2017.09.22
Ho cucito gli abbracci più veri sulla pelle
così da non sentirmi nuda fra la gente.
E ho ricamato sguardo e viale di stelle,
ogni notte, col naso all'insù.
Sorrisi così vivi e contatti così caldi
crampo dopo crampo
a pompare col cuore.
Che questo sangue in piena
rompa gli argini
di qualunque distanza,
di qualunque prigione.
Non so tenermi lo stupore
chiuso in bocca
né negli occhi il dolore.
E con voi posso
essere me-e-tante-me,
come addormentarsi in se stessi
e svegliarsi dentro qualcun altro,
sentendosi a casa.
Ho assaggiato brividi e sussulti,
abbiamo giocato come
i bimbi senza adulti.
Mi sono accoccolata
in respiri di canto,
e non importa se fino
a domani o per sempre,
quando stiamo accanto.
Voci non mie nella testa
a narrar melodie.
E il sonno protesta,
ma io-e-tutti-gli-attimi balliamo
fra mondi ed empatie.
E voi con me.
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