mi pare che abbia spiegato DVon tutto ahah
il tema principale che aronofsky ha voluto sviluppare in questo film è il rapporto che è presente tra l'uomo e la Terra (o natura, fai te)
a farne da cornice è la bibbia
la bibbia perché il ruolo del protagonista è la rappresentazione del creatore, i primi due ospiti quella di Adamo ed Eva, i loro figli sono Caino ed Abele, l'agente pubblicitario è l'araldo di Dio, il bambino morto Gesù seguito dal pentimento della folla (tale scena rappresenta l'eucarestia, il bimbo è l'ostia, il suo sangue il vino credo)
la lawrence invece è la casa che a sua volta è la Terra stessa
nel film assistiamo inizialmente alla vita tranquilla della coppia, ma tale tranquillità è interrotta dalla rottura del lavello/lavandino (non ricordo, ha a che fare con l'acqua) e ciò nella bibbia rappresenta l'inizio di qualcosa (ora su due piedi non ricordo la faccenda, né la bibbia io l'ho letta, ma penso che ciò abbia a che fare con la creazioni degli oceani, azzardo) e da qui arriva il caro Ed il quale di notte è assistito dal Javier a causa della rottura della costola (scena del bagno, si intravede del sangue sulla schiena di Ed) che darà vita ad Eva l'indomani. Questa è attratta dal piano superiore (che a sua volta è il paradiso terrestre) tanto che assieme al marito si avventura nella stanza per infine trovare la famosa pietra che altro non è che la mela. Poi arrivano i fratelli, ma questo lo sappiamo già: una cosa ci tengo a precisarla e cioè che dal momento che la casa era abitata dai soli Javier e Jennifer, l'atmosfera era pacifica e si respirava un clima di ubbidienza reciproca, con l'arrivare dei due tipi la Terra inizia ad avere delle fitte e perciò ad indebolirsi (questo credo perché essa, o ella, non è in grado di sopportare forze esterne) ma oltre a ciò il clima cambia e nuovi sentimenti nascono ovvero la curiosità (Eva per il cristallo/mela e per la situazione sessuale dei due tipi), il dolore (costola d'Adamo), l'ossessione (il fumo), la mancanza di contegno (Eva ed Adamo) e l'inizializzazione del famoso perdono (c'era bisogno di un momento come quello della rottura del cristallo per far meditare il creatore sul perdonare, a fine film, tutti i presenti in casa). Questo provoca uno squilibrio in lei, ma lui con queste mancanze trova un modo per dare vita all'opera che fa leggere subito a lei.
ora però non so quali fossero le intenzioni del regista ma la dimensione temporale va un po' per i fatti suoi perché l'araldo/agente pubblicitario era già a conoscenza del lavoro del creatore. telepatia? non so, sta di fatto che in madre natura inizia a crearsi un senso di frustrazione e delusione. Di qui a poco hanno un figlio e passati i nove mesi (meno credo perché quando chiama l'agente il libro sarebbe dovuto andare pubblicato a breve, comunque) inizia ad arrivare gente in casa. In una sola notte la gente aumenta, sembra quasi si moltiplichi, ed assistiamo ad eventi che riguarda vivamente il rapporto uomo-natura.
C'è da specificare che una volta in casa, per la folla diventa la loro proprietà.
Il furto. Elementi della folla cercano oggetti da portare con se e ciò mi porta a pensare al rifiuto del concetto di proprietà privata e ciò richiama un ulteriore frase-chiave sia del film che della vita contemporanea ossia "condividi". Oggigiorno la gente condivide tutto e diciamocelo: la nostra vita è in mano a costrutti tecnologici, per dirla in breve, la nostra è la vita d'altri.
la guerra. non che ci sia molto da parlare su questo punto ma mi fermerei a pensare che un uomo un giorno affermò "il battito di una farfalla in Cina può provocare un uragano in America", o è simile chissene, sta di fatto che l'uomo è in grado di provare sentimenti e se messi in contrasto creano inasprimenti tali da creare disastri.
il regime. l'araldo, oltre ad essere colui che ha annunciato a tutti la notizia, risulta essere una figura priva di senso etico e la si vede eliminare i propri oppositori e quasi non lo fa contro natura stessa
il cannibalismo. la folla divorando il bambino mostra l'essere umano com'è in realtà, egoista.
l'adorazione. in un'era di following e followers adorare il creatore è obbligo morale e civile.
il perdono. e qui ricorre la parabola
(ce ne saranno altri di punti su cui riflettere, ma ho sonno e non me ne vengono in mente altri )
il film si conclude con l'esplosione della casa, del mondo e della folla ma c'è un particolare che è sfuggito a molti: tutti muoiono per mezzo della benzina o comunque un componente inorganico e ciò vuole sottolineare come la natura non uccide per mano sua stessa, o non saprei condurmi ad altro
per quanto riguarda il wc, non so.
altra cosa: se il paradiso terrestre è lo studio, cosa rappresenta la parte sovrastante lo studio? questo non l'ho capito
come non ho capito perché la terra chiami la polizia e perché assuma quel liquido giallo.
concludo con una mia riflessione
il regista vuole sottolineare come dio non sia l'essere perfetto giacché, qualora lo fosse, ogni suo tentativo dovrebbe andare a buon fine ed invece si vede ogni qualvolta sconfitto dai mondi che lui crea quindi, forse, l'intero film riflette anche sull'inesistenza di un dio o sull'esistenza di un dio sbagliato e perciò noi non saremmo altro che persone sbagliate, creazioni insignificanti o forse il dio sbagliato è l'uomo stesso, nel film si vede come Javier gioisce per la gloria ottenuta sulla Terra e diventa umano al contempo, o no?