prima di tutto volevo di nuovo ringraziare @absolute per avermi fatto conoscere questo libro. Se non ne avesse parlato in questo forum, penso proprio che non lo avrei mai scoperto.
per chi non lo avesse letto, in pochissime parole, il libro è basato sull'esperienza dell'autore che una volta evaso da un carcero Australiano si è rifugiato in India (più precisamente a Bombay) e li ci ha vissuto per 10 anni.
In questo periodo apre un piccolo ambulatorio medico in uno slum, finisce in un carcere indiano a causa di aver fatto arrabbiare la persona sbagliata, lavora per un potente mafioso di Bombay ( Abdel Khader Khan) che in poco tempo diventa suo mentore e infine lo segue in una missione in Afganistan finalizzata a rifornire d'armi i mujaheddin Afghani.
questo di sicuro sarà un libro che più avanti vorrò rileggere. Mi ha davvero affascinato. Come avete detto te e sig, in cosa stai leggendo, forse nelle parti filosofiche pecca un po presunzione di sicuro mi saranno sfuggiti dei concetti motivo in più per rileggerlo.
ha avuto una vita bella avventurosa Roberts, penso che magari alcuni suoi avvenimenti sono stati un attimo romanzati, ma comunque mi ha rifatto rivivere (nota a parte il primo libro che ho letto ambientato in India è stato "la città della gioia" di Dominique Lapierre) una cultura che conosco poco.