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Perché tutto quest'odio verso i 30stm?


No, non c entra niente col kpop, sorry.

 

Di recente un mio amico è andato al concerto dei Thirty Seconds To Mars (per chi non li conoscesse, la band di Jared e Shannon Leto, fondata molto prima che Jared diventasse più famoso come attore) a Milano. Ero invidiosa chiaramente, perché molti dei live che ho visto su Youtube ed altre piattaforme confermano che dal vivo sono una bomba (cosa assolutamente inaspettata).

Così negli ultimi giorni, in un rush di malinconia e di pensieri diretti ad un passato che non tornerà (per vostra fortuna), mi sono riascoltata vecchie canzoni, visto vecchi video, trovato i nuovi pezzi (che conoscevo solo per bocca dei miei discretamente più piccoli cugini - 12 e 9 anni-. Sì, ascoltano i 30stm, non sapendo assolutamente chi siano o da dove provengano).

E niente, parte il solito pippone di analisi, "Erika, vatti anche a rivedere i commenti ai video: così, per sapere cosa ne pensano gli altri".

Non so cosa mi aspettassi di trovare alla fine. So che Jared è molto apprezzato per la sua versatilità. So bene che non è solo quello che l'ha portato ad essere quello che è.

La sua immagine da Hippy (ma è ancora attuale chiamarli così? Che il termine hipster secondo me non gli si addice, se non per la barbona) e di tranquillone non resiste perché di moda... è bello. È bello, con quegli occhi azzurri da mozzare il fiato, ed il viso ancora apparentemente da ragazzino (oh, ha 46 anni... io di quaranteseienni così non ne vedo in giro).

L'attenzione di tutti ricade sul fatto che non invecchi mai, che rimanga identico a foto di 10 anni fa, con il solo colore dei capelli a cambiare.

Ma, ritornando al discorso principale, non è tutta rosa e fiori 'sta carriera del Letone. 
Nei commenti su YT leggevo di quanto i die hard fans si lamentassero della perdita di stile della band; del tracollo di un gruppo che nasceva come "rivoluzionario", come indie (no, al tempo non esisteva nemmeno 'sta dicitura, e comunque erano più emo/screamo che indie), come alternativi.

L'odio gratuito di alcuni haters che "10 anni fa Bury me, adesso Rescue me; decidiamoci", il riferirsi sempre alla mancanza di creatività e al cambio di rotta, per cui Leto si sarebbe venduto per fama, creando singoli pop con accenni edm per soddisfare il pubblico.


Non succede ciclicamente che una band o un solista cambi "stile" per adeguarsi ai cambiamenti del mercato? I 30stm nascono come gruppo rock, ok, e si sono gradualmente trasformati in qualcosa di diverso... ma è davvero così male cambiare? Perché io sento ancora la voce forte di Jared e quell'accento di ecletticità che distingue i 30stm dai... che ne so... imagine dragons?
Insomma, è davvero così brutto credere che uno cambi per migliorare e non solo per accontentare il pubblico? D'altronde poi se uno vuole fare musica, al giorno d'oggi, e farne una professione, qualcosa di sicuro deve sacrificare, ma continuo a non vedere questo radicale abbandono del rock. Vedo solo una band che cerca di evolversi e di fare musica. Oggi come 10 anni fa.

Non sto qui a scrivere del fatto che probabilmente i Letos sono così ricchi da potersi permettere di fare musica di merda, perché non credo sia giusto.

 

xo,

J

4 Commenti


Commenti Raccomandati

Ospite Mefy

Inviato

Personalmente sono sempre molto favorevole all'evoluzione dei musicisti. Posso capire che uno si "abitua" a uno stile, ma se la musica resta sempre uguale nello stile per me è un difetto del musicista, è come se non crescesse. Inoltre non si potranno mai fare canzoni belle come le prime se si rimane ancorati allo stesso stile musicale, alla fine è come se uno diventasse la brutta copia di se stesso.

Sapia

Inviato

Emh.. i fanssss dimenticano un po' troppo spesso che la gente cresce. Matura o degenera, a seconda, ma cambia. Basta vedere i pezzi di ligabue o max pezzali prima e dopo: inizialmente parlano di "storie" , hanno una trama. Ora parlano in maniera più "evanescente". Sentimenti, sprazzi di immagini.. cose cosi.

Zucchero da qualche parte disse che voleva fare delle sue strofe delle pennellate: le sue canzoni sono tante immagini accostate, non una storia con trama.

 

Cambiano i loro gusti, cambia il loro modo di vivere le cose... cambia il mercato, perchè - come dici- se vuoi farlo di lavoro , anche se sei un dio devi piegarti almeno un po' a quello che ti chiedono.

Quindi la gente che odia alla follia i cantanti che mutano, secondo me hanno una vita un po' vuota e non hanno niente di meglio da fare...

absolute

Inviato

Io negli anni ho realizzato che molte volte oltre agli autori invecchiano anche i fan. Maturano anche i gusti, quindi molte volte chi segue un gruppo rimane deluso anche per quello. Poi ci sono autori che pur cambiando totalmente genere riescono a mantenere le aspettative. Mi vengono in mente i Radiohead, ad esempio. Poi ci sono gruppi che rimangono praticamente sempre gli stessi, ad esempio i R.E.M.. Quindi è un discorso generico che si può fare un po' per tutti i gruppi. Infatti mi stupisce che ti riferisci solo a loro, credo di aver sentito commenti simili per metà dei gruppi che conosco (e hanno una carriera superiore ai dieci anni).

 

Io onestamente i 30 Seconds to Mars non li ho mai ascoltati, apprezzo Jared Leto come attore e ho scoperto anni dopo che fosse anche un cantante. Di sicuro avrà da dire la sua @-Francesca- che se non ricordo male li segue/seguiva. 

  • Membro attivo
~ Josephine

Inviato

Ho preso a modello questa band, ma avrei potuto parlare di qualsiasi artista. Ho scelto loro perché, appunto, mi è capitato di riascoltarli di recente. Per il resto sono d’accordo con voi sul fatto di evolversi e non essere la brutta copia di se stessi.

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