Premessa:  questa blog entry contiene immagini riprovevoli e poco affini ai palati sensibili. Do not read if not 18+ (o se ti chiami Superlol).

 F I N O R A

Capitolo 1

Era una notte come un'altra, fra libri, case, auto, viaggi, fogli di giornale ed articoli di riviste online poco affidabili sul COVID-19, quando nella chatroom (che d'ora in avanti chiameremo DO NOT PANIC, JUST LIVE YOUR LIF-E, per mantenere la privacy dei soggetti da cui ho preso ispirazione)  compaiono due nuove notifiche.

Curioso come un riccio, Fabrizio digita il suo codice di sblocco del telefono e legge con interesse i nuovi messaggi, speranzoso di trovare un po' di risate per non pensare ai suoi problemi.

Il lockdown non ha aiutato la sua vita sociale già poco attiva, e la solitudine diventa sempre più pressante.

Così, affacciandosi a quella finestra virtuale, Fabrizio ritrova il piacere di conversare del nulla cosmico alle ore più assurde. 

Questa sera il tema principale sono gli auguri di compleanno, e lui, che di cortesie per gli ospiti s'intende poco, si sente un po' a disagio nell'ammettere che preferisce mantenere un certo distacco con le persone che conosce poco, anche nell'augurar loro buon compleanno.

Sente diverse campane: Mariko dice che gli auguri sono una cosa speciale, che andrebbero sempre fatti con il massimo dell'impegno; Luisa prova a spiegare che ogni persona è importante, anche quelle che si conoscono superficialmente; Paolino se ne frega, lui è il più figo di tutti, fottesega degli auguri; Arnaldo vorrebbe che qualcuno lo compatisse, perché benché ci provi, non riesce mai a trovare il modo di farsi capire, nemmeno quando augura il meglio ad altri; Carletta ha un debole per i biglietti d'auguri cartacei; Valerio ha bisogno della sua dimensione: auguri stringati e concisi. 

Almeno altre 10 voci si esprimono, ma Fabrizio è incantato nello scoprire che, come lui, Valerio ha un animo più concreto, meno atto al considerare la forma, e più propenso ad apprezzare il gesto.

Finora non aveva mai sentito una complicità così forte, sebbene l'argomento sia un po' stupido e non di grande interesse.

Fabrizio sa cosa vuol dire essere circondati da persone che non fanno nulla per comprenderti. Ogni tanto ammazzerebbe quella ciofeca di sua sorella Giody pur di non sentirla cantare canzoni in broken Korean. Sì, nemmeno lui si sforza tanto di capire il prossimo, ma stranamente questo Valerio sembra capire la sua opinione, il suo mondo, il suo tutto.

Vorrebbe scrivergli in privato per approfondire la questione, ma finora Fabrizio non è mai stato attratto da persone del suo stesso sesso. 

La paura di essere giudicato non solo per le sue opinioni, ma anche per il suo presunto orientamento sessuale, diventa un deterrente.

Quota

 

Per questa sera, lasciamo perdere. Ci sarà altra occasione.

Magari cambio idea, scopro che questo è un saccente, tuttologo e maleducato. Io non sono così. Meglio stare soli, d'altronde l'ho fatto finora. Sto bene, no?

 

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