🎦 Joker

[Jace]

Per molti è il film dell'anno... per me pure

L'ho trovato davvero fantastico!

 

La Gotham mostrata è a modello della New York di quei anni, ma anche della nostra attuale società... indifferenza, degrado, ostilità, superficialità. Durante tutta la prima parte del film viene mostrato ciò e ad uno spettatore con un minimo di coscienza sociale e personale fa male. Ricordo che alla prima visione (l'ho visto due volte) ho pensato: "caspita, qui hanno proprio bisogno di Batman!", poi pensai che però nel nostro di mondo batman non c'è e non arriverà mai. Pensai che dipende tutto da noi, nella nostra quotidianità, fare tanti piccoli gesti che nell'insieme possono cambiare in meglio la vita di una persona e quindi della società. Se qualcuno avesse fatto lo sgambetto a quei teppistelli che rubano ad Arthur il cartellone pubblicitario, Joker non sarebbe mai nato. 

 

Joker sul finale

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fa una morale sull'empatia. Uno psicopatico che fa un discorso sull'empatia è spaventoso a parere mio.

 

Secondo alcune critiche incita alla violenza e, trovandosi dal punto di vista di Arthur, viene naturale fare il tifo per lui, ma non sono d'accordo. Sarò troppo duro, ma se uno spettatore si ferma a ciò, senza porsi almeno una domanda autocritica, ha qualche problema xD

 

La colonna sonora ritengo sia uno dei punti forti del film, benché sia stata molto elogiata la fotografia. Ogni volta che la mente di Arthur fa un passo verso il baratro, l'ost ci accompagna verso di esso e mette i brividi.

 

Per quanto riguarda la trama, mi piace come siano stati lasciati in dubbio alcuni importanti nodi, primo fra tutti

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Joker è veramente figlio di Thomas Wayne? Secondo voi??

 

Sempre sul finale 

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il doppiatore di Arthur usa un intercalare molto più simile al Joker di Ledger e, per me che mi ero dimenticato il doppiatore fosse lo stesso e durante il film non ci pensai, stata una bella sorpresa. Anche il discorso che fa riprende un po' gli spunti usati dal Joker di Nolan

 

Questo più che una recensione è un flusso di pensieri, ma ci sarebbe molto, molto di più da dire, cosa che vi risparmio xD

[Mid]

Finalmente ieri sera l ho visto anch io!!! 

Mi ritrovo molto con la tua linea di pensiero @Jace non credo sia un inno alla violenza ma l esatto opposto

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La parte cruciale del film per me è l apparizione di Joker a quel programma TV. La scioltezza con cui al presentatore pare normale deriderlo e chiamarlo in studio per farlo meglio, simboleggia la scioltezza con cui alcuni feriscono i sentimenti altrui senza pensare alla conseguenze. La sua denuncia verbale, il suo discorso, è il nocciolo di tutto il film: metti un malato di mente solitario unisci una società che lo emargina e lo tratta come spazzatura e ottieni ciò che cazzo ti meriti! Ed è vero: una società del genere merita tutto questo, ma il punto è di fare sì che il processo si interrompa così che non solo non debba più meritarlo ma non debbano più esistere dei Joker. Lui è ovviamente l estremizzazione del concetto ma fenomeni quali violenze, ingiustizie, disparità sociali, ecc sono familiari a tutti e sempre attuali. Lui li racchiude tutti in sé e ne è il portavoce per eccellenza. Se solo lo si avesse ascoltato prima, quando chiede ad es in bagno sbigottito a Thomas Wayne : ma che avete tutti? Chiedevo solo un po' di calore, un po' di sensibilità! Cose che mancano assolutamente nella società odierna, e alcuni si vantano anche di non possedere, quasi che averle sia un segno di debolezza e non di umanità, non di civiltà. L appello di Joker è l appello della nostra società, della nostra umanità, nelle piccole e nelle grandi cose, nei disagi e nei dolori più o meno accentuati, nel quotidiano. Avrebbe molto da insegnare, se solo lo si sapesse ascoltare.

L unica critica al film che posso fare è che nonostante tutto, lui è una vittima della società. L avrei voluto vedere più combattivo, andare per la sua strada e fregarsene di più ma capisco che appunto lui fosse l estremizzazione della denuncia, quella a cui ci si arriva quando non si può più reagire o tornare indietro, se non in modo distruttivo. Il messaggio di fondo per me è di non ridurre nessuno come Joker. Noi, la società, ha il dovere di impedirlo. Non ci possiamo più nascondere. Ci dobbiamo unire. 

Anche questo è un flusso di pensieri più che un commento xD

[~ Josephine]

Eccoci, grazie al cineforum.

Commento tutto sotto spoiler perché ho paura di fare strafalcioni.

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Partendo dal presupposto che ci ho messo circa un'ora a ricordare che Bruce Wayne sia il nome reale di Batman, devo dire che Joaquin Phoenix è davvero un genio.

Dalla risata, alla gestualità, fino alla consapevolezza di essere stato bistrattato da tutti, persino da sua madre... è riuscito a trasmettere tutto.

Penso sia un'interpretazione magistrale. Non ho perplessità o critiche rispetto all'interpretazione.

 

Rispetto alla trama e ai messaggi che il film vuole mandare, devo dire sono un po' combattuta.

Da un lato capisco bene che per far capire l'evoluzione del personaggio, alcuni atti siano dovuti. Per forza.
Non si può capire perché una persona con dei disturbi psichici, ma di buona indole, possa diventare all'improvviso un assassino, senza passare dai soprusi subiti e dal suo vissuto in generale.

È inevitabile. Non avrebbero potuto far capire come Arthur diventi Joker, quello sicuro di sè e convinto di ciò che fa e dice delle ultime scene.

Non è lo stesso Arthur che ride nervosamente quando calca il palco del club per la prima volta, non è nemmeno l'Arthur che recita per i bambini all'ospedale.

Arthur non si ribella all'intera società... tanto che quando viene preso a calci da quei ragazzini, la reazione è "sono stati dei ragazzini, non potevo reagire, non avrebbe avuto senso".

Joker nasce, a mio parere, da quel senso d'inadeguatezza e dal rifiuto che Arthur riceve dalle persone che gli sono vicine. Da sua madre, da Sophie, dal suo capo, dall' "amico" che gli da la pistola, da Murray Franklin, da Thomas Wayne.

Non è una generalizzazione, secondo me. Il suo obiettivo sono quelle persone che l'hanno estremamente ferito, facendo parte del suo mondo.

Arthur non prende posizioni sociali o politiche. Non lotta contro i ricchi, a favore dei poveri. Non è una lotta di classe.

Il suo mondo è il centro di tutto. In questo senso si può tranquillamente pensare che, come tanti al giorno d'oggi, soffra anche di una qualche forma acuta di narcisismo (ma sfido chiunque a non soffrire per il rifiuto altrui).

D'altro canto, la violenza non è mai la soluzione... e nemmeno scaricare addosso agli altri i nostri problemi, benché sia una cosa molto semplice da fare, e a volte ci sembra non ci siano altri modi per andare avanti.

 

Quindi il "povero Arthur" nasce spontaneo, ma anche il "oddio, forse la sua è una reazione un tantino esagerata".

Il problema in tutto questo è che le menti facilmente suscettibili ci sono, sono tante, e l'esaltazione (nella scena in cui Arthur trionfa su una Gotham in fiamme, acclamato dai clowns) è da ritenersi forse un po' troppo sopra le righe... soprattutto considerando che non tutti arrivano a capire che il racconto e l'acclamazione rimangono un punto interrogativo (il regista credo abbia lasciato la porta aperta sul fatto che possa tutto essere frutto della mente di Arthur).

 

Quindi è un film che sicuramente fa riflettere, ma che va visto con la giusta consapevolezza. 
Non lo consiglierei a tanti adolescenti, per esempio.

 

[Jesus 'SnaKe SuperPuppy]

ma la consapevolezza di che? che si tratta di un film? 

[~ Josephine]

  Il 12/10/2020 at 17:55, Jesus 'SnaKe SuperPuppy ha scritto:

ma la consapevolezza di che? che si tratta di un film? 

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Tu non ti rendi conto di quanti inetti si ispirano ai film prima di commettere qualche cagata.

E anche non inetti, in realtà... perché si idealizzano le cose anche per le cose più innocue (guarda gli stereotipi amorosi che derivano dai film <.<).

 

[Jesus 'SnaKe SuperPuppy]

onestamente credo che i coglioni lo siano indipendentemente dai film che guardano, e secondo me vale pure per cose più innocue