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Scrittura!


Lena

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Allora, dato che mi sto trovando tanto bene nell'ambiente del forum e mi sembrate tutti così carini e coccolosi (battute tra 3 2 1..), volevo conoscervi meglio, e farmi conoscere meglio tramite un argomento a me a cuore, ossia quello che vedete nel titolo : lo scrivere!

È il primo topic che apro, quindi mi limito soltanto a fare una chiacchiera con chi magari è interessato. Innanzitutto volevo sapere quanti animi di scrittori/ scrittrici ci stanno qui :3 Poi il resto vien da sé ... Cosa vi piace scrivere? Da quanto lo fate? Autore preferito?

Sarò felice se qualcuno parteciperà 😊😊

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Che bel topic!!! ❤️

Allooora io ho iniziato a scrivere alle medie, pensieri il libertà e poesiole, poi non ho più smesso. Ho tenuto svariati diari e ne ho uno tutt ora. Adoro scrivere con la penna stilografica. Ma ho scritto anche tanto a pc, brevi racconti e una storia completa. Credo che la realtà sia sempre molto più profonda di quanto non appaia, ed è bello poter annotare le proprie idee, opinioni, impressioni e sentimenti. Adoro scrivere! E adoro William Golding. Con il suo Signore delle Mosche e il personaggio di Simone mi ha conquistata! 🙂

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9 minuti fa, Mid ha detto:

Che bel topic!!! ❤️

Allooora io ho iniziato a scrivere alle medie, pensieri il libertà e poesiole, poi non ho più smesso. Ho tenuto svariati diari e ne ho uno tutt ora. Adoro scrivere con la penna stilografica. Ma ho scritto anche tanto a pc, brevi racconti e una storia completa. Credo che la realtà sia sempre molto più profonda di quanto non appaia, ed è bello poter annotare le proprie idee, opinioni, impressioni e sentimenti. Adoro scrivere! E adoro William Golding. Con il suo Signore delle Mosche e il personaggio di Simone mi ha conquistata! 🙂

Sono felicissima che tu abbia risposto Mid ❤️

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La scrittura è una via di comunicazione molto bella

Io tendo a dedicarmi al disegno e alla pittura, ma mi piace molto leggere diverse cose, dagli articoli ai saggi passando per i romanzi e le poesie. A te cosa piace scrivere generalmente Lena? Se dovessi aver voglia di condividere qualcosa di tuo, troverai una lettrice interessata 🙂

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1 minuto fa, Mescalina ha detto:

La scrittura è una via di comunicazione molto bella

Io tendo a dedicarmi al disegno e alla pittura, ma mi piace molto leggere diverse cose, dagli articoli ai saggi passando per i romanzi e le poesie. A te cosa piace scrivere generalmente Lena? Se dovessi aver voglia di condividere qualcosa di tuo, troverai una lettrice interessata 🙂

A me scrivere è sempre piaciuto. Sai quando da bambina iniziavi a fantasticare, a viaggiare con la fantasia... E poi ti veniva una gran voglia di mettere nero su bianco quel fantastico fiume in piena di pensieri che la tua fervida immaginazione continuava a produrre! Ho iniziato con i primi diari come tutti... Ho tentato anche di scrivere un racconto al pc che non ho mai finito quando avevo circa 12 anni! Ora è circa un anno che scrivo "seriamente", per così dire. Mi piace scrivere poesie. Adoro che la gente mi legga, e mi dia dei pareri costruttivi! Partecipo al contest letterario di Jose tra l'altro.. Stavolta non in forma anonima! (partecipai già ad uno verso ottobre anonimamente). 

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3 minuti fa, Lena ha detto:

A me scrivere è sempre piaciuto. Sai quando da bambina iniziavi a fantasticare, a viaggiare con la fantasia... E poi ti veniva una gran voglia di mettere nero su bianco quel fantastico fiume in piena di pensieri che la tua fervida immaginazione continuava a produrre! Ho iniziato con i primi diari come tutti... Ho tentato anche di scrivere un racconto al pc che non ho mai finito quando avevo circa 12 anni! Ora è circa un anno che scrivo "seriamente", per così dire. Mi piace scrivere poesie. Adoro che la gente mi legga, e mi dia dei pareri costruttivi! Partecipo al contest letterario di Jose tra l'altro.. Stavolta non in forma anonima! (partecipai già ad uno verso ottobre anonimamente). 

Sì ogni tanto faccio un salto al contest letterario per votare e apprezzare gli elaborati

La fantasia è l' anima della creatività, ti capisco. Non mi resta che augurarti di preservarla sempre 

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Un'ora fa, Mid ha detto:

Adoro scrivere! E adoro William Golding. Con il suo Signore delle Mosche e il personaggio di Simone mi ha conquistata! 🙂

Stima. Quel libro l'ho amato come pochi, le ultime 100-50 pagine sono scritte da dio. 

 

Riguardo la scrittura devo dire che ero molto interessato, leggevo anche manuali su come scrivere, su tecniche varie (insomma, roba tipo lo show don't tell, evitare l'info-dumb, come rendere efficaci le descrizioni, creare dialoghi verosimili, sviluppo della trama e dei personaggi etc.), poi con il passare degli anni la cosa è andata via via scemando. Sigh.

 

Edit: autore preferito? Emily Brontë, Tolkien, Murakami. 

Modificato da Ingwë
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13 minuti fa, Ingwë ha detto:

Stima. Quel libro l'ho amato come pochi, le ultime 100-50 pagine sono scritte da dio. 

 

Riguardo la scrittura devo dire che ero molto interessato, leggevo anche manuali su come scrivere, su tecniche varie (insomma, roba tipo lo show don't tell, evitare l'info-dumb, come rendere efficaci le descrizioni, creare dialoghi verosimili, sviluppo della trama e dei personaggi etc.), poi con il passare degli anni la cosa è andata via via scemando. Sigh. 

Sai che però non avevo mai pensato di leggere manuali su come scrivere... Mi hai aperto un mondo

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Io, purtroppo, ho il dono della sintesi, quindi ogni volta che devo dire o scrivere qualcosa, finisco sempre per banalizzarlo, cercando di riassumere più che posso.

Ad oggi, per es, sto scrivendo la tesi di laurea e sono ferma all'introduzione da un mese. Introduzione che consta di ben 2 pagine. Lawl.

 

A mia discolpa posso dire che ho sempre amato leggere, fin da bambina, ma nessun insegnante mi è mai riuscito a trasmettere la passione per la scrittura.

Invidio un sacco chi riesce a rendere reale la fantasia tramite le parole.

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Ospite Knaves
19 ore ago, Lena ha detto:

Sai che però non avevo mai pensato di leggere manuali su come scrivere... Mi hai aperto un mondo

 

Ti do un consiglio, non li leggere mai. La scrittura consiste nella destrutturazione di un'idea che viene poi "tessuta" (texto) tramite parole. Più è artificiosa, accademica, da manuale, meno sarà valida. Non a caso lo stile (cfr. Cesare Segre, Avviamento all'analisi del testo letterario) è dato dallo scarto rispetto alla norma. Quindi chi ha lasciato opere interessanti lo ha fatto discostandosi dai manuali, dal canone. O meglio, creando un canone nuovo, che a loro volta poi altri hanno modificato.

Quindi se vuoi leggere qualcosa prendi Segre che ho citato prima, o Todorov, nella sua analisi della struttura fiabesca. Danno indicazioni generali migliori dei "manuali".

 

Prima di farmi dire che sono saccente borioso sputasentenze preciso che sono solo mie idee, senza nessuna pretesa di verità. Le esprimo con fermezza perché è il mio carattere, ma sono sempre pronto a mettermi in dubbio.

 

Come esperienza, ho scritto un po' di cose, alcune apprezzate, altre meno. Grosse vendite non le ho mai fatte.

Modificato da Knaves
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11 minuti fa, Knaves ha detto:

 

Ti do un consiglio, non li leggere mai. La scrittura consiste nella destrutturazione di un'idea che viene poi "tessuta" (texto) tramite parole. Più è artificiosa, accademica, da manuale, meno sarà valida. Non a caso lo stile (cfr. Cesare Segre, Avviamento all'analisi del testo letterario) è dato dallo scarto rispetto alla norma. Quindi chi ha lasciato opere interessanti lo ha fatto discostandosi dai manuali, dal canone. O meglio, creando un canone nuovo, che a sua volta poi altri hanno modificato.

Quindi se vuoi leggere qualcosa prendi Segre che ho citato prima, o Todorov, nella sua analisi della struttura fiabesca. Danno indicazioni generali migliori dei "manuali".

 

Prima di farmi dire che sono saccente borioso sputasentenze preciso che sono solo mie idee, senza nessuna pretesa di verità. Le esprimo con fermezza perché è il mio carattere, ma sono sempre pronto a mettermi in dubbio.

 

Come esperienza, ho scritto un po' di cose, alcune apprezzate, altre meno. Grosse vendite non le ho mai fatte.

È un consiglio davvero prezioso che terrò a mente! Non vedo l'ora di vedere il tuo stile, ho visto che partecipi al contest letterario. 

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Ospite Knaves
1 minuto fa, Lena ha detto:

È un consiglio davvero prezioso che terrò a mente! Non vedo l'ora di vedere il tuo stile, ho visto che partecipi al contest letterario. 

 

Il mio stile lo puoi vedere dalle cose che ho pubblicato in passato più che altro. Se vuoi ti passo il file di un romanzo che attualmente non ha più vincoli editoriali, visto che ho rotto con l'editore, e il copyright è tornato a me.

 

Comunque, ho sempre ansia a parlare di scrittura, perché inevitabilmente si è riduttivi. Non intendevo dire che sia necessaria la trovata a tutti i costi, quanto seguire il proprio istinto. Per intenderci, se tu hai letto tanti testi, hai già diversi modelli in testa, diverse strutture, parole, perfino idee che puoi riprendere e combinare, personalizzandole e amplificando la portata di ciò che dici attraverso un procedimento intertestuale. A quel punto, sei perfettamente libera di prendere un po' da ogni parte per creare una cosa tua, originale e sentita, che ti possa rispecchiare.

Il manuale di scrittura al massimo dovrebbe dare le basi, ma non può darti la "ricetta" da seguire, perché quella è personale. E quando non è personale, allora è un compitino, per magistrale che sia, non letteratura.

Resta riduttiva come esposizione di idee, lo so...

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1 ora ago, Knaves ha detto:

 

Il mio stile lo puoi vedere dalle cose che ho pubblicato in passato più che altro. Se vuoi ti passo il file di un romanzo che attualmente non ha più vincoli editoriali, visto che ho rotto con l'editore, e il copyright è tornato a me.

 

Comunque, ho sempre ansia a parlare di scrittura, perché inevitabilmente si è riduttivi. Non intendevo dire che sia necessaria la trovata a tutti i costi, quanto seguire il proprio istinto. Per intenderci, se tu hai letto tanti testi, hai già diversi modelli in testa, diverse strutture, parole, perfino idee che puoi riprendere e combinare, personalizzandole e amplificando la portata di ciò che dici attraverso un procedimento intertestuale. A quel punto, sei perfettamente libera di prendere un po' da ogni parte per creare una cosa tua, originale e sentita, che ti possa rispecchiare.

Il manuale di scrittura al massimo dovrebbe dare le basi, ma non può darti la "ricetta" da seguire, perché quella è personale. E quando non è personale, allora è un compitino, per magistrale che sia, non letteratura.

Resta riduttiva come esposizione di idee, lo so...

Comprendo quello che dici. Un manuale effettivamente può darti un imput se stai agli inizi, o se non hai mai letto romanzi che abbiano in qualche modo formato il tuo bagaglio totale, sia per quanto riguarda il lessico che per quanto riguarda le idee letterarie. Magari sono guide che ti danno consigli tecnici e si fermano lì... Poi la profondità con cui puoi scrivere qualcosa la trovi solo dentro di te in base alle tue esperienze. 

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3 ore ago, Knaves ha detto:

 

Ti do un consiglio, non li leggere mai. La scrittura consiste nella destrutturazione di un'idea che viene poi "tessuta" (texto) tramite parole. Più è artificiosa, accademica, da manuale, meno sarà valida. Non a caso lo stile (cfr. Cesare Segre, Avviamento all'analisi del testo letterario) è dato dallo scarto rispetto alla norma. Quindi chi ha lasciato opere interessanti lo ha fatto discostandosi dai manuali, dal canone. O meglio, creando un canone nuovo, che a loro volta poi altri hanno modificato.

Quindi se vuoi leggere qualcosa prendi Segre che ho citato prima, o Todorov, nella sua analisi della struttura fiabesca. Danno indicazioni generali migliori dei "manuali".

 

Prima di farmi dire che sono saccente borioso sputasentenze preciso che sono solo mie idee, senza nessuna pretesa di verità. Le esprimo con fermezza perché è il mio carattere, ma sono sempre pronto a mettermi in dubbio.

 

Come esperienza, ho scritto un po' di cose, alcune apprezzate, altre meno. Grosse vendite non le ho mai fatte.

Come si fa a scartare la norma se non la si conosce?

 

Capisco comunque cosa intendi, ma non condivido in toto. 
Faccio un esempio: è come se metti una persona (chiamiamola Paolo) davanti a una chitarra e la inciti a suonare. Paolo comincerà a strimpellare qualcosa, magari cercherà di riprodurre qualche motivetto famoso, per poi mollare tutto dopo pochi minuti. Se invece Paolo si mette a studiare le basi e le impara, è probabile che si diverta nel suonare, mettendosi a creare versioni personali di assoli famosi, e magari potrebbe diventare un musicista. 

 

Ovviamente la cosa è molto complessa, c'è la possibilità che un musicista/scrittore diventi un mostro di tecnica ma senza un briciolo di anima, oppure, grazie a trame fenomenali e una fervida immaginazione, riesca a sopperire a una scrittura blanda, o che tale tecnica riesca a far emergere un talento assopito (o lo limiti). Insomma, è pieno di variabili. Ovviamente la tecnica/stile presentata nei manuali non deve essere presa come dogma assoluto, altrimenti dovremmo considerare libri come Cime Tempestose o Pan di Hamsun scritti da cani (cosa di fatto non vera). Questo ragionamento si può applicare bene al canto, alla fotografia e alle arti in generale. Parlo comunque solo di stile, riguardo il 'contenuto' naturalmente bisogna leggere tanto così da creare un proprio 'minestrone di idee'. 

In definitiva secondo me è meglio conoscerle, le basi, piuttosto che non conoscerle, e da quelle sviluppare un proprio stile. 

Modificato da Ingwë
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Ospite Knaves
Un'ora fa, Ingwë ha detto:

Come si fa a scartare la norma se non la si conosce?

 

Capisco comunque cosa intendi, ma non condivido in toto. 
Faccio un esempio: è come se metti una persona (chiamiamola Paolo) davanti a una chitarra e la inciti a suonare. Paolo comincerà a strimpellare qualcosa, magari cercherà di riprodurre qualche motivetto famoso, per poi mollare tutto dopo pochi minuti. Se invece Paolo si mette a studiare le basi e le impara, è probabile che si diverta nel suonare, mettendosi a creare versioni personali di assoli famosi, e magari potrebbe diventare un musicista. 

 

Ovviamente la cosa è molto complessa, c'è la possibilità che un musicista/scrittore diventi un mostro di tecnica ma senza un briciolo di anima, oppure, grazie a trame fenomenali e una fervida immaginazione, riesca a sopperire a una scrittura blanda, o che tale tecnica riesca a far emergere un talento assopito (o lo limiti). Insomma, è pieno di variabili. Ovviamente la tecnica/stile presentata nei manuali non deve essere presa come dogma assoluto, altrimenti dovremmo considerare libri come Cime Tempestose o Pan di Hamsun scritti da cani (cosa di fatto non vera). Questo ragionamento si può applicare bene al canto, alla fotografia e alle arti in generale. Parlo comunque solo di stile, riguardo il 'contenuto' naturalmente bisogna leggere tanto così da creare un proprio 'minestrone di idee'. 

In definitiva secondo me è meglio conoscerle, le basi, piuttosto che non conoscerle, e da quelle sviluppare un proprio stile. 

 

Come dicevo è facile spiegarsi male, e mi sono spiegato male. E quando ci si spiega male è colpa di chi spiega, non di chi recepisce. Posta come l'hai messa tu, hai ragione. Però sono forse i manuali di scrittura che insegnano a scrivere? Non direi, perché la "tecnica" presenta presupposti differenti rispetto alle altre arti. Chiaramente se vuoi suonare o dipingere è diverso. Per dipingere si apprende prima a strutturare, poi a destrutturare. Tuttavia per il linguaggio ritengo sia diverso. Per scrivere un romanzo è più utile aver letto 3000 altri romanzi che aver studiato 30 manuali. Anche perché l'espressione è innata in noi e le tecniche espressive le acquisiamo per assimilazione, magari senza sapere come si chiamino tecnicamente, ma poco importa.

Si evince che lo stile, per poi creare lo scarto, lo percepiamo. Anche perché chi definisce lo stile non può che darne una visione soggettiva.

 

Insomma, ciò che penso è che "insegnare" a scrivere romanzi è molto improbabile, si può indirizzare le persone verso la scoperta delle proprie doti, quello sì. Ma lì ci vuole l'aspetto umano, che non si trova sicuramente nei manuali.

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Esco un attimo dalla questione per dire che io personalmente ho ancora tanto da imparare e non vedo l'ora. Mi dovrò segnare all'università a breve e vorrei prendere lettere moderne, proprio perché sono ferrata nelle materie umanistiche ed è un percorso che mi permette di spaziare in vari ambiti... Come quello di editoria e scrittura ad esempio, che mi affascina parecchio (anche se il giornalismo è un settore che fa un po' la fame!). 

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On 6/1/2019 alle 19:18, Mescalina ha detto:

La scrittura è una via di comunicazione molto bella

Io tendo a dedicarmi al disegno e alla pittura, ma mi piace molto leggere diverse cose, dagli articoli ai saggi passando per i romanzi e le poesie. A te cosa piace scrivere generalmente Lena? Se dovessi aver voglia di condividere qualcosa di tuo, troverai una lettrice interessata 🙂

 

Vale anche per te, se vuoi farci vedere disegni e dipinti saranno ben accetti 😍

 

@Ingwë la Bronte (Emily) è molto brava, ma cazzo se non volevo entrare in Cime Tempestose per uccidere tutti i personaggi, li odiavo TUTTI. Ho sempre preferito Charlotte e Jane Eyre **

Comunque sta venendo fuori un bel topic, grazie @Lena

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Ospite Knaves
3 ore ago, Lena ha detto:

Esco un attimo dalla questione per dire che io personalmente ho ancora tanto da imparare e non vedo l'ora. Mi dovrò segnare all'università a breve e vorrei prendere lettere moderne, proprio perché sono ferrata nelle materie umanistiche ed è un percorso che mi permette di spaziare in vari ambiti... Come quello di editoria e scrittura ad esempio, che mi affascina parecchio (anche se il giornalismo è un settore che fa un po' la fame!). 

 

Tutto il settore fa la fame purtroppo. Con la scrittura non si guadagna molto e più è qualitativa meno è "spendibile". Io ho svolto un "percorso perfetto" nell'ambito letterario, a 26 anni ho tenuto la mia prima lezione all'università. Dieci anni dopo, eseguendo sempre tutto per il meglio, pubblicando in media un testo l'anno, tenendo lezioni e conferenze, ho fatto il conto di quanto avessi guadagnato al mese, tra diritti d'autore e contratti di insegnamento: 641 euro al mese (va detto che ho rifiutato un contratto vicino NY, e lì asino io). E ho realizzato che mi conveniva starmene a casa a badare i cani.

Ti racconto questo non per scoraggiarti ma perché quando ho iniziato sarei stato contento che qualcuno mi facesse una panoramica dell'ipotesi peggiore conseguibile con il massimo impegno.

D'altra parte, se è quello che ti piace, è ciò che devi fare. Perché studiare ciò che non ami sarebbe anche peggio...

 

Non siamo manco OT perché questo è il lato oscuro della scrittura e delle attività umanistiche in generale, quindi è anche bene parlarne.

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11 ore ago, Matt4 ha detto:

 

Vale anche per te, se vuoi farci vedere disegni e dipinti saranno ben accetti 😍

 

@Ingwë la Bronte (Emily) è molto brava, ma cazzo se non volevo entrare in Cime Tempestose per uccidere tutti i personaggi, li odiavo TUTTI. Ho sempre preferito Charlotte e Jane Eyre **

Comunque sta venendo fuori un bel topic, grazie @Lena

Secondo me uno dei punti di forza di Cime Tempestose, oltre all'atmosfera lugubre e alla storia in sé, sono proprio i personaggi: infantili, burberi, odiosi fino al midollo ma al tempo stesso carismatici e interessanti. 
E poi Catherine era una bitch a livelli estremi, assieme a quel maledetto di Heathcliff. 

 

Bellissimo anche Jane Eyre. In generale le sorelle Brontë mi piacciono molto, anche Anne, la sorella che nessuno si calcola ;_;

Modificato da Ingwë
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