Flesh and Bone (2015)

[SuicideLullaby]

Flesh and Bone racconta di una ballerina, Claire Robbins, con un passato difficile ma molto talento. Viene accettata in una compagnia di ballo importante di New York dopo anni di fermo per via di questioni familiari. La sua vita ricomincia a cambiare  ma lei non è de tutto pronto a questo mondo, introvesa, chiusa e "poco sensuale", direi bloccata.

 

Per me serie difficile, pesante e piena di turbe che fanno emotivamente male a chi guarda e, man mano, conosce i protagonisti.

Ho guardato la serie sotto consiglio di @Jesus 'SnaKe SuperPuppy e inizialmente mi ha presa bene.. poi mi ha un po' appesantito l'anima e non vedevo l'ora finisse, la sofferenza costante della protagonista, il suo segreto da mantenere, tutto accelera il desiderio che hai di vedere la situazione che si acquieti e più aspetti più 'sti balletti rallentano il ritmo.

 

Il resto in spoiler.

 

Spoiler

Il tema dell'incesto l'ho trovato forzato, non si capisce davvero chi sia il più dipendente dall'altro ma sinceramente la trama sessuale nella relazione simbiotica secondo me rende l'atmosfera della storia, già di per sé pesante, ancora più intensa e difficile buttare giù.

 

La protagonista ha una personalità complessa che spicca nell'ammasso di stereotipi che invece la circondano, il barbone eroico e geniale, le varie ballerine anoressiche, con problemi legati al non sentirsi soddisfatte, la prima ballerina pazza e drogata, il direttore checca isterica con crisi di odio, la coreografa new age, la mamma stronza, il russo mafioso e così via. Nonostante questo, lei tende ad essere sempre vittima, foglia nel vento nel turbinio delle situazioni. All'inizio ci ho empatizzato molto, man mano che veniva fuori la parte più oscura del suo carattere invece l'ho persa e ho preferito Romeo, pazzo ma almeno con cervello.

 

Personaggi non particolari e che non ti rimangono impressi perché la storia è quella di Claire, ma anche lì, relazioni tossiche, passato difficile, cosa c'è da raccontare?

 

La serie tocca temi difficili quindi non è brutta, sigla meravigliosa e fotografia che crea davvero sensazioni enormi, soprattutto durante le coreografie, ma la trama non mi ha compita particolarmente.

 

Anche la morte del fratello, sì, ok ma era davvero lui il nemico?.

 

Ho apprezzato però il parallelismo fra la protagonista e l'unghia che cade, nel dolore, e man mano ricresce, nel sangue, ma si rinvigorisce.

Sufficiente, la consiglierei solo con dovute premesse sulla trama.

Serie NON scontata e che può essere apprezzata, se si è preparati ad affrontarla.