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Inviato

Fermo restando che chi ha scelto di vivere all'estero non dovrebbe avere voce in capitolo sulle votazioni, dubito che siano in un numero abbastanza alto da cambiare l'esito di questo referendum.

Il fronte del No è ben più ampio del fronte del Sì, a dispetto dello spazio in tv.

La cosa divertente è che Renzi ne uscirà comunque vincitore.

Se vince il Sì, sarà il trionfatore dell'uno contro tutti, debellerà i post-comunisti (va beh, i pseudocomunisti o comunisti col culo degli altri) disegnerà la sua idea di Stato e con le proporzioni tra Camera e nuovo Senato manterrà forza anche in caso di sconfitta alle politiche del 2018.

Se vince il No gli equilibri rimarranno pressapoco simili, sia all'interno del PD che nel parlamento; potrebbe approfittarne per cambiare qualche ministro e dare una mano di vernice; in ogni caso sembrerà l'unico uomo politico capace di portare alle urne milioni di italiani e demonizzerà tutta l'accozzaglia (per usare le sue parole) del fronte del No di populismo, analfabetismo funzionale e altre espressioni radical chic e prive di un fondamento di verità, in modo tale che sia Forza Italia che la Lega e partiti di estrema sinistra non abbiano credibilità ciò farà sembrare Renzi come l'unico uomo che può opporsi al M5 Stelle per le - ahimè - lontanissime elezioni del 2018.

 

Inviato

In realtà più che il voto di chi sta all'estero, mi preoccupa di più che ci sono 20.000 persone (almeno a giudicare dalle iscrizioni ai vari canali di youtube) che credono realmente che la Terra sia piatta, e come prova - e giuro che sono serio, non voglio fare ironia - portano il furgoncino di Pizza Planet che appare nei cartoni della Disney e della Pixar.

 

Come mi preoccupano gli ignoranti peggio dei pastori di capre che a proposito del velo parlano di cultura islamica, quando il velo con l'Islam non c'entra assolutamente niente, ma nulla proprio.

 

Non è per andare fuori tema. Entrambi i gruppi votano e decidono, o quanto meno contribuiscono, a decidere per tutti.

I primi sono figli di quella cultura postmoderna che tante volte ho criticato, dove in soldoni, tutte le teorie sono valide poiché la realtà non è che una narrazione dotata di molteplici chiavi di lettura tutte dello stesso valore.

I secondi fanno parte di quella categoria di ipocriti mediamente alfabetizzati, che sanno anche parlare bene (non tutti, ma la maggior parte) ma vivono di slogan e battute copiate da comici e politici, e fondamentalmente restano persone ignoranti, nel senso proprio che non sanno le cose, ma le adattano o alle proprie idealità (che non necessitano di essere riflesse in azione) o all'immagine di sé che si vuol dare.

In entrambi i casi, a me rode che certa gente debba decidere anche per me.

 

 

Inviato (modificato)

Le motivazioni del No, che ho sentito io sono:

- Il risparmio di 50 milioni di euro non sono che una bazzecola che non fa alcuna differenza.

- Non si capisce un cacchio, articoli che rimandano a commi che rimandano ad altri commi come una casa di specchi che invece di creare una gabbia catottrica, ne costruisce una di senso logico in cui tu (tu impersonale) lettore ne vieni imprigionato, tesi avallata dagli stessi membri del PD che intervistati non conoscevano i vari commi e da costituzionalisti "ufficiali" non dall'opinione dell'uomo comune.

- Il senato come sarà riformato non sveltirà un bel niente, verrà scelto dalla maggioranza e non dai cittadini.

- Il presidente, che dovrebbe essere il garante di una certa equità e preservare da derive "dittatoriali" non ha più alcuna voce in capitolo: chi controlla i controllori?

- Lo stato avrà l'ultima parola su qualsiasi cosa, esempio concreto, se vince il Sì tutti gli alberi di ulivo della Puglia verranno abbattuti, distruggendo un'economia, mandano alla fame centinaia di migliaia di famiglie perché si sono presi già accordi con le grosse società del gas Ucraine e dell'Europa dell'Est, che in altra sede potrei raccontare come e perché sono società gestite dalla Mafia Russa.

- Non solo il Patto di Bilancio voluto dall'Europa (burocrati che hanno perso il senso della realtà) che ci tiene per le palle e ci impedisce qualunque ripresa economica, sarà ancora più costrittivo, ma qualsiasi altra decisione di politica interna dovrà avere il beneplacito di Bruxelles: per questa ragione Juncker e altri premono molto.

- La Finanza, quella con la F grande, quella che campa di speculazioni, sorretta da banche che succhiano il sangue di ogni cittadino, quella che tramite Moody's e Standard & Poor's decidono i governi di Stati sovrani, preme per il Sì perché vogliono comprare a saldo l'Italia.

 

In caso posso anche andare avanti, ma mi sembrano argomenti abbastanza sensati. Per contro, sento dire sempre che il fronte del No non ha argomenti, ma mai che si scenda nei dettagli, si parla in modo generico, circostanziale, alludendo ma guardandosi bene dallo spiegare qualcosa, mentre si evita accuratamente di snocciolare i vantaggi del Sì, a meno che per argomento serio a favore del Sì si intenda "dobbiamo cambiare perché sennò tutto rimane uguale" che riecheggia anche in modo un po' sinistro il celeberrimo motto gattopardiano.

Modificato da sigfried
Inviato
  Il 05/12/2016 at 01:17, kado' ha scritto:

 

No ma forse mi sono espresso male. Oppure recepiamo l'influenza dei media in maniera diversa e magari è solo un problema mio (ne sarei quasi sollevato).

Le ragioni del sì erano pressoché indifendibili, almeno dal mio punto di vista. Ma così come Renzi ha legato il successo della riforma alla sua posizione istituzionale (giocando d'azzardo), allo stesso modo l'opposizione ha basato le ragioni del no alla fine del suo governo.

Quindi i partiti noti un risultato lo hanno ottenuto, vincendo però non si sa bene cosa, e agli occhi dell'elettorato non dovranno manco rispondere dell'effettiva necessità di formare una riforma davvero degna.

 

Ci potrebbero pure essere le migliori intenzioni, da una parte e dall'altra (e non è così), ma personalmente stimo che la stragrande maggioranza abbia votato per ragioni di contorno. Tutta qui la tristezza.

Expand  

 

Mi riferivo agli elettori comuni. E a quel triste, e retorico, ma anche stupido modo di sminuire la parte opposta colpendo il soggetto (collettivo o singolo che sia) e non le argomentazioni.

In pratica sono stanco di chi si atteggia a sapientone senza dire niente, copiando magari battute e frasi da altre parti, perché di base è una pecora. Pecora, non capra, visto che le capre sono animali intelligenti, le pecore no. Per questo il pastore di capre è più scemo del pastore di pecore.

Inviato

Boh, si continua a dire che è un voto contro Renzi, un voto di protesta, un voto populista, un voto che se ne frega dell'oggetto in sé...

Ma l'idea che questa classe politica, a livello internazionale, stia fallendo su tutta la linea, è proprio difficile da accettare?

Eppure le prove sono tante. Le destre estreme che prendono consensi in ogni dove, Trump, la Brexit, la porcata che fecero alla Grecia, i casini in tutto il Medio Oriente, Libia compresa, la mercificazione della vita umana su quella immensa merdata che è il fenomeno dei migranti. Ma soprattutto la fame della gente.

Non so che lavoro facciate e con chi avete a che fare, ma la situazione è al limite del collasso. Ci sono aziende con capitali da miliardi di euro che pagano con assegni postdatati a 45 giorni, e su cifre non superiori ai 20 mila euro. E questo perché non hanno liquidità. Non esiste più. L'alta finanza gestisce i governi e detta le regole di mercato alle nazioni sovrane. I burocrati di Bruxelles distaccati dalla vita vera, perdono il tempo sulla forma delle melanzane, la grandezza delle zucchine, su quanti millimetri deve essere una vongola. L'Europa intellettuale che prostituisce la dignità e il cervello ai soldi delle petrolmonarchie arabe che ci stanno invadendo con un Islam politico che di fatti è un crimine contro i diritti dell'uomo e si vuol far passare l'accettazione di chi tratta le donne peggio dei maiali come integrazione. Le politiche nazionali che favoriscono le banche strizzando le palle in ogni modo possibile e immaginabile alle persone comuni: l'ultima trovata del mutuo sulle pensioni neanche in un libro di fantascienza sulle ucronie, sarebbe stata plausibile, eppure hanno avuto il coraggio di propinarcela.

No. Questo non è voto di protesta o populista. Questo è il voto di chi non ce la fa più. E hai voglia a dire che l'Italia non è un paese che fa le rivoluzioni, prima o poi, a tirare la corda, essa si spezza, e il punto di rottura per me non è lontano.

Ma a giudicare dai commenti che leggo in giro, è sempre meglio dare la colpa a qualcosa di immaginario, che affrontare il problema reale.

Inviato (modificato)
  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

Ho seriamente perso il conto delle problematiche sociali, etiche e culturali ed economiche che sei riuscito ad accozzare nel post.

Expand  

 

Magari fossero solo quelle. Non basterebbe una notte per scriverle tutte. O forse pensi che definendole un'accozzaglia esse non siano un problema? O ancora: forse non sono un problema tout court?

 

  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

Qual è il problema scatenante da affrontare?

Expand  

 

Non capisco che intendi per scatenante. Scatenante che? Il voto di "protesta"?

Allora la risposta a quale sia il problema è la fame. Intenso - ahimè - non solo in senso metaforico.

 

  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

I burocratici? la finanza? la classe intellettuale? La classe politica? Perché pure quella è per definizione riconducibile alle scelte di un elettorato, sebbene in parte diverso da quello attuale.

Expand  

 

Confondi l'origine con i mezzi. L'origine è la fame. I mezzi sono come si è giunti a questa situazione: i burocrati, la finanza, la classe politica serva della finanza...

 

  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

Diverso è forse automaticamente migliore? Chi vince (citi Trump e Brexit) e rappresenta la maggioranza acquisisce in automatico le argomentazioni più convincenti?

Expand  

 

Che diverso sia migliore è una tua inferenza. Non l'ho mai detto, o mai pensato, e né si evince ciò dal mio discorso. Ho sostenuto che i risultati delle elezioni che hanno sorpreso un po' tutto l'establishment sono espressione di come chi ci governa (finanza, UE, politici) siano lontani dalla gente vera chiusi nel loro solipsismo di arroganza e nelle cazzate che ci regalano a buon mercato.

Chi acquisisce la maggioranza, governa e basta. Se ha ragione, e farà bene, lo si può scoprire solo dopo, prima ci si può solo scommettere.

 

  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

Non avrebbe più senso ragionare partendo dall'analisi delle manipolazioni/motivazioni della base elettorale, che in ogni caso è e sarà l'unico strumento pratico adottabile verso il miglioramento?

Expand  

 

Chi - di preciso - è stato manipolato? Il fronte del No, quello del Sì, tu, io, tizio. E come fai a dire che tu non sei stato manipolato? Me la faccio anche io la domanda, e non saprei che rispondere, anche perché, per definizione, se uno viene manipolato non se ne accorge.

Su che basi dici che c'è stata manipolazione e non scelta dovuta a delle motivazioni autonome?

Poi chiaro che la base da cui partire sia il voto dell'elettorato. Ma è un discorso che non spetta a noi, ma a chi tira i fili. Nel senso che se per anni hanno governato per farsi eleggere al prossimo mandato, ora dovranno cambiare modus operandi, e governare per il popolo, e poi forse, sperare di essere eletti.

 

  Il 05/12/2016 at 22:29, kado' ha scritto:

Giuro che non capisco il punto.

Expand  

 

Il punto è che mi viene da ridere quando sento voto populista e di protesta.

Che lo si dice per sminuire la gravità del fatto e non mettere in discussione lo stato di cose e avere l'alibi per lasciare il mondo così com'è.

Cioè: vien detto da chi si vuole tenere stretta la poltrona e successivamente, poi, dopo, lo ripetono in tanti, perché a questi ultimi fa comodo credere di essere quelli furbi che ci hanno visto giusto traditi dalla massa cretina.

Una storia già vista: per 20 anni, dal 94 in poi, ho sentito la gente di sinistra dire che Berlusconi vinceva perché plagiava le persone. Mai una volta che uno solo di sinistra avesse ammesso che hanno perso perché loro erano meno credibili di Silvio.

No, la colpa era del popolo bue populista ignorante e cretino. E adesso, la stessa cosa. La colpa è del popolo ignorante, che ovviamente, è colto solo quando vota come piace all'establishment.

E naturalmente, i dati vengono interpretati.

La Brexit, è stata colpa dei vecchi che hanno tradito i giovani della generazione Erasmus (che poi son gli stessi che giocano a pokemon go, per dire).

Il No, per contro, è stato votato dalla classe media, dagli operai più poveri e dai giovani, da sempre il bacino dei voti della sinistra, eppure stavolta il metro di giudizio su chi ha le colpe è diverso. Altrove ho letto che è colpa del Sud, pieno di mafiosi e ignoranti, mentre all'estero hanno votato Sì perché i cervelli in fuga rappresentano il meglio dell'intellighenzia.

Lo trovo divertente.

Divertente, ma mi sono rotto il cazzo di questa guerra dei poveri che ci fanno combattere con affermazioni tendenziose, mentre loro, dopo un rimpasto e uno scambio di potere, fanno sempre più i cazzi propri.

 

Modificato da sigfried

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