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E quando cala la notte, io mi calo la maschera e scendo nel villaggio. La libertà della finzione, la costruzione di un mondo sognato.
Routine, maledetta routine. Logori e corrodi dentro come impercettibili sfilacciamenti di una corda tesa. Fissa ad un solaio, dall'altro capo un peso. Un nodo alle due estremità rimarrà per sempre, è in mezzo che cederà.
E quando cala il buio, io mi calo la maschera e scendo nel villaggio. Oasi nel deserto, rifugio dal caos cerebrale.
Tristezza, felicità, forza,coraggio, paura, conoscenza, tutto vero e tutto falso.
Routine, maledetta routine. Confort zone per pavidi, rifugio per instabili.
Non avrai il coraggio di tagliare da solo la corda, solo se nel tuo inconscio conosci già le conseguenze.
E quando viene il giorno, sono io che mi confondo. Il vero con il falso, il giusto e lo sbagliato.
È inutile attendere che arrivi una risposta, quella è già li che aspetta di esplodere in mille variabili.
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