🎦 Swiss Army Man

[kado']

Un film sulla solitudine (e di conseguenza sul disagio sociale) che richiede un'alta tolleranza alla coprolalia. A mio parere si esprime molto meglio alla secondo visione. Questo perché nell'esplorare il tema dell'emarginazione la trama rifiuta costantemente di spiegarsi in maniera didascalica. Chiedersi se negli eventi narrati ci sia o meno del vero lascia un po' il tempo che trova, perché diventa man mano più palese che assecondare le nozioni di verità e finzione sia l'ultimo dei propositi di questa narrazione. 

 

In difesa delle flatulenze (spoiler):

 

Spoiler

Partiamo dal principio. Reale o meno che sia, l'isola deserta che fa sfondo alle prime scene del film rappresenta la situazione di emarginazione in cui si trova il protagonista. È in questo isolamento più o meno autoindotto che Hank scorge il cadavere di Manny, nel quale - di nuovo - finto o vero che sia, proietta il lato della sua psiche che il patto sociale gli ha sempre imposto di censurare.  Dal  nostro punto di vista la storia si apre con un tentativo di suicidio. Hank ritiene che i suoi impulsi primari e i suoi desideri più primitivi siano ormai morti.

- Pensavo fossi morto

- Sono morto?

- Non so, stai parlando

 

Manny non ha memoria della sua vita precedente, al pari di un bambino senza filtri è totalmente incapace di afferrare le convenzioni sociali. Ma il rapporto 'maestro e allievo' si evolve. Hank si rende conto che sono proprio le stramberie di Manny, flatulenze ed erezioni che normalmente sono fonte di disgusto, a permettere loro di sopravvivere nella segregazione. Da insegnante di vita diventa allievo, poi di nuovo maestro e ancora scolaro. In psicanalisi si direbbe che Hank (super-ego) faccia da mediatore tra l'id e l'ego, cioè tra le nozioni di accettabilità che fanno da base alla sua educazione e il suo lato bizzarro, ostracizzato e privo di filtri. Non è un caso che la scena del bacio tra i due avvenga sott'acqua, mentre sono ancora più schermati dallo sguardo esteriore.

- Mi spiace Hank, dico semplicemente le cose che mi passano in testa

- Beh non puoi, è maleducazione

 

In questo rapporto simbiotico credo che le flatulenze rappresentino i pensieri repressi, mentre le erezioni incontrollate simboleggiando la sessualità, o in termini analoghi i desideri fisiologici. Nei dialoghi con Manny emergono le cause della sua depressione. La carenza di affetto e i sentimenti non corrisposti riemergono sotto forma di ricordi. Imparando ad accettarli e a convincerci, Hank trova finalmente riparo dai propri impulsi suicidi.

- Alla gente non piacciono le scoregge delle altre persone

- Per questo non lo fai mai di fronte a me?

- Preferisco farle mentre sono solo, o trattenerle. È quello che si dovrebbe fare.

- È così triste

 

Quando i due riemergono finalmente nella società civile, Manny deve però perire nuovamente. Non può essere tollerato (se non brevemente da una bambina che ancora non ha assimilato i dettami del buon costume - e di questa condizione ne sono entrambi consapevoli.

- Cosa succede se ti incontrano e non vedono ciò che vedo io?

 

Hank è forzato ad abbandonare nuovamente il suo lato più indesiderato e rivoltante. Il padre - chiamato a identificare e riconoscere il corpo di Manny, rifiuta di farlo. Ma a torto o ragione Hank si rifiuta tornare al punto d'inizio, e fugge via col cadavere. Questo ci porta alla scena finale, in cui un Manny apparentemente morto - davanti all'incredulità e al disgusto generale, sguazza libero verso l'orizzonte dell'oceano a suon di scoregge propulsive. Il padre però stavolta assiste sorridente, forse compiaciuto. Al calare del sipario Hank non ha più bisogno del feticcio di un cadavere: è ormai in grado di convivere col Manny dentro di sé e quindi di diventare un super-ego funzionante.