottocento ma non hanno mai preso piede forse perché il colore ritenuto non necessario, chi lo sa) si fece necessario l' uso di pellicole differenti che davano effetti diversi ai colori, le une per esempio risaltando i colori caldi, le altre il verde, o il blu, ecc.., in aggiunta alle rese colore di differenti procedimenti di sviluppo in camera oscura ecc.., per non parlare dei filtri e di altre tecniche in fase di scatto.

Quello che voglio dire è che i rimaneggiamenti in pre e post produzione si sono sempre fatti. Semplicemente oggi ci sono infinite nuove possibilità. Col digitale è addirittura obbligatorio, visto che ciò che rileva un sensore non è un'immagine, ma una serie di dati. Quindi la traduzione in colore di questi dati o la fa la macchina fotografica salvando in jpeg, o la fai tu al computer.

Poi una fotografia non rappresenta la realtà (né per vie teoriche, né per vie pratiche), e manco l'ha mai fatto. Se ne accorsero già agli albori, forse addirittura lo stesso Talbot.

Le difficoltà di posa/inquadratura/istante colto/tecnica/ecc sono le stesse identiche da sempre, quindi una fotografia, specialmente se si parla di "buona fotografia", non può sussistere solo grazie a Photoshop.

Secondo me.

Modificato da Initzu
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Initzu, quello che dici è verissimo, e concordo in pieno.

Pensò però che valga solo per i professionisti (o i fotoamatori in genere), che da una foto fanno (o cercano) dell'arte (qualunque accezione si voglia dare), non per chi fa la foto per immortalare il momento e cristallizzare un ricordo.

Mi spiego: con l'uso (o abuso) di Photoshop (e filtri e roba varia) da parte di chiunque, per il compleanno del bambino, per la cena con gli amici, per la foto della partita di calcetto, cambiano colori, eliminando cose, modificando difetti e stravolgendo le cose, si rischia che tra qualche anno avremo una memoria falsa. Conserviamo un ricordo che con la realtà non ha nulla a che vedere. In più, vedendo la foto, tendiamo a dimenticare l'originale e ricordare il ricordo artefatto, truccato.

Un po' come una ragazzina bruttina che con Photoshop si trasforma in una bella ragazza, posta su facebook mille mila foto, riceve mille mila commenti che la lodano, e quando si guarda allo specchio non vede più il suo volto imperfetto e non bello, ma vede il suo viso camuffato da Photoshop.

O mi sbaglio?

Modificato da sigfried
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Ho visto il sito. Bellissime foto *_* 

 

Non capisco nulla di fotografia come tu ben sai xD però era proprio avanti la donna *_* Alcuni tagli di foto sono unici e stupendi. 

 

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ps non eri innamorato di me u_u? 

 

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@sigfried io credo che la memoria si falserebbe comunque, con fotografie o senza.

In quanti si riconoscono nella fotografia della carta d'identità? Chi di noi si riconosce nelle fotografie che ci rappresentano, specialmente quelle con punto di vista non frontale?

La memoria per quanto riguarda una foto è succube di due differenti interpretazioni: l'interpretazione del fotografo e l'interpretazione dell'osservatore. Se il fotografo non comprende nello scatto della famiglia il cane Fuffy, tra trent'anni la famiglia stessa è possibile che non si ricordi bene se in quell'occasione c'era ancora il vecchio Fuffy, o gli era già subentrato Pallino.

Allo stesso modo, tra trent'anni non ci si ricorderà più se la vecchia zia in quell'istante di vita immortalato nella foto stava per starnutire o se semplicemente aveva mangiato una prugna un po' aspra. O se magari la vecchia zia ogni tanto faceva smorfie un po' buffe. Poi arriva il cugino e si mette a dire che stava sicuramente mangiando una prugna aspra, perché in quell'anno, il magico millenovecentovattelapesca ci fu un'estate fredda nella quale neanche le prugne riuscirono a maturare bene.

Quindi anche per la famigliola Brambilla la fotografia non rappresenta necessariamente un ricordo preciso ed univoco, nonostante la fotografia dia proprio l'impressione di essere sia precisa che univoca.

 

Per quanto riguarda il colore: e le vecchie fotografie in bianco e nero? Non sono "irreali" e quindi fomentano ricordi che con la realtà non hanno nulla a che vedere?

 

Per capire cosa intendo dicendo che la macchina fotografica digitale salvando in jpeg modifica come le pare i colori via software interno (e non solo quelli, come noterai. Pure le distorsioni degli obiettivi, le aberrazioni, ecc..), guarda qua:

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Io scatto sia in Jpeg che in Raw. Questa qui sopra è una foto esemplificativa (la stessa foto, una in raw e l'altra in jpeg automatico) che ho trovato per caso, e cestinerò il prima possibile xD Ti assicuro che in alcune foto la differenza è Molto maggiore.

Il Raw è il formato grezzo, esattamente quello che vede il sensore. Dopodiché la macchina fotografica è così buona da fornirci un'anteprima del raw così come sarebbe senza ulteriori modifiche.

Capisci bene che uno che vuole modificare una foto per quanto riguarda i colori ecc.., non fa altro che fare ciò che farebbe automaticamente la macchina fotografica, con l'unica differenza e l'assoluto vantaggio di poter decidere di avvicinarsi ancora di più alla realtà, o distaccarsene completamente.

 

Se uno poi vuole mettere un ufo in giardino, o modificarsi la faccia togliendosi i brufoli e pure il naso, beh...allora quelle non sono foto ricordo xD

 

Riassumendo:

- fotografando i parenti al battesimo del figlio, andando in automatico con la compatta o col cellulare, si modificano inconsapevolmente le proprie fotografie.

- fotografando i parenti al battesimo del figlio, andando in manuale con la reflex, e poi correggendo i colori, le distorsioni, gli errori degli obiettivi e reflex stessa, si modificano consapevolmente le proprie fotografie.

Sono i due approcci che hai elencato tu, gli la famigliola Brambilla, gli altri fotoamatori. Entrambi legittimi

Non vedo troppe differenze, o forse non ho ben capito cosa intendi tu

 

@Merî mi fa piacere ti siano piaciute! Non so se fosse così avanti, ma di sicuro era veramente brava! Starei delle ore a osservare le sue immagini :)

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PS ho il cuore grande u_u

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<3

 

 

Modificato da Initzu
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Intendevo dire che se ad una foto al mare per ricordarci che quel giorno ci siamo divertiti, coloriamo la spiaggia e le acque di colori che in natura non esistono, se cancelliamo pancia, nei, forma del naso e altre cose, ci inganniamo.

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