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Cosa stai leggendo? - consigli e recensioni


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Io ho appena finito Omicidi in Inverno di Margaret Doody. Me l'avevano segnalata per il ciclo di gialli con Aristotele come investigatore (sì, quell'Aristotele) anche se questo aveva tutt'altra ambientazione. Che dire, lo stile non è pessimo, di sicuro sa scrivere e ha buone conoscenze (cita autori latini e via dicendo, senza problemi), ma a livello di storia lascia davvero a desiderare. Già non sono un grande amanti dei gialli, ho provato giusto per curiosità ma ho trovato il romanzo molto scialbo, poco originale e a tratti anche zoppicante. Personaggi mediocri e per niente sviluppati, intreccio inesistente, quando arrivi allo spiegone finale (tipico dei gialli) non noti quasi la differenza col resto perché è un resoconto di eventi come la parte precedente, solo che non ci sono in mezzo gli inutili dialoghi dei personaggi secondari. Davvero una delusione. L'ho finito ieri e già stento a ricordare di che parla.

  • 1 mese dopo...
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Anche io l'ho letto tutto di fila e capisco le difficoltà di chi l'abbia letto mentre usciva. Non è il genere che preferisco, ad esempio io ho apprezzato molto di più Monster, che resta tra i miei preferiti di sempre. Onestamente non me lo ricordo più benissimo, ma sarei curioso di vedere questo finale alternativo.

 

Sempre di Urasawa ho letto anche Pluto (che non conoscendo Astroboy non ho apprezzato) e Billy Bat. Quest'ultimo l'ho trovato appassionante quanto 20th Century Boys e Monster. Lo consiglio.

 

Poi ho abbandonato l'anime di Master Keaton, non ho letto il manga ma in genere le trasposizioni sono molto fedeli. Quindi non penso mi piacerebbe.

 

 

Per quanto mi riguarda, invece, ho appena finito l'ultimo romanzo di Amelie Nothomb, Il Libro delle Sorelle. Non è brutto e leggo sempre ogni romanzo che pubblica regolarmente con cadenza annuale. Tuttavia penso si sia un po' arenata e non trovo più grande originalità come nelle sue prime opere.

 

Ora spero di finire Il Problema dei Tre Corpi di Liu Cixin che sto portando avanti da mesi e spero di concludere a breve, è un periodo che stento a trovare l'ispirazione per dedicarmi un paio d'ore di fila alla lettura e vado avanti quasi solo ad audiolibri mentre guido.

  • 4 settimane dopo...
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Devi assolutamente recuperare anche il film, capolavoro indiscusso. Piuttosto diverso, si concentra più sui personaggi e meno sull'ambiente, a differenza del romanzo. Si tratta di un classico caso di film che si discosta dall'originale ma che rimane di altissimo livello (tipo Blade Runner).

 

Il romanzo è molto interessante, come dici, fa parte di quella fantascienza russa che va più sul filosofico. Ricorda un po' Lem (infatti Tarkovskij ha adattato entrambi, con Solaris, Lem, e con Stalker, gli Steugackij), anche se è un sottogenere di fantascienza che non tutti apprezzano. Proposi la lettura di Solaris nel gruppo di lettura qui sul forum e lo trovarono tutti noioso.

Questo Picnic sul Ciglio della Strada è di sicuro più accattivante, ma l'introspezione e l'approfondimento, a tratti allegorico e metaforico, della società del libro con paralleli su quella contemporanea, lo rende una lettura non immediata. Ma concordo col dire che con la giusta predisposizione rimane un gran romanzo.

 

Io invece sono un po' in crisi. Col fatto che oramai ascolto almeno un'ora e mezza di audiolibri al giorno in macchina, non ho molto tempo per sedermi a leggere il cartaceo. Avevo provato a riprendere in mano I Demoni di Dostoevskij, ma è da giorni che sono fermo a pagina 10. Tra l'altro è appena uscita la traduzione italiana di Only Revolutions di Danielewski. Mi sa che proverò a leggere prima quest'ultimo. Di sicuro non sarà entusiasmante come Casa di Foglie (che straconsiglio a tutti), ho anche letto delle recensioni che hanno già smorzato l'entusiasmo, ma rimane un autore che sa sempre stupire.

  • 2 settimane dopo...
Inviato
  Il 31/05/2023 at 18:12, Mirtillo ha scritto:

Io ho appena rinunciato a finire Frankenstein (anche perché dovevo riconsegnarlo in biblioteca lol) di Mary Shelley.

 

Tema interessante (ed attuale) e storia intrigante però proprio non mi è piaciuto molto come stile.

Neanche complicato, però l'ho trovato esagerato nelle descrizioni (soprattutto nelle descrizioni degli stati d'animo) e, come dire, artificioso, quasi stucchevole.

Non so, a tratti ho avuto l'impressione che il problema stesse nella traduzione; magari dovrei provare a leggerlo in lingua originale o in una traduzione diversa.

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Sono d'accordo. Sicuramente un romanzo che ai suoi tempi era innovativo e sicuramente con tematiche e implicazioni ancora attuali. Però neanche io ho apprezzato lo stile e la struttura narrativa. Sarà che non mi hanno mai entusiasmato i romanzi epistolari, ma anche quando cambia registro rimane forse un po' troppo legato allo stile dell'epoca che risulta un po' datato. A livello di linguaggio e approfondimento psicologici poi è una questione di gusti, neanche a me fa impazzire ma nel suo genere, essendo anche tra i primi tentativi, risulta comunque ben fatto. Per dire, da un punto di vista stilistico ho riletto Il Ritratto di Dorian Gray e l'ho trovato pesante e a tratti noioso, ma va contestualizzato.

Sempre tornando a stili e generi simili, ho trovato anche Dracula piuttosto deludente, lì poi era interamente epistolare/diario, l'ho trovato noioso a tratti. Entrambi hanno trame che a leggerle oggi sembrano banali, però bisogna sempre considerare l'epoca e le premesse. Anche perché alcune cose che sanno di già sentito, le abbiamo sentite perché le hanno copiate da loro.

 

Io invece ho finito oggi l'ultimo volume della trilogia storica di Kingsbridge di Ken Follett (non leggerò il prequel). Onestamente mi sono pentito di averlo iniziato e l'ho finito giusto per mania di completezza. Non è malvagio ma è davvero troppo scialbo e banale, anche se sicuramente Follett sa scrivere e nonostante tutto si fa leggere, quindi non annoia. Tuttavia non lo consiglierei a nessuno se non per passare il tempo senza pretese, io l'ho ascoltato in formato audiolibro mentre facevo qualunque cosa, non credo di essermi perso molto.

 

Ora vorrei leggere A Cena con l'Assassino di Alexandra Benedict, pare una specie di libro con enigmi ma l'introduzione non mi ha entusiasmato (pare ci siano anagrammi nascosti nei vari capitoli), vediamo come sarà. 

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