[VOTAZIONI] Depressione

[~ Josephine]

 

Ed eccoci alle votazioni.

Al solito potete votare solo un brano, la motivazione in topic è MEGAGRADITA.

 

 

Buona lettura 

 

 

 

 

 A.

 

Arriva se il selvaggio, che é soggetto mutevole, é visto puro selvaggio dall'altro.

Quando l'alteritá diviene sconosciuta e ci si rifugia nel pensiero, coperte, tra tempeste impetuose su un litorale scosceso.

 

L'alteritá, oggi, é sconosciuta.

La depressione, oggi, é condizione necessaria e sufficiente per l'oggi. L'Oggi.

Domani, classico quotidiano.

 

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 B.

 

Un assordante silenzio

 

La folla intorno ma io qua solo

sorrisi ovunque ma dentro il vuoto

da fuori risalta lo sguardo gioioso

forte il dolore regna nascosto

pensieri e parole differiscon

mentre silenzioso cerco aiuto

e le restanti speranze periscon

sempre più nel profondo mar affogo

 

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 C.

 

Sono gli occhi a raccontarti una persona.

L'iride piccola celava quasi sempre sentimenti di insoddisfazione e di inferiorità verso gli altri. Quasi sempre era la rabbia a tirarli giù e ad assottigliare lo spessore, quasi come un buco nero che attira le soddisfazioni e la bellezza negli altri trasformandola in invidia.

Ma quando guardavo gli occhi grandi, pieni, quell'iride tonda e grande, lì vedevo tutto il mondo.

Come nel video porcelain di Moby, mi tuffavo negli occhi degli altri, e lì coglievo la vera essenza della depressione. L'assoluta empatia. Una sinestesia.

 

Un giorno vidi un ragazzo con una maglietta tenera, un ragazzo che somigliava a mio fratello. Vidi quel ragazzo mentre veniva preso a schiaffi. Sentì quegli schiaffi sul mio viso. Sentì la sua paura mia. Sentì quel momento come una cosa mia, pensai che il mondo non meritava la cattiveria.

 

Un giorno mi svegliarono con la notizia che, nonostante il volo di 20 metri e il tettuccio dell'auto distrutto, quel mio amico era salvo. Ma non lo vidi più.

 

Un giorno pensai alla morte.

Un giorno pensai all'inutile fatica del lavoro.

Un giorno pensai al futuro e alle promesse che ci facciamo e di come possano essere beffate dal fato.

Al tradimento, al dolore, alla fame, alla povertà, al pregiudizio, al giudizio, al lasciarsi andare, al sentirsi inutile, alla vecchiaia, alla solitudine, a decadimento fisico e mentale, all'alzheimer, al cancro, alla routine, allo scorrere inevitabilmente del tempo.

 

Dio. 

Dio perché ci hai creato mortali.

Perché di questa vita imperfetta.

Dio.

 

È l'ennesimo soliloquio.

 

Essere o non essere.

 

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 D.

 

Seduta davanti uno schermo, da quando mi alzo a quando mi riaddormento.

Credevo non sarebbe più ricapitato. Guarda tu, invece, che casino ci siam ritrovati in mano.

Non sarò mai un tipo attivo e sociale. Fuggirò a prescindere dai posti affollati. Alla discoteca preferirò sempre calde coperte, un the, qualcosa da sgranocchiare e video casuali. Un gioco online al tepore in giardino.

Ma questa stanzetta, questi spioventi troppo vicino alla testa, la finestra troppo piccola per luce, aria e guardare fuori... sempre più stretto. Sempre più soffoco.

Prigione moderna. Iperconnessa, che lusso. Ci sono, ma nascosta. Non puoi guardarmi, se io non voglio.

Bolla protettiva, dunque? Inizio a confondermi.

 

Chiusa in casa per paura del giudizio. La prima volta fu questo.

Era la soluzione semplice: nessuno mi vede, nessuno mi valuta. Non posso sbagliare nulla, se non faccio nulla. Mi basta una sedia e uno schermo, per tutto il tempo necessario. Fino al giorno in cui nessuno saprà della mia esistenza. Finché non sarò altro che un insieme di caratteri all'interno di un server, uno dei tanti.

Quale giudizio dovevo temere? Il mio. Irrealisticamente esigente, mai soddisfatto. Svilente.

Con questa consapevolezza ho messo di nuovo il naso fuori. Ho lasciato che gli altri mi vedessero tentare una via.

Ma ora sono di nuovo seduta. Lo schermo acceso su chissà cosa.

Il tempo che scivola. Impossibile organizzarsi, la produttività sotto le scarpe. Per benessere collettivo non cerco la fuga.

Vergognati di te stessa, fallita.

 

In balia di echi passati. In attesa di riapertura. Con quali forze, ancora?

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 E.

 

Non il tuo sorriso, né il tuo pianto.

Non la tua premura, né il tuo disinteresse.

Una sola cosa mi colma: il vuoto.

 

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Spoiler

@ Utente (Contest letterario) @ Utente (Contest fotografico) @ Utente (Music)  @ Utente (Contest disegno) @ Utente (Hunger Games)

 

Modificato 20 Aprile, 2021 da ~ Josephine

[~ Josephine]

Uppino innocente x2

[~ Josephine]

@ Utente (Contest letterario) ricordati di votare! *-*

[OroroMunroe]

Votato la B, mi sembrava quella che, almeno per il mio punto di vista, incarnava meglio la depressione 

[Doom]

Ho votato la D.

[~ Josephine]

Estendo le votazioni perché credo siano andati persi dei voti ;_________;

 

@ Utente (Contest letterario) @ Utente (Music) @ Utente (Contest fotografico)@ Utente (Contest disegno)

[~ Josephine]

Ricordatevi di votare! (:

[~ Josephine]

Chiudo anche qui!

 

Grazie mille a tutti gli autori e votanti!

 

Vince la D di Anonimo!

 

Autori:
A - Anonimo

B - @Justcocco

C - @Stecata

D - Anonimo

E - @Turner

 

Ricordo agli anonimi, che qualora volessero rivelarsi e riscattare il loro badge, posso farlo (:

[Justcocco]

1 ora fa, ~ Josephine ha scritto:

Chiudo anche qui!

 

Grazie mille a tutti gli autori e votanti!

 

Vince la D di Anonimo!

 

Autori:
A - Anonimo

B - @Justcocco

C - @Stecata

D - Anonimo

E - @Turner

 

Ricordo agli anonimi, che qualora volessero rivelarsi e riscattare il loro badge, posso farlo (:

complimenti all'anonimo ;)